Serie A
Milan, preoccupano le condizioni di Krunić

Il Milan sabato dovrà ripartire macinando punti per mantenere il primo posto e serviranno gli sforzi di tutti ma uno dei jolly di Pioli non sembra al meglio.
Il Milan di Stefano Pioli lunedì, dopo il rientro dalla sosta per le partite di nazionale, si scontrerà col Bologna di Siniša Mihajlović. La gara non sarà delle più semplici, complice la necessità di fare punti per i rossoblu.
Gli emiliani difatti hanno racimolato appena sei punti nelle ultime 10 gare di campionato. La zona retrocessione è lontana 11 punti ma altri passi falsi potrebbero metterli a serio rischio.
Il tecnico dei rossoneri quindi dovrà mettere in campo la formazione migliore ma servirà capire le condizioni dei giocatori quando rientreranno dalle nazionali. Il Milan infatti è chiamato a sostenere le ultime gare come fossero delle finali, per tenere distanti Inter, Napoli e Juventus.
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Il Milan osserva preoccupato la Bosnia
La complessità del finale di campionato porterà il Milan a dover sfruttare tutto l’organico a disposizione. Gli scontri che si avvicenderanno saranno fondamentali per determinare la vittoria dello scudetto.
La distanza da Inter, Napoli e Juventus è davvero minima. Perdere punti adesso significherebbe rimandare al prossimo anno il sogno scudetto. Motivo per cui l’assenza anche di un solo giocatore per infortunio potrebbe essere fatale.
Il Milan, proprio per questo, monitora costantemente le condizioni dei propri giocatori anche se lontani da Milanello. La dirigenza in queste ore sta aspettando notizie dalla Bosnia.
Il centrocampista Rade Krunić infatti ha disputato l’amichevole con la sua nazionale ma è uscito al minuto 59 per un problema fisico. La Federcalcio Bosniaca ha dichiarato che si tratta di un problema di lieve entità.
I rossoneri quindi dovranno attendere il rientro del giocatore per capire quali siano le reali condizioni. Il bosniaco è considerato un jolly dal tecnico del Milan. La sua duttilità gli da la possibilità di spaziare in diverse zone del campo e perderlo proprio adesso potrebbe essere un problema.
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Serie A
Juventus-Lecce, le ultimissime sulle formazioni

Juventus-Lecce, queste le ultimissime di formazione per la sfida di questa sera dello Juventus Stadium. Tudor conferma la difesa a 3 e Vlahovic prima punta, mentre Giampaolo sceglie il 4-2-3-1 con Krstovic unica punta.
Juventus-Lecce, le probabili formazioni:
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Nico Gonzalez, Yildiz; Vlahovic. All. Tudor
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Pierotti, Helgason, Banda; Krstovic. All. Giampaolo
Serie A
Milan, il giallo della fascia: a Udine senza capitano in campo

Milan, dopo l’uscita di Maignan in barella, nessuno indossa la fascia per oltre mezz’ora. Un caso curioso che solleva interrogativi sul rispetto del regolamento.
In una stagione piena di alti e bassi per il Milan, anche la fascia da capitano è stata protagonista di un percorso travagliato. Dopo l’addio di Davide Calabria, volato a Bologna nel mercato di gennaio, il ruolo è passato a Mike Maignan, diventato il nuovo leader designato.
Ma proprio il portiere francese è al centro di un curioso episodio accaduto durante Udinese-Milan, vinta dai rossoneri alla Bluenergy Arena con un netto 0-4. Al nono minuto del secondo tempo, Maignan è costretto a uscire in barella dopo uno scontro con Jimenez. Nell’agitazione generale, nessuno si accorge che indossa ancora la fascia al braccio e che il vice capitano, Theo Hernandez, non la recupera.

