Serie A
Milan-Monza: dobbiamo sapere che…
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Il Milan scivola all’ultimo respiro al Gewiss Stadium, cedendo all’Atalanta in uno scontro diretto molto importante. Mentre il Monza si impone sul Genoa.
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Milan vs Monza
Questo é stato l’esito della 15esima giornata di Serie A per le due formazioni.
Ma scopriamo di più sul ‘lunch match‘ di domani.
Allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro, i biancorossi, noni in classifica ma a sole 4 lunghezze dalla zona Champions League, saranno ospiti del Milan di Stefano Pioli, reduce dall’’1-2 di Newcastle.
La sfida è speciale e aprirà nuovamente il cassetto dei ricordi dell’AD Adriano Galliani soprattutto nel ricordo del compianto Presidente Silvio Berlusconi, con cui è stato grande protagonista rossonero dietro alla scrivania per oltre trent’anni.
Rilevata la società meneghina nel 1986 dopo anni particolarmente bui e scelto l’amico Galliani, allora proprio vicepresidente del Monza, in qualità di Amministratore Delegato, proprio un intraprendente Berlusconi si era curato di riportare il club ai successi di un tempo.
I risultati nazionali, europei e mondiali sarebbero stati senza precedenti e avrebbero stabilizzato definitivamente il Milan nell’Olimpo del grande calcio.
Tornando a oggi, il derby lombardo tra Milan e Monza, non solo toccherà il cuore di Galliani e rinnoverà il ricordo di Berlusconi, ma sarà anche un confronto vivo, affascinante, estremamente attuale.
La gara non sarà affatto inedita: tra Coppa Italia, Serie A e B, sono 5 i precedenti ufficiali e altrettante le vittorie del Diavolo se si considerano unicamente le occasioni in cui quest’ultimo ha giocato in casa.
C’è un precedente curioso, una traccia bonus: il 30 agosto 1987 a San Siro andò in scena un “Monza-Milan” valevole per i gironi di Coppa Italia.
I biancorossi, avevano chiesto di poter disputare l’incontro di casa al Meazza per attrarre un maggior numero di pubblico.
La scelta avrebbe pagato, anche se ad avere la meglio davanti a più di 44.000 spettatori sarebbe stato il ben più quotato e nuovo Milan di Sacchi, Berlusconi e Galliani, scudettato al termine della stagione.
Risultato finale? 2-0 per gli “ospiti” con doppietta di Marco Van Basten, appena inseritosi tra le fila dei rossoneri.
Quell’incontro non risulta, però, tra i tabellini “milanesi” proprio in quanto fu il Monza a vestire i panni del padrone di casa.
Il primissimo confronto disputatosi a Milano, valevole per i gironi di qualificazione di Coppa Italia è invece datato 13 luglio 1958.
1-0 il risultato finale con rete locale di Galli e con il Milan che si qualificò alla fase successiva a scapito delle altre tre compagini lombarde.
Il 13 marzo 1983, sarebbe andato in scena quello che, per quasi quarant’anni, restò l’ultimo Milan-Monza ufficiale della storia. A Milano, il risultato fu questa volta netto e pesante per i brianzoli: 4-0 con reti di Verza, Jordan, Damiani e Battistini.
Insomma: questo il resoconto dei precedenti disputatisi al Meazza:
Coppa Italia 1958: Milan-Monza 1-0 (Galli)
Coppa Italia 1979-1980: Milan-Monza 2-0 (Chiodi x2)
Serie B 1980-1981: Milan-Monza 1-0 (Novellino)
Serie B 1982-1983: Milan-Monza 4-0 (Verza, Jordan, Damiani, Battistini)
Serie A 2022-2023: Milan-Monza 4-1 (Brahim Diaz x2, Origi, Ranocchia e Leão)
Coppa Italia 1987-1988: Monza-Milan 0-2 (Van Basten x2)
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Serie A
Juventus, Di Gregorio: “Tudor ci vuole molto aggressivi. Mi dispiace prendere gol”
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53 minuti fail
13/04/2025
Il portiere della Juventus, Michele Di Gregorio, ha risposto alle domande dei cronisti al termine della partita contro il Lecce, vinta 2-1 dai bianconeri.
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Juventus, le parole di Di Gregorio
Ambientamento alla Juventus
“Da quando sono arrivato ogni volta che parlo della Juve dico che è un sogno, a volte mi guardo intorno perché è bellissimo. So che le aspettative sono alte, sono dispiaciuto per il gol perché viviamo per non prenderlo. Dobbiamo fare anche l’ultimo centimetro, per riuscire a fare quella parata lì“.
Richieste di Tudor alla squadra.
“Il mister chiede un atteggiamento sempre aggressivo, credo che si stiano vedendo queste cose soprattutto a palla persa: lavoriamo molto sulle coperture preventive, per rimanere alti quando la squadra avversaria vuole provare a ripartire. Oggi era una partita di quelle, per ottanta minuti siamo stati molto attenti”.
Gol su palle inattive.
“Cerco di chiamare l’attenzione, ci stiamo lavorando. Il mister e lo staff ci tengono tanto. Mi dispiace prendere gol, mancava veramente poco. Come ho sempre detto, bisogna lavorarci. Cercheremo di capire la linea e cosa potevo fare io e gli altri. Voglio sottolineare lo spirito. Abbiamo lavorato anche sulle rimesse dal fondo, il mister mi lascia abbastanza libertà sulle rimesse dal fondo, in base al posizionamento degli avversari. Cerco di stare dentro la partita».
