Serie A
Milan-Inter 1-1, il Diavolo mantiene la vetta: le pagelle
Milan-Inter 1-1, finisce il derby senza un vincitore. Il pareggio è frutto di una partita ben giocata da entrambe le squadre le quali non si sono di certo risparmiate ed ai punti il risultato appare corretto. In vantaggio l’Inter con un rigore di Calhanoglu che farà discutere, sia per la decisione arbitrale che per l’esultanza del turco, pareggio del Milan grazie ad un autogol di De Vrij.
Tatarusanu 7: alla fine si scopre che poi tanto male questo portiere non è. Prodigioso sulla respinta del rigore di Lautaro, peraltro ben calciato.
Calabria 6,5: bel duello contro Perisic, il capitano mantiene una buona dose di lucidità per tutti i 90 minuti sebbene sia uno di quelli che hanno corso di più.
Kjaer 7: difficile coglierlo impreparato, di piede o di testa arriva sempre prima degli altri. Un ottimo senso della posizione lo porta ancora una volta a sovrastare gli attaccanti avversari.
Tomori 6: gara ampiamente sufficiente, due o tre sbavature di troppo, ma nel complesso il difensore inglese è un cliente sempre davvero molto scomodo.
Ballo-Tourè 4,5: in enormi difficoltà, gara da quattro se non fosse per quel salvataggio che gli comporta mezzo voto in più. Giustamente sostituito. (Dal 45’ Kalulu 6: salva due volte su Vidal che colpisce a botta sicura, deve mettere minutaglie nelle gambe).
Tonali 7,5: un lontanissimo parente del giocatore spaurito visto la scorsa stagione. Agonismo, cattiveria, lucidità e grande concretezza per il mediano rossonero. (Dal 70’ Bennacer 6,5: entra molto bene in partita, e non era facile).
Kessie 5: ingenuità nel primo contrasto che porta al vantaggio dell’Inter su rigore. Chiede 6,5 milioni di euro? Il Kessie di questa stagione merita a malapena i 2,2 attuali. Sacrificabile.
Brahim Diaz 6: sufficienza di stima per lo spagnolo che ha tanta voglia di fare e di stupire, ma le gambe non vanno ancora dove la testa suggerisce. (Dal 58’ Saelemaekers 6: tanta corsa, pure troppa se poi non ci metti precisione. Colpisce un palo sulla cui respinta Kessie calcia fuori da pochi metri)
Krunic 6: gara di sostanza per il centrocampista il quale non possiede di certo il dono della visibilità, ma quello dell’efficacia. (Dall’84’ Bakayoko sv).
Leao 6,5: uno dei più pericolosi dei suoi, prova costantemente la sgroppata saltando in orizzontale più che in verticale. Gara da non buttare via (dal 58’ Rebic 7: un approccio alla gara vincente, entra e cerca di creare scompiglio nella difesa nerazzurra, quasi sempre ci riesce)
Ibrahimovic 5: lodevole il fatto che abbia giocato per 90 minuti, che di testa arrivasse spesso prima, ma questi tipi di partite così veloci non sono adatte ad un giocatore di 40 anni che fa quel che può.
Pioli 6: rimane l’idea che Saelemaekers sulla destra e Diaz sulla trequarti probabilmente avrebbero creato maggiore scompiglio, ma col sennò di poi siamo tutti bravi. Gara attenta, ordinata, precisa e decisamente combattuta. L’arrembaggio finale dimostra che il Milan è vivo.
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Serie A
Torino-Cagliari, le formazioni ufficiali
Torino-Cagliari è il Friday Night della 22esima giornata di Serie A. I granata di Paolo Vanoli ospitano i sardi di Davide Nicola.
Il Torino è relativamente tranquillo. 11esimo posto in classifica con 23 punti e 4 di margine sulla zona retrocessione, simboleggiata dai 19 punti dell’Hellas Verona terzultimo. Un bottino rassicurante, che però i granata vogliono corroborare con la vittoria in uno “scontro diretto” che darebbe una fisionomia diversa alla classifica. Il Cagliari, dal canto suo, si è tolto dalla zona calda (14esimo posto con 21 punti) e non vuole rischiare di trovarsi nuovamente invischiato. Fare punti su un campo difficile, come quello dell’Olimpico Grande Torino, sarebbe un ottimo modo per dare continuità alla rimonta esibita contro il Lecce.
Torino-Cagliari, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Pedersen, Maripan, Coco, Sosa; Ricci, Tameze; Lazaro, Vlasic, Karamoh; Adams. All.: Vanoli.
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Marin, Deiola; Zortea, Gaetano, Felici; Piccoli. All.: Nicola.
Serie A
Inter, ricavi d’oro in Champions League
La vittoria in Champions League contro lo Sparta Praga per l’Inter blinda la qualificazione agli ottavi di finale, quella con il Monaco può valere oro.