DELUSIONE THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Milan gioca così buona parte del secondo tempo senza un capitano riconoscibile, dettaglio sfuggito anche all’arbitro Sacchi e ai suoi assistenti. Né Tomori né Gabbia, entrati successivamente, si fanno carico del simbolo di leadership.
Milan, il regolamento per la fascia
Secondo il regolamento – sia FIFA che FIGC – la fascia è obbligatoria come segno distintivo del capitano in campo. Tuttavia, nessuna sanzione è prevista per i rossoneri dal momento che spettava all’arbitro rilevare l’anomalia.
Una semplice dimenticanza, dunque, che non lascia strascichi disciplinari, ma che aggiunge un nuovo capitolo bizzarro alla già movimentata annata rossonera.
Serie A
Hellas Verona-Genoa, curiosità e statistiche

Hellas Verona-Genoa, incontro valido per la 32^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma domenica 13 aprile alle 15.00.
Hellas Verona-Genoa è uno dei due match in programma domenica alle ore 15 in Serie A.
L’Hellas di Paolo Zanetti, 14^ a +7 dalla zona retrocessione, e il Genoa di Patrick Vieira, 12esima con ben 14 punti di vantaggio sul terz’ultimo posto.
Per i veneti quest sfida può signficare ancora tanto in ottica salvezza, ma il Grifone ha perso solo una delle ultime cinque partite di campionato, ovvero la trasferta di Torino contro la Juventus.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Hellas Verona-Genoa.

ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Hellas Verona-Genoa: curiosità e statistiche
Dopo il 2-0 nel match d’andata dello scorso 1° settembre, l’Hellas Verona potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro il Genoa in Serie A per la prima volta.
Il Genoa ha vinto l’ultima trasferta contro l’Hellas Verona in campionato (2-1 il 7 aprile 2024) e non ha mai ottenuto due successi fuori casa di fila contro gli scaligeri in Serie A.
L’Hellas Verona è rimasto imbattuto in tre match di fila (1V, 2N) per la prima volta in questo campionato, l’ultima volta che ha registrato quattro partite consecutive senza sconfitta in Serie A risale all’aprile 2023, con Marco Zaffaroni allenatore.
L’Hellas Verona ha pareggiato le due gare più recenti in campionato contro Parma e Torino; gli scaligeri non pareggiano tre partite di fila in Serie A dal periodo tra novembre e dicembre 2023 (contro Lecce, Udinese e Lazio in quel caso).
Dopo il successo contro l’Udinese nel match più recente, il Genoa potrebbe vincere due partite di fila per la prima volta in questo campionato; l’ultima volta che ha ottenuto due successi consecutivi in Serie A risale al gennaio 2024 (contro Salernitana e Lecce).
Il Genoa non ha ancora vinto nelle sette trasferte disputate nel 2025 in campionato (3N, 4P), dopo che aveva chiuso il 2024 con tre successi nelle ultime quattro partite fuori casa in Serie A (1N); la sua ultima vittoria esterna risale infatti allo scorso 28 dicembre, contro l’Empoli per 2-1.
Considerando le squadre attualmente nella parte bassa della classifica in Serie A, il Genoa è quella che nel 2025 ha guadagnato più punti (19 in 13 match); in più, in generale, solo Roma (sette) e Atalanta (10) hanno subito meno gol del Grifone (11) nel nuovo anno solare nel torneo.
Da una parte il Genoa è la squadra che in percentuale ha segnato più gol da dentro l’area (97% – 28/29) in questo campionato, dall’altra l’Hellas Verona è la formazione che ha subito più reti all’interno della propria area in termini assoluti (51).
Le ultime cinque reti di Amin Sarr nei maggiori 10 campionati europei sono tutte arrivate in trasferta, tra cui le quattro in questa Serie A; il classe 2001 non segna infatti in un match casalingo di campionato dal 22 gennaio 2023 (doppietta con la maglia dell’Heerenveen contro il Groningen in Eredivisie).
Nelle ultime due stagioni, ovvero dal suo arrivo a Genova (dal 2023/24), con Ruslan Malinovskyi titolare il Genoa ha vinto il 36.4% delle gare di Serie A (8/22) mentre senza il fantasista ucraino dal primo minuto la percentuale di successi del Grifone scende al 27.7% (13/47).
Fonte: Opta
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