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Serie A

Milan: Kessie, ma li meriti 8 milioni l’anno?

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La prestazione sottotono di ieri sera dell’ivoriano ha posto un interrogativo importante sul suo possibile rinnovo con il Milan.

Certi palcoscenici esaltano i grandi giocatori, e mettono nell’ombra i mediocri.

La sconfitta onorevole di ieri sera subita dal Milan in casa del Liverpool, oltre a mettere in evidenza lo spirito e la forza della squadra di Pioli, ha evidenziato la carenza di alcuni singoli.

Uno fra tutti, quello forse più atteso: Franck Kessie.

L’ivoriano, apparso in ombra nel match di Anfield Road, ha sonnecchiato in mezzo al campo, in balia di Fabinho, Henderson e di Thiago Alcantara.

Non ha imposto la sua caratura là al centro.

In altre parole, Kessie non ha fatto il Kessie.

Il risultato è stato negativo, non solo per colpa del numero 79.

Il suo apporto a pieno regime avrebbe sicuramente beneficiato il Milan tutto, che forse avrebbe potuto evitare la sconfitta.

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MILAN

La partita di ieri sera però ha aperto un interrogativo che, inevitabilmente, si collega al rinnovo del contratto.

Franck Kessie è legittimato a chiedere un ingaggio di 8 milioni di euro?

Se è vero, come già detto, che i grandi palcoscenici esaltano i grandi giocatori, ieri sera l’ivoriano si è chiamato fuori.

L’ingaggio che il suo procuratore, George Atangana, chiede al Milan per rinnovare il contratto con i rossoneri, alla luce di tutto questo, apparse forse elevato.

Soprattutto se uno stadio come Anfield Road non sveglia gli stimoli per caricarsi sulle spalle il Milan.

Serie A

Como, Fabregas: “Penso solo alla partita col Monza, Sergi Roberto non ci sarà. Su Strefezza…”

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Como, Fabregas

 Il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa alla vigilia di Como-Monza, valida per la 14ª giornata di Serie A.

Il Como è reduce dalla sconfitta interna contro la Fiorentina e atteso dalla gara contro il Monza, scontro fondamentale in chiave salvezza. Il suo allenatore, Cesc Fabregas, ha parlato così ai microfoni in conferenza stampa.

Como, le parole di Fabregas

In seguito le parole del tecnico dei biancoblu:

Como, Sergi Roberto

A disposizione

Kempf ci sarà, mentre per Van der Brempt dobbiamo ancora valutare se utilizzarlo dall’inizio o meno. Strefezza sta bene ed è molto probabili che giochi, abbiamo comunque ancora un allenamento per decidere. Mazzitelli tornerà con il gruppo da domenica mentre Sergi Roberto potrebbe tornare per la Roma“.

Difesa Monza

“Una squadra aggressiva e che si sa difendere bene facendo pressing alto. Hanno già dimostrato di saper mettere in difficoltà gli avversari ma noi vogliamo vincere. E’ una partita importante e, anche se siamo in un momento di difficoltà, dobbiamo rimanere positivi”.

Su Kone

“Sto pensando se inserirlo in lista ma domani non ci sarà. Vedremo se farlo giocare con la primavera. Un giocatore con le sue caratteristiche ci serve molto”.

Dopo Monza trasferta a Venezia

“Due gare molto importanti ma in questo momento penso solo al Monza che è un derby ed è fondamentale, vogliamo vincere e portare a casa i 3 punti”.

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Serie A

Napoli, Conte “Kvara era molto deluso perchè ha avuto due grosse occasioni da goal”

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Napoli

Nella conferenza stampa di poco fa, a Castelvolturno, l’allenatore del Napoli Antonio Conte, presenta la sfida di domenica contro il Torino.

Alla vigilia di TorinoNapoli in programa domenica, il tecnico del club partenopeo, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa della sfida contro i granata di Paolo Vanoli e della condizione della squadra con riferimento in particolare a Kvaratskhelia.

Napoli, Conte parla di Torino Napoli

Napoli, Conte “Siamo tutti in un punto, ma la classifica presto si allungherà. “

Nella conferenza stampa della vigilia di Torino- Napoli il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato davanti a giornalisti del match con i granata, del loro allenatore Paolo Vanoli ma anche della settimana calcistica europea delle italiane.