Serie A
Juventus-Lecce 2-1, Tudor: “Non siamo contenti del finale..”
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59 minuti fail
12/04/2025
Al termine di Juventus-Lecce, il tecnico della Juventus Igor Tudor ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky, DAZN e dei giornalisti in sala stampa.
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Juventus-Lecce, le parole di Igor Tudor:
Subito dopo il triplice fischio di Juventus-Lecce, partita finita 2-1 in favore dei bianconeri, Igor Tudor è stato coinvolto nelle consuete interviste post match. Di seguito le sue parole:
LA PARTITA – “Gran primo tempo, buon secondo tempo, nei minuti finali ci siamo innervositi e abbiamo preso gol da calcio piazzato. C’è rammarico perché la partita è finita in un modo che non ci piace. Deve essere un insegnamento”.
VLAHOVIC – “Tutti sono al centro del progetto. Tutti hanno il dovere di dare una mano alla squadra. Vlahovic ha fatto una bella gara, gli manca il gol ma ha fatto due assist. Il gol gli avrebbe dato ancora più fiducia, ma si è mosso bene, ha fatto una buona gara”.
LA SQUADRA – “Mi spiace non far giocare alcuni giocatori ma le scelte fanno parte del nostro lavoro. Oggi i cambi non mi sono piaciuti. Con cinque cambi il calcio è cambiato. Mezza squadra può essere cambiata. I giocatori devono cambiare il modo di pensare, fra titolare e non titolare. Quando si entra si può fare la differenza. Bisogna crescere e bisogna farlo in fretta”.
KOOPMEINERS – “I giocatori vivono periodi, vanno rispettati, ora sta uscendo fuori, ho visto la gamba più sciolta, ha trovato il gol che gli dà fiducia. Mentalmente l’ho visto più leggero. Sono contento per lui, è un giocatore importante per noi”.
SUL FINALE DI PARTITA – “Abbiamo finito male, dopo la palla persa da Thuram è venuto fuori un po’ di nervosismo però abbiamo fatto una bella gara per 70-80 minuti. Va bene così, siamo contenti e andiamo avanti”.
SQUADRA SPENTA – “Dal punto di vista psicologico era un brutto momento, su quello fisico dipende dalle richiese di un allenatore. Per il calcio che piace a me con ritmo ci vuole una preparazione fisica particolare poi a calcio si può vincere in tanti modi, ognuno può scegliere il suo”
GOL SU CALCIO PIAZZATO – “Non mi piacciono fare paragoni con nessuno, soprattutto con allenatori che sono stati qua non penso sia gentile: è stato un bellissimo gol, questo sì. Abbiamo fatto degli allenamenti per sviluppare il gioco sulle fasce, aiutando i giocatori a trovarsi meglio”.

DUSAN VLAHOVIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Al termine di Juventus-Lecce, Marco Giampaolo ha parlato ai microfoni di DAZN e dei giornalisti presenti in sala stampa. Ecco le parole del tecnico salentino.
Juventus-Lecce, le parole di Marco Giampaolo
Qualche minuto dopo la fine di Juventus-Lecce, Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, è stato intervistato ai microfoni di Sky e di DAZN prima, e a quelli dei giornalisti in sala stampa poi. Di seguito le sue parole:
LA PARTITA – “Avevamo preparato la partita per non far giocare molto la Juventus, per stare alti, per impedirli di mettere tanti giocatori fra le linee. Il piano è saltato con il gol subito e poi con il 2-0. La squadra poi è stata brava a capire che la partita era cambiata, è stata brava a rimanere dentro e a creare le opportunità per portare a casa un risultato positivo contro una Juve in salute. I miei ragazzi sono stati bravi a star dentro fino alla fine”.
PRESTAZIONE – “Prendere gol dopo un minuto ha fatto saltare i piani: avevamo preparato una partita per tenerli il più lontano possibile, ce la siamo complicata da subito. Bisognava capire che la partita sarebbe stata un’altra. Abbiamo messo un po’ le cose a posto, dovevamo essere compatti e siamo stati bravi, questo significa che anche le gare che sembrano chiuse non lo sono. La Juventus è in gran salute, ma ci sono degli episodi sui quali si poteva far meglio, mi riferisco anche alle decisioni arbitrali”.
KRSTOVIC – “Era nervoso, nel primo tempo gli hanno fischiato un fallo che in realtà era netto da parte di Veiga, poi possiamo discutere se fosse giallo o rosso, ma sicuramente il fallo non era di Krstovic”.
ATTACCANTI – “Posso dare una mano, devo fare di più chiaramente. La squadra non ha affondato ,è rimasta attaccata con le piccole cose, alla fine c’era un calcio di punizione netto ai danni di N’Dri, nelle piccole cose siamo stati penalizzati”.
GLI ESTERNI – “Avrebbero dovuto fare un determinato lavoro, poi la Juventus è stata brava nelle rotazioni, perdevamo equilibrio e trovavano giocate facili”.
JUVENTUS – “La Juventus ha tanti giocatori bravi a giocare negli spazi, dovevamo coprire meglio l’ampiezza del campo. Oggi le partite sono tutte diverse, ci sono squadre abili a creare problemi negli spazi, nonostante fossimo in 5 abbiamo sofferto in alcuni momenti”.
LA DIFESA A TRE – “Una soluzione dettata dall’avversario, partite così ne abbiamo giocate un paio con questa soluzione, altre volte in maniera mascherata con un centrocampista che si abbassava. Contro squadre così non puoi regalare il giocatore in più fra le linee”.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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