Serie A
Milan, il rilancio di Tomori: dal 1′ con l’Inter?

Tomori non scende in campo da metà Febbraio: per lui grande opportunità nel derby di coppa, Milan-Inter. Ci pensa Conceiçao.
La stagione di Tomori è stata piuttosto complicata, caratterizzata da alti e bassi che lo hanno visto lontano da Milano in più di un’occasione. Dopo aver iniziato come titolare, il suo percorso ha subito un’involuzione. Tra errori e infortuni, il suo posto nella formazione è diventato sempre più incerto.

Conceiçao,Milan
Milan, le difficoltà di Tomori
Per l’ultima presenza di Tomori bisogna tornare allo scorso 12 Febbraio. Era l’andata dei playoff di Champions, Milan-Feyenoord. Tomori subentrò al posto di Malick Thiaw.
Da allora in poi, il mister non ha più contato su di lui, lasciandolo per più volte in panchina.
Dopo Feyenoord-Milan, il difensore inglese ha prima saltato la sfida successiva con il Verona a causa di una squalifica, poi è rimasto in panchina contro Torino, Bologna, Lazio, Lecce, Como e Napoli.
Tomori ha vissuto un periodo difficile, con ben sei panchine consecutive, a cui si è aggiunta quella nella sfida Milan-Feyenoord, che ha segnato l’eliminazione del Milan dalla Champions League.
La Coppa Italia potrebbe offrire a Tomori l’opportunità di rilanciarsi. Finora ha giocato 180 minuti, da titolare nelle vittorie contro Sassuolo e Roma.
Mercoledì, nella semifinale di andata contro l’Inter, potrebbe essere proprio lui a partire dal 1’, affiancando Gabbia in difesa, nonostante il pieno recupero di Thiaw.
Un ritorno importante in una delle partite più pesanti della stagione, che potrebbe segnare un cambio di passo per il Milan.
Serie A
Napoli, la scoperta delle “doti nascoste” di Anguissa

Il Napoli di Conte gioca un gran bel calcio ed il merito è anche di giocatori fondamentali come Frank Anguissa che sta giocando una stagione al top.
Non aveva mai dato e avuto tanto dal calcio il camerunese André-Frank Anguissa. Con Antonio Conte si trova bene e il Napoli è ormai la sua casa dal 2021, anno nel quale arrivò nel club partenopeo.
Il giocatore gioca bene e segna tanto; davvero mia così tanto nel suo personalissimo record personale: ieri, è arrivato il sesto gol in trentuno partite.
Ma ciò che impressiona maggiormente, oltre ad essersi scoperto goleador anziché mediano, è soprattutto il suo spirito di sacrificio e di presenza in campo. Diventando uno di quelli giocatori fondamentali per il buon calcio espresso dal Napoli in questa stagione.

André-Frank Anguissa rammaricato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Napoli ha tra le mani un tesoro a centrocampo che si sente anche un po’ attaccante
Decisivo persino ieri, in una partita un po’ blanda per i napoletani che è terminato con il pareggio contro la rivale Bologna (in quel della zona Champions League).
Proviene dal calcio inglese, il camerunese che dal Fulham (che aveva speso ben 30 milioni tre anni prima dall’ Olympique Marsiglia) finisce al Villareal e poi al Napoli.
ma è proprio qui in Italia che il giocatore trova davvero continuità e scopre doti calcistiche sconosciute.
A questo punto ci si chiede per quanto ancora durerà questo idillio tra il club e il giocatore. Ad oggi non è dato saperlo ma è certo che il centrocampista non è in scadenza di contratto e che il Napoli gli ha rinnovato il contratto, preventivamente, fino a giugno 2027.
Questo perché il calciatore potrebbe trovarsi di fronte, fra poco, ad un ingaggio che non aveva mai visto prima e si starebbe, per questo motivo, guardando intorno.
Anguissa è ben consapevole del lavoro che ha fatto su se stesso e sulle sue doti tecniche che sono migliorate e si sono ampliate esponenzialmente rendendolo super competitivo sul mercato internazionale.
Ma questo è chiaro anche al Napoli che non può rischiare di lasciarsi scappare un tesoro di tale valore. Per ora non resta che vederlo in azione.
Serie A
Bologna-Napoli: la rivalsa dei numeri 12: il dato