Non farsi condizionare dal primato in classifica

“Dobbiamo essere realisti e sapere che siamo solo alla tredicesima giornata e nel giro di pochi punti ci sono 6 squadre. E’ un campionato finora equilibrato, a mio parere non penso rimarrà così fino alla fine. Già a fine girone d’andata inizierà un po’ ad allungarsi, ma a noi fa piacere, dimostra che il lavoro che stiamo facendo è buono e sono contento, giorno dopo giorno stiamo ponendo basi importanti e vedo una continua crescita come squadra ma anche come singolo. ”

il percorso di Vanoli dopo le giovanili azzurre

Paolo è un ragazzo serio, un grande lavoratore, ho avuto il piacere di conoscerlo a livello lavorativo quando ero alla nazionale, allenava una Under, quando c’è stata l’opportunità l’ho portato con me. Ha lavorato nel mio staff, un ragazzo curioso, perbene, mi è dispiaciuto quando ha deciso di staccarsi per intraprendere una strada diversa, ma al tempo stesso ero orgoglioso di aver potuto dare qualcosa a lui e lui mi ha dato qualcosa in quegli anni”.

Il parere di Oriali e la settimana europea delle italiane

Lele è un amico (ride, ndr), il martedì, mercoledì e giovedi europeo hanno confermato che in Italia iniziamo ad avere un livello tattico, tecnico molto elevato altrimenti non ti imponi in questa maniera come stanno facendo Inter, Atalanta, Juventus in casa dell’Aston Villa perché so che stadio è, il Milan, senza tralasciare la Roma, sai, mi viene da pensare quando si sottovalutano delle vittorie. La Roma è una signora squadra, l’ha dimostrato in casa del Tottenham che io conosco molto bene ed ha una rosa davvero favorito per poter lottare per la Premier League. La Fiorentina, la Lazio stessa. Il calcio italiano è cresciuto in maniera importante ed oggi deve fronteggiare squadre forti come dimostrano anche in Europa. ”

Kvara più carico per Torino

Kvicha come determinazione e voglia è in continua crescita, era molto deluso perché ha avuto due occasioni davvero importanti per fare due gol, dare più tranquillità a tutti noi e far gestire meglio il finale, ma è un ragazzo che ha voglia di crescita, ha solo 23 anni ed è sul pezzo, sintonizzato con gli altri, si attacca tutti e si difende tutti insieme. Io quello che vedo in campo è voglia di fare step in avanti e quando vedo questo sono tranquillo e sereno. Poi parliamo di un bravo ragazzo che ha capito che può crescere tanto e sta lavorando tanto per farlo e diventare uno di livello top”.

11 mesi fa in tribuna, oggi in panchina

“Ricordo bene la partita, fu una gara un po’ particolare, ma è inutile guardare al passato, conta il presente, aver resettato un po’ tutto con i ragazzi. Io il calcio lo conosco benissimo, ci sono momenti in cui c’è negatività a prescindere, ti fanno un tiro e finisce sotto l’incrocio, un episodio, ti va tutto storto, entri in un periodo di negatività e lì devi essere bravo ad uscirne. Se proprio vogliamo…”.

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Serie A

Milan, Fonseca: “La squadra ha bisogno di questo Leao. Siamo la quinta difesa in Serie A”

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Fonseca

Il tecnico del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match interno contro l’Empoli di D’Aversa. Calcio d’inizio alle 18.

Paulo Fonseca, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla delicata sfida interna contro l’Empoli di D’Aversa.

Il march di San Siro, valido per la 14° giornata, è previsto per domani, sabato 30 novembre, alle ore 18:00. Le due formazioni si trovano a tre punti di distanza con i rossoneri che in caso di vittoria accorcerebbero le distanze dalle “6 sorelle” che occupano le prime sei posizioni in campionato.

Milan

ESULTANZA MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, le parole di Fonseca

Si parla sempre di equilibrio…

“Con la Juve siamo stati più organizzati, con lo Slovan meglio in transizione. Mi sembra che miglioriamo in qualcosa, poi sorgono altri problemi. Ma non è perché si vince che bisogna pensare che vada tutto bene chiudendo gli occhi ai problemi. Io non posso chiudere gli occhi, abbiamo parlato dei problemi”.

Qual è il problema più grande?

“A volte i problemi arrivano con le partite. Contro la Juve abbiamo lavorato tanto sull’organizzazione difensiva e la squadra ha fatto bene. Ora abbiamo avuto una squadra di transizione e abbiamo avuto problemi. Ma i giocatori capiscono. Ma in ogni caso siamo la quinta difesa del campionato, abbiamo preso tanti gol quanto l’Inter e la Lazio.

Noi lavoriamo per migliorare, a volte sono cose che non sono tattiche. Il problema di Bratislava non è tattico, ma di lettura e momento individuale. Continuiamo a lavorarci, su lettura e tecnica individuale. I giocatori lo capiscono. È importante lavorare sul problema. Abbiamo vinto. Va tutto bene? No. Quando lavoriamo sul problema avuto in partita la squadra ha una risposta positiva”.

È ripercorribile il Milan a due punte?

“Idea che rimane nella mia testa. È una opzione quando penso che possa essere un vantaggio”.

