1-0 contro la Fiorentina ed 1-2 contro l’Udinese: ecco come Milan ed Inter si sono giostrate nella 35a di Serie A Tim.
Inutile ripetere che ogni prestazione ha un’importanza capitale e può spostare gli equilibri in modo decisivo. Sia da una parte che dall’altra. In ogni caso, il duello meneghino prosegue spedito a distanza.
Certo, ha avuto molto più vita facile l’Inter. Finale di Coppa Italia a parte, ha un calendario decisamente più abbordabile dei rossoneri. Inzaghi affronterà Empoli, Cagliari e Sampdoria. Mentre il Diavolo se la vedrà col trittico Hellas Verona- Atalanta -Sassuolo.
Momentaneo +5 che porta il nome di Rafael Leao (il suo gol a dieci dalla fine è stata una vera e propria liberazione per i circa 75 mila tifosi presenti a San Siro, una bolgia ed un clima rovente che non si respirava a Milano da molti anni).
Subito “ridimensionato” a +2 da Perisic e Lautaro che infilano Silvestri e chiudono la pratica Udinese già nella prima frazione di gioco.
Seppur nella ripresa Pussetto dimezzi lo svantaggio, Inzaghi chiede gestione della palla e anche delle forze. Non senza qualche brivido, l’Inter
rimane sulla scia del Milan.Lo stesso brivido sulla schiena che Cabral ha fatto correre a tutto il popolo milanista. Infatti, due minuti prima del gol liberatorio del crack portoghese, il centravanti viola era stato ben innescato nel centro area da Biraghi. A botta sicura aveva colpito sul primo palo, pronta risposta di Maignan.
Se il Milan sta difendendo il primato, gran parte del merito (lo abbiamo ripetuto tante volte) è di Mike Maignan, che ci mette la solita manona per bloccare in 2 tempi il pallone colpito da Cabral.
Addirittura il Diavolo rischia di andare sotto e ha ancora qualche episodio da recriminare. Infatti allo scoccare del 90′, Leao viene atterrato in area di rigore e il contatto sembra evidente. Ma arbitro e VAR non ritengono ci possano essere gli estremi per un calcio di rigore.
Sicuramente se i rossoneri non avessero ottenuto il vantaggio poco prima, le proteste e le polemiche sarebbe perdurate fino alla fine. Visti i grossolani errori arbitrali che in questa stagione sono capitati.
D’altra parte, sponda Udine, l’arbitro concede rigore all’Inter. Che viene trasformato (su ribattuta) dal Toro Lautaro Martinez.
Un duello Tricolore che dunque procede spedito, va avanti a distanza e l’appuntamento è fissato alla prossima settimana. Complice l’impegno di Coppa, l’Inter giocherà prima rispetto al Milan. Questo potrà mettere pressione al Diavolo con i 3 punti.
Pioli continua a mantenere un basso profilo e lavorare per centrare un grande obiettivo. All’ultima dichiarazione di ieri alla domanda: ‘Guarderà l’Inter?’, la risposta è stata: ‘No, ritornerò a casa e dormirò’.
Il monito è dunque non abbassare la testa: seppur manchino solamente 3 giornate, il verdetto più importante non è stato decretato, e rischia di essere deciso anche dai piccoli episodi chiave.
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