Nella giornata di ieri si è giocato il match che ha chiuso la 31^ giornata e ha messo di fronte Bologna e Napoli dove i dodicesimi uomini sono stati più che decisivi.
Bologna-Napoli, la rivalsa del 12 uomo

SIMONE SCUFFET PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel match di ieri si è giocato il match che ha chiuso la 31^ giornata di Serie A che ha messo di fronte Bologna e Napoli terminata sul punteggio di 1-1.
Un dato che risalata l’occhio nel match dell’Dall Ara è stata la rivalsa dei secondi portieri da una parte e dall’ altra che hanno risposto presenti con ottimi interventi sul finale di gara.
Per quanto riguarda il Bologna il secondo portiere classe 1999 Federico Ravaglia, subentrato a Skorupski dopo che l’estremo difensore polacco è uscito in occasione del primo goal dopo il contrasto con Anguissa, ha registrato diverse parate importanti come quella sul finale sulla punizione di Raspadori che fissato il punteggio in parità.
Mentre per quanto riguarda il club partenopeo il secondo portiere Simone Scuffet, arrivato nel mercato invernale nell0 scambio ce ha portato Caprile al Cagliari, ha fatto un grande prestazione sin dal primo minuto sostituendo l’indisponibile Meret con diversi interventi prodigiosi come quello sul colpo di testa di Holm.
La situazione rimane da monitorare, ma la sensazione è che entrambi i club possono contare su ogni elemento della rosa da qui a fine stagione per i rispettivi obiettivi stagionali.
Serie A
La Juventus chiede a Tudor di meritare la panchina

La Juventus è stata chiara con il nuovo allenatore: Tudor deve dimostrare di meritare la panchina bianconera. Altrimenti ci saranno dei saluti.
Igor Tudor è un uomo che ama certamente le sfide più difficili, uno di quelli che non si tira certamente indietro rispetto alle avversità e poi il calcio (nella logica della palla tonda) è piena di sorprese e, anche di grandi conferme.
Prendendo in esame le storie degli allenatori ciò che appare è una serie di realtà molto diverse tra di loro: allenatori esonerati dopo poco tempo ma anche traghettatori rimasti a lungo come allenatori.
Tra questo secondo gruppo, per esempio, appare la vicenda Simone Inzaghi e Lazio e quindi anche per Tudor potrebbero aprirsi le porte per una collaborazione duratura ma anche terminare subito dopo il Mondiale per Club.
Il contratto parla chiaro e vede il nuovo allenatore vestire i colori bianconeri per terminare il Campionato di Serie A ( conquistando un posto in Champions League per il prossimo anno) e magari vincere il Mondiale per Club.

ESULTANZA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Juventus vuole vedere i risultati altrimenti sarebbe fuori
Il contratto dell’allenatore croato, infatti, lo lega alla Vecchia Signora solo per quattro mesi e senza garanzie sul futuro che deve essere conquistato a suon di vittorie.
Il club bianconero avrebbe siglato un accordo che prevederebbe un piccola penale se – entro il 30 luglio – vorrà liquidare il tecnico nonostante abbia centrato la qualificazione in Champions League. Già perché le sorti dell’allenatore sono saldamente legate a questo traguardo che per la Juventus appare fondamentale.
Diciamo che proprio se Igor Tudor dovesse centrare l’obbiettivo Champions allora ci sarebbe un naturale rinnovo fino al 2026.
Tudor appare molto sereno in questa sfida davvero impegnativa e questo rende il traguardo potenzialmente più vicino. Soprattutto perché il club non dimentica il fallimento della rivoluzione dell’esonerato Thiago Motta.
La Juventus ha, in conseguenza dell’arrivo del tecnico croato, ripreso a giocare con maggiore convinzione e questo farebbe pensare che il peggio sia passato ma occorrerà aspettare fino alla fine per vedere se sarà dentro oppure fuori!
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