Perché il Milan non riesce a far valere il divario tecnico rispetto alle avversarie? Non c’è mai una vittoria netta…

“Non è facile in Italia essere dominanti, non è facile contro l’Empoli, non è facile contro l’Atalanta. Quello che vogliamo è l’equilibrio, sentire che la squadra crea opportunità avendo una sicurezza difensiva. A Bratislava, dopo aver segnato lo 0-1, c’era la possibilità di dominare la partita, ma abbiamo subito il pareggio e la squadra lo ha accusato”.

Leao è meglio averlo in campo che in panchina?

“Adesso sì. Io con Leao ho usato due strategia: una non ha avuto risultati, gli altri sì. Sono molto contento che Rafa abbia avuto questa reazione, ma voglio continuità. La squadra ha bisogno di questo Rafa”.

Cosa deve fare il Milan rispetto alle altre gare per non avere problemi domani?

“In Italia bisogna avere due facce offensive: contro Juve e Slovan c’è una faccia, ne serve un’altra per affrontare Empoli e Atalanta”.

Chi gioca in difesa?

“Ho una coppia più stabile delle altre, ma dobbiamo capire anche che ci sono tante partite e non possiamo giocare sempre con gli stessi. Gabbia si è infortunato, era difficile fargliene fare due di fila. So che sarebbe importante far giocare gli stessi giocatori in difesa, ma ci sono tante partite e ci sono anche degli infortuni. Voi non parlate molto di questo, ma noi non abbiamo infortuni eh… E il motivo è anche perché facciamo questo tipo di gestione”.

I 9 punti di distacco vi preoccupano?

“Sì, ma sono positivo”.

Gol dello Slovan simile al rosso di Reijnders con l’Udinese: stesso errore?

“Sembrano situazioni simili, ma sono cose totalmente diverse. Non c’è paragone. Con lo Slovan era un corner e c’erano tre calciatori preparati in fase difensiva, ma è stata una scelta individuale l’errore. Io posso dire le cose in campo, ma poi ci sono le scelte individuali”.

Si può dominare un po’ più compatti a centrocampo, lasciando spazio ai nostri giocatori più rapidi?

“Mi sta chiedendo è se non possiamo stare più indietro per avere più spazio per gli attaccanti? Nell’ultima partita abbiamo avuto due momenti. Siamo stati in più momenti in avanti, perché il Bratislava difendeva con 10 giocatori davanti l’area. Abbiamo però fatto due gol con spazio. L’ideale sarebbe avere i due momenti. Quando recuperiamo palla dobbiamo capire che abbiamo calciatori per uscire veloci. Ma quando non si può fare dobbiamo fare un attacco organizzato. I gol che facciamo sono più con spazio che con l’attacco posizionale o organizzato. I gol che facciamo normalmente sono molti di più col recupero palla e con spazio”.

Hanno fatto rumore le immagini di Guardiola graffiato: è un problema un po’ sottovalutato quella della pressione che gli allenatori sono costretti a subire?

“Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori.

Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello”.

Fofana riposerà?

“In hotel, a Milanello. Non posso prendermi il rischio di farlo riposare, perché domani è la partita più importante. Mi aspetto che Fofana faccia una partita intelligente. Se Fofana sbaglia, sbaglia, ma mi aspetto che gli altri non sbaglino”.

Tante squadre davanti al Milan hanno cambiato allenatore come il Milan…

“Io sono sicuro che alla fine saremo davanti a qualcuna di queste squadre. Ma parliamone: abbiamo fatto la pre-stagione con tanti ragazzini. I giocatori più influenti della squadra sono arrivati solo otto giorni prima dell’inizio del campionato e non abbiamo mai avuto tempi per allenarli. Stiamo piano piano crescendo. Lavoriamo più con le immagini che con gli allenamenti, ora. Quando si cambia tanto, è più difficile.

Il Napoli è un caso diverso, ma non mi sembra che le altre squadre davanti a noi abbiano avuta una pre-stagione come la nostra. Poi molte non giocano la Champions, possono fare più turnover durante la settimana. Del Napoli non c’è bisogno di parlare, perché hanno un nuovo allenatore e tutte le settimane per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta con tanti anni di allenamento con lo stesso allenatore. Poi se vogliamo vedere solo il risultato sono il primo a dire che dobbiamo fare di più”.

Siete tranquilli su Bennacer e sul suo stato fisico?

“Stiamo aspettando Bennacer nei prossimi tempi e recuperarlo per la seconda parte della stagione, può essere importante per noi. Siamo fiduciosi sul recupero di Bennacer”.

Ormai tutte le partite sono da dentro o fuori…

“Posso dire che sono esperto ora in pressione. Da quando sono qui, è sempre da dentro o fuori. Domani stessa pressione di altre volte. Per i giocatori anche: tutti quelli che sono qui sanno che domani si deve solo vincere. Io non sono buono con me stesso, perché mi metto pressione. Non sono mai stato primo, è più difficile per chi sta dietro. La pressione di vincere è migliore”.

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