Milan-Inter 3-2, Leao insegna calcio: le pagelle dei rossoneri

Milan-Inter, il primo derby della stagione vede uscire vittoriosi dallo stadio San Siro i rossoneri. Dallo svantaggio iniziale, gli uomini di Pioli si portano in vantaggio per 3 reti a 1. L’Inter accorcia con Dzeko, ma sono i rossoneri a portare a casa tre punti preziosi. Qui di seguito le pagelle del Milan.

Maignan 8: la parata su Calhanoglu vale il voto in pagella. Incolpevole sui due gol, si supera su Lautaro ed appare sempre molto attento anche nelle uscite alte.

Calabria 5: soffre la dinamicità degli attaccanti nerazzurri e sbaglia completamente i tempi in occasione della rete di Dzeko. Una serata no può accadere.

Kalulu 6: dorme insieme al resto della difesa in occasione del primo gol interista, ma è un crescendo nei minuti successivi. Strappa la sufficienza col mestiere.

Tomori 6: una sola sbavatura, ma letale. Il gol di Dzeko si poteva evitare.

Theo Hernandez 6: una gara generosa macchiata da un cartellino giallo che lo condiziona oltremodo. Ha i giri giusti nelle gambe, ma non li esprime appieno

Tonali 7: suo l’assist per la rete di Leao, ma non solo. Detta i tempi, soprattutto nel primo tempo. (Dal 37’ st Pobega: sv)

Bennacer 7: fosforo continuo in mezzo al campo. Si disimpegna alla grande facendo sembrare facili le cose difficili.

Messias 4,5: in media con le altre partite del campionato. Non salto l’uomo come viene richiesto, entra mai nel vivo dell’azione (dal 27’ Saelemaekers 5,5: qualcosa meglio del brasiliano, ma pochi lampi)

De Ketelaere 6: in continua crescita, non tanto nel gioco quanto in mentalità. (Dal 18’ Brahim Diaz 6: entra motivato, riesce a creare alcune situazioni interessanti)

Leao 8,5: la sua migliore partita di questo campionato, nella gara più importante. Due reti, altrettante sgasate interessanti. Una mina vagante che la distratta difesa interista non sa come gestire.

Giroud 7: c’era un rossonero in mezzo ad un nugolo di nerazzurri, l’ha colpita lui. Un fiuto eccezionale che lo porta sempre a segnare nelle gare che contano (dal 27’ Origi 6: la voglia di strafare lo frega in un paio di occasioni, il talento c’è).

Pioli 7: finalmente una gestione oculata dei cambi. Partita impeccabile, lettura perfetta di ogni situazione.

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