Serie A
Milan, la difesa e’ ancora la croce di Fonseca: Pavlovic unico a salvarsi
Milan, a Parma arriva un’altra prova negativa per la difesa, che incassa altri due gol. Solo Pavlovic si salva dal naufragio.
Meno male che c’è Pavlovic, viene da dire. Il difensore serbo e’ stato l’unico della difesa del Milan (e forse dell’intera squadra) a salvarsi nella brutta sconfitta di Parma.
Dopo il 2-2 di Torino, infatti, arriva un’altra doppia capitolazione, con la retroguardia ancora una volta protagonista in negativo.
Sebbene Calabria (e poi Emerson Royal), Tomori e Theo Hernandez abbiano grosse responsabilità, tuttavia, c’è l’attenuante di un equilibrio generale che e’ mancato del tutto.
La pagnotta, in una partita di gran lunga negativa, se la porta a casa il difensore serbo.
Un intervento magistrale nel primo tempo, e un gol sfiorato, fanno di lui il rossonero più efficace.
Nonostante la mancata collaborazione ricevuta dai compagni, Pavlovic ha dimostrato di saper prendere in mano la situazione e metterci una toppa nei momenti critici.
Un assaggio di leadership che al Milan serve come il pane là dietro, per rimettere insieme i cocci di un reparto che definire in difficoltà risulta essere un eufemismo.
Serie A
Parma, buone notizie: un difensore torna in gruppo
Parma: la squadra di mister Pecchia è reduce dalla sconfitta interna contro l’Atalanta. In vista della prossima sfida, però, giunge una buona notizia.
I crociati, che affronteranno in casa la Lazio, devono reagire dopo la deludente prestazione contro la squadra di mister Gasperini. Il tecnico degli emiliani, però, può sorridere, visto che nella giornata di ieri si è rivisto in gruppo Lautaro Valenti.
Il difensore argentino, dopo i problemi accusati ad inizio mese, torna finalmente a disposizione. Considerando anche la lunga assenza di Circati, il rientro del classe 1999 non può che essere un’ottima notizia per la squadra.
Serie A
Inter, Taremi continua a non vedere la porta: il rischio di un Morata nerazzurro
Inter, Mehdi Taremi e’ una delle poche note negative della vittoria sul Lipsia. L’iraniano, malgrado la generosità, resta a quota un solo gol in stagione.
Il primo posto in Champions League e una difesa ancora imbattuta sono le belle notizie che fanno gioire l’Inter.
Meno gioia e più pensieri, invece, porta con sé Mehdi Taremi, che anche contro il Lipsia non ha trovato la via del gol.
L’ex Porto, malgrado la disponibilità e il sacrifico, continua ad avere le polveri bagnate sotto porta.
Un fattore non certo secondario, visto che stiamo parlando di un attaccante al quale Simone Inzaghi chiede i cosiddetti gol di riserva.
Fino adesso le firme in Italia per il numero 99 si limitano alla rete (ininfluente) contro la Stella Rossa, su rigore.
Nulla gli si può, di certo, rimproverare sulla propensione al gioco di squadra, ma e’ ugualmente vero che la sua latitanza in zona gol inizia a pesare sul bilancio offensivo nerazzurro.
Il rischio, facendo un raffronto con i cugini del Milan, e’ che Mehdi Taremi possa diventare, alla lunga, l’Alvaro Morata dell’Inter.
Serie A
Serie A, Oristanio è il gioiello dei lagunari
Una delle note più belle di questi primi mesi di Serie A è certamente l’astro nascente del Venenzia, Gaetano Oristanio: prospetto anche in ottica nazionale.
A dir la verità il talento del ragazzo nativo di Vallo della Lucania non lo scopriamo oggi. Infatti nella scorsa stagione si era già messo in mostra con la maglia del Cagliari, dove mise assieme in 27 presenze 2 goal ed 1 assist. E prima ancora in Olanda al Volendam, squadra che lo prelevò in prestito dal settore giovanile nerazzurro assieme al compagno di una vita: Filip Stankovic.
Le cifre di Oristanio
Il Venezia attualmente si trova all’ultimo posto in classifica. Un andamento che non rispecchia certamente la stagione di Oristanio, che fino ad ora in 13 presenze ha messo a segno 1 goal e 2 assist. Impreziosendo il tutto con giocate da capogiro e dribbling capaci di mettere a repentaglio le difese avversarie.
Dando uno sguardo ai dati troviamo subito la conferma di quanto appena detto. Infatti, il “mini messi salernitano” (soprannome che gli fu affibbiato dai suoi coetanei all’età di 13 anni) è il terzo giocatore in questa Serie A a cui sono riusciti più dribbling (21). E il sesto a provarne di più, mettendoli a segno con una percentuale altissima: pari al 60%.
Grande hype in casa Venezia
Il direttore sportivo dei lagunari Filippo Antonelli ha presentato così il giocatore al suo arrivo.
Parole colme di entusiasmo, che già a partire da giungo lasciavano presagire l’importanza del giocatore per il progetto arancio-verde. La dirigenza decide di fare di Oristanio uno degli acquisti più onerosi della storia del club, investendo circa 5 mln: seppur garantendo all’Inter una percentuale sulla futura rivendita. Dichiarando sin da subito l’obbiettivo stagionale, ovvero la salvezza.
Oristanio in nazionale
Il giocatore potrebbe essere importante anche in ottica nazionale, dati gli ottimi trascorsi con il programma giovanile. Di cui è stato parte dall’under 17 fino all Under 21, mettendo assieme grandissime prestazioni.
Dunque, in attesa della chiamata di Spalletti, potremmo iniziare a pensare a come potrebbe effettivamente essere inserito nella formazione azzurra. Tenendo conto del 3-5-1-1 scelto dal CT nelle ultime uscite, il trequartista salentino si inserirebbe alla perfezione dietro le punte: riproponendo in nazionale lo stesso ruolo che svolge nella squadra di Di Francesco. Ridando finalmente alla nazionale quel fantasista capace di giocate spettacolari, che in azzurro non si vede ormai dai tempi di Antonio Cassano.
Alessandro Tardi
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