Gli infortuni di Tonali e Messias Jr aprono squarci sulla gestione di Pioli e sulla necessità di spingere tanto dal punto di vista atletico
Altro test, altro giro, altra vittoria senza se e ma, dopo la trasferta di Marsiglia. La squadra gira a meraviglia sul piano atletico e tattico. Merito di un impianto di gioco ormai collaudato e di schemi mandati a memoria con puntiglio.
Ieri sera, davanti al caloroso pubblico vicentino e dopo il minuto di silenzio dedicato a Villiam Vecchi (storico portiere rossonero, mancato l’altro ieri), gli uomini di Pioli hanno dato un’altra dimostrazione di forza. Dopo il fulmineo vantaggio dei padroni di casa con Rolfini, propiziato da un infortunio difensivo aereo di Tomori, i rossoneri si sono scatenati.
Segnando 4 reti in un tempo, che potevano essere di più senza qualche imprecisione sotto porta e in questo senso si è capita una volta di più l’importanza in questo sistema di gioco di Giroud. L’ariete francese è l’interprete perfetto per le dinamiche offensive di Pioli.
La prime 4 reti sono state messe a segno da Leao (costanti i miglioramenti sotto porta), Messias Jr con un perfetto colpo di testa su cross del portoghese (partenza al razzo del brasiliano in questa preparazione estiva), Rebic che ha sfruttato un cross di Hernandez e ha insaccato all’altezza del dischetto. La quarta rete è stata propiziata da un cross sempre del terzino sinistro, deviata in porta da Dalmonte.
Nella ripresa altre due reti, una testata di Tomori e un altro centro di Rebic lanciato in contropiede verso la porta con una combinazione a tre tocchi fra Leao, Krunic e Diaz. L’azione più bella della partita!
Il momento più atteso per la tifoseria rossonera si è materializzato al minuto 75′, quando Pioli ha fatto entrare De Ketelaere al posto di un pimpante e propositivo Diaz.
Il talento belga è sembrato a suo agio e si è mosso con scaltrezza. Mostrando una intesa con i compagni sorprendente, per essere arrivato da poco. In pochi minuti ha fatto un assist, ha procurato un rigore non visto dall’arbitro e ha scheggiato il palo.
Indicazioni positive sulla condizione atletica generale e sugli schemi. A livello di singoli, strepitose le accelerazioni di Hernandez
e Leao sulla fascia sinistra. Kalulu e Tomori solita intesa collaudata, così come quella di Bennacer e Tonali in mezzo al campo. Molto attivi e motivati Diaz e Rebic, a caccia di minutaggio e titolarità. Soprattutto il piccolo spagnolo è apparso motivato dal confronto con De Ketelaere.Gli infortuni di Tonali e Messias Jr, era necessario spingere tanto ?
Al 48′ si è fermato Tonali per un possibile problema inguinale. È andato direttamente negli spogliatoi, con un gesto di stizza. Senza nemmeno attendere il cambio. Al suo posto il regolare Krunic. Comprensibile, a pochi giorni dall’esordio in campionato.
Al 59′ si è fermato anche Messias Jr, per un problema alla caviglia, sostituito da Saelemaekers (il quale ha cercato in tutti i modi di mettersi in mostra). Tutti e due gli infortunati difficilmente faranno l’esordio in campionato contro l’Udinese.
Nasce spontanea una riflessione: era il caso di spingere così tanto sui minutaggi di quelli che Pioli considera a tutti gli effetti dei titolari ? Non era meglio una gestione importante delle rotazioni fra la partita di ieri sera e il test mattutino di stamattina contro la Pergolettese (di cui vi riferiamo a parte in articolo separato).
Infortuni che una volta di più gettano ombre sulla preparazione atletica dello staff agli ordini del tecnico emiliano. Il Milan sotto la gestione Pioli ha avuto oltre 80 infortunati, numeri importanti.
Il punto è che si gioca troppo e quindi il ricorso al turnover è una necessità della quale non si può fare meno e Pioli è sempre stato carente nella gestione delle forze e degli uomini. Ecco perché una rosa ampia e coperta in tutti i ruoli e necessaria.
Il ricorso al mercato ?
Al momento non è dato sapere come la società intende affrontare soprattutto l’infortunio di Tonali. Il budget a disposizione non permette grosse spese.
A livello numerico la rosa è ampia, manca qualcosa a livello qualitativo sicuramente. Ma non è detto che i vari Gabbia, Ballo Tourė, Saelemaekers, Bakayoko e Pobega per fare qualche nome, non possano dare un grosso contributo se motivati dalla fiducia dell’allenatore.
Presumibilmente se Maldini e Massara faranno qualcosa, sarà per un difensore e un centrocampista. Staremo a vedere cosa decideranno, riponendo la massima fiducia verso coloro che hanno riportato il Milan al centro del villaggio.
Aggiornato al 07/08/2022 13:04
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