L’ex-allenatore del West Ham, Julen Lopetegui, torna sulla trattativa che in estate avrebbe potuto portarlo sulla panchina del Milan.
Julen Lopetegui in estate sembrava a un passo dal Milan, ma alla fine la trattativa naufragò senza apparenti motivi. C’è chi dà la colpa alla contestazione da parte dei tifosi rossoneri e chi invece afferma che, fin dal principio, in Via Aldo Rossi non fossero pienamente convinti dello spagnolo, per poi virare su Paulo Fonseca.
A corroborare il fatto che non ci sia una spiegazione per il naufragio della trattativa allora la conferma del diretto interessato. Infatti, questa mattina proprio Lopetegui ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: all’interno della quale ripercorre le tappe della trattativa con i rossoneri.
“Si fa vivo il Milan e io sono felicissimo. Club storico e attraente, campionato che mi è sempre piaciuto e l’ho sempre seguito affascinato dalla maniera di intendere il fútbol come un gioco collettivo. Arrigo (Sacchi, ndr) ha stimolato fortemente la mia curiosità, mi ha ispirato, l’ho studiato e ho avuto la fortuna di conoscerlo. La trattativa avanza bene, poi si ferma di botto. Non sta a me indicare e commentare le ragioni dello stop“.
Il tecnico spagnolo poi dedica una parentesi anche al Feyenoord (avversario di stasera del Milan nel ritorno dei playoff di Champions League) e a Santiago Gimenez, fiore all’occhiello del mercato invernale.
“Oggi in Champions quasi tutte le squadre sono in grado di creare problemi all’avversario. E ci sono campionati meno esigenti che permettono di far crescere i giovani e competere al meglio in Europa. Il Feyenoord ha cambiato allenatore e ha visto Gimenez passare al Milan, due colpi notevoli ma evidentemente la struttura era solida, lo si è visto all’andata. Ma il Milan ha le qualità per rimontare
“.
SANTIAGO GIMENEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sulla panchina degli Hammers l’allenatore iberico trascorrerà 22 partite: 20 di Premier League e 2 di League Cup. Di queste solo 7 risulteranno vittoriose (6 in Premier, 1 nella Coppa di Lega), 5 saranno i pareggi e addirittura 10 le sconfitte. La media punti di Lopetegui in campionato sarà di 1,15 punti per gara.
Frutto di 23 punti in 20 gare. Non un record sta incorniciare, ma a spezzare una lancia in suo favore arriva lo score del suo successore. Ovvero Graham Potter, accostato anche alla Roma prima che i giallorossi virassero su Ranieri. 1 sola vittoria in 6 partite, compresa l’eliminazione dall’F.A. Cup per mano dell’Aston Villa.
In campionato realizzerà 4 punti in 5 partite, con una media punti di 0,8. Addirittura inferiore a quella del suo predecessore e ciò è paradossale se consideriamo che ha disputato meno gare. Obiettivamente non un rimpianto per i tifosi di Milan e Roma, ma probabilmente non è neppure tutta colpa loro.
Aggiornato al 18/02/2025 11:44
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