Categorie: Serie A

Milan-Inter, unione d’intenti su San Siro: i dettagli

Il derby tra Milan-Inter si gioca anche sulla questione San Siro. Sembra però esserci unione d’intenti tra i presidenti “concittadini” al Festival dello Sport.

Intervenuti al Festival dello Sport di Trento, i Presidenti delle due squadre hanno riacceso un piccolo derby tra Milan-Inter. Dove però sembra esserci un pensiero comune, dato dal fatto che costi e ricavi non sono all’altezza di quello che sarebbe un nuovo modello imprenditoriale: lo stadio di proprietà.

Milan-Inter: San Siro

Il primo ad intervenire sulla questione stadio è il presidente rossonero Scaroni, il quale vede l’attuale San Siro non più agli albori di un tempo:

Scala del calcio obsoleta: “Io sei anni fa ho detto che lo stadio di San Siro andava rifatto, che è vecchio e obsoleto. Volevo abbatterlo e costruirlo uno di fianco. Mi dicevano: ‘Ma tu sei pazzo, vuoi buttare giù la Scala del Calcio?’. E io rispondevo: ‘Ma quale Scala del Calcio, è un vecchio manufatto’. È stato buttato giù Wembley, ancora più iconico di San Siro.

Le ipotesi sul tavolo

“Ora l’ipotesi che stiamo esaminando con attenzione è quella originaria,” continua Scaroni: “ovvero costruire un nuovo stadio nella zona di San Siro: mantenere delle cose del vecchio stadio, ma dotare la città di un nuovo stadio. Ne ho parlato col Sindaco anche questa mattina. Poi c’è l’ipotesi di costruire un nuovo stadio a San Donato Milanese ed è una possibilità, abbiamo già investito 40 milioni di euro”.

 Marotta sulla questione San Siro e l’unione d’intenti con Scaroni: ” L’analisi di Scaroni è perfetta. Anche io sono un testimone di questa evoluzione calcistica e ho potuto vivere il modello del mecenatismo e ora quello dell’imprenditoria vera. La proprietà di oggi è un importante fondo d’investimento e questo è un tipo di proprietà diversa dai mecenati.”

Nuovo modello di calcio: “Oggi il calcio va in questo tipo di modello e menomale che ci sono. Sullo stadio dico che bisogna lavorare su questo asset: è importante per il raggiungimento dei risultati sportivi e poi deve rendere dal punto di vista degli incassi. Lo stadio moderno non deve essere una cattedrale nel deserto dove vai a vedere una partita ogni 15 giorni, ma deve essere un posto frequentato tutti i giorni. Lo scorso anno abbiamo incassato 80 milioni di euro in questa situazione, immaginate in uno stadio moderno.”

Aggiornato al 11/10/2024 15:54

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Pubblicato da
Matteo Guglielmino
Tag: InterMilan

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