La vittoria in Champions League contro lo Sparta Praga apre la qualificazione diretta agli ottavi di finale, ma quella contro il Monaco può significare oro al livello di bilancio: fino ad ora i nerazzurri nelle 7 partite disputate hanno intascato 61,2 milioni di euro, quella con il Monaco può valere da sola 25 milioni di euro.
Inter, una vittoria con il Monaco può valere 25 milioni
La vittoria per l’ Inter contro lo Sparta Praga dal punto di vista sportivo vale tantissimo, visto che i nerazzurri blindano l’accesso ottavi di finale, visto che quasi sicuro la squadra di Inzaghi finirà tra le prime 8 della fase a campionato. Ma, ovviamente, c’è un lato economico da non sottovalutare, ovvero quanto hanno fruttato i 7 match giocati sino ad ora nella massima competizione europea: in 7 partite, nerazzurri hanno incassato 61,2 milioni di euro.
Ma, l’ultima sfida con il Monaco può valere oro, ben 25 milioni di euro sul piatto, facendo fare un balzo in avanti al bilancio dei nerazzurri. Il sistema ricavi Champions League, spiegato da Calcio & Finanza, è così suddiviso: Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro; Quota europea: 24,02 milioni di euro; Quota non europea: 7,36 milioni di euro; Bonus risultati: 11,2 milioni di euro.
Quindi, il bonus potrà salire in caso di risultato utile con i monegaschi, 2,1 milioni in caso di vittoria, 700 mila euro in caso di pareggio. Partendo da queste base la gara con il Monaco vale da sola quasi 25 milioni di euro. In caso di vittoria, infatti, l’Inter aggiungerebbe i già citati 2,1 milioni di euro al bonus risultati. Oltre a quello si confermerebbe, quantomeno, l’attuale 4° posto in classifica (con la possibilità di sorpassare Arsenal e Barcellona in caso di risultati negativi rispettivamente contro Girona e Atalanta) chevale appunto 9,08 milioni milioni di euro. La qualificazione diretta agli ottavi di finale porterà infine 13 milioni di euro garantiti e suddivisi in 2 milioni di bonus piazzamento fra le prime 8 e 11 di qualificazione. Totale 24,18 milioni.
Quindi, un risultato utile con il Monaco non varrebbe oro solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto dal punto di vista del bilancio societario per il club di Marotta.
Serie A
Lazio, Taty Castellanos segna e convince: l’erede di Re Ciro
Il Taty Castellanos va a segno nell’ultima vittoria in Europa League contro la Real Sociedad. L’argentino si sta conquistando il cuore dei tifosi a suon di gol.
L’ambiente biancoceleste era un pochino scettico ad inizio stagione su quello che doveva essere l’erede di Ciro Immobile. Il Taty Castellanos infatti, nello scorso campionato aveva avuto buone occasioni per dimostrare il suo talento, ma non aveva espresso al meglio le sue capacità, rimandando di un anno il suo giudizio.
Con un allenatore come Marco Baroni, l’argentino è messo al centro del progetto e sta mettendo in pratica tutte le sue doti tecniche da attaccante vero, riuscendo a conquistare il cuore dei tifosi della Lazio. Contro la Real Sociedad ha messo a referto il suo decimo gol stagionale considerando tutte le competizioni e si è conquistato dalle principali testate giornalistiche un voto che si aggira tra il 7 e il 7,5.
Il paragone Immobile-Castellanos
Per qualsiasi giocatore che occupi il ruolo di centroavanti della Lazio, prima di arrivare ad essere paragonati a Ciro Immobile deve fare moltissima gavetta, visto il pezzo di storia del club che ha scritto l’ex capitano biancoceleste. Fatta questa premessa, si possono confrontare a livello tattico le diverse caratteristiche dei due giocatori: sotto porta Immobile era decisamente più incisivo di Castellanos, il quale però sta lavorando e migliorando molto sotto questo punto di vista.
L’argentino però, è più abile nel venire a legare il gioco con la squadra, caratteristica fondamentale per favorire il tipo di calcio che propone Baroni, a differenza dell’ex centroavanti della Nazionale italiana, il quale era più propenso nell’attaccare la profondità per poi andare a colpire sotto porta. A supporto di questa tesi, si può notare che oltre ai 10 gol, il Taty Castellanos ha già fornito ben 6 assist in stagione, a dimostrazione della sua propensione nello sviluppo del gioco.
Probabilmente, il bomber argentino non arriverà mai a raggiungere le impressionanti statistiche di Immobile con la maglia della Lazio, ma di certo in questa stagione non sta facendo rimpiangere l’addio dell’ex capitano e sta facendo innamorare l’ambiente a suon di gol e prestazioni.
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