Serie A
Milan-Napoli 0-2, il Diavolo gioca ma e’ Conte a vincere | Le pagelle rossonere
Milan-Napoli 0-2, i rossoneri propongono una buona trama di gioco, ma i partenopei sfruttano i colpi di Lukaku e Kvaratskhelia per strappare tre punti pesantissimi. Le pagelle rossonere.
Maignan 5,5: dà l’impressione che sul secondo gol qualcosa in più potesse fare. Sul primo, invece, e’ rischioso il pallone di prima impostazione.
Emerson Royal 5,5: Kvaratskhelia e’ davvero ciò che di peggio non gli possa capitare. Sempre compassato e sulle sue, non prova mai un affondo (dal 62′ Pulisic 6: febbricitante, conclude in porta, ma in maniera troppo debole. Gli e’ mancata lucidità, ma un po’ di vivacità l’ha portata).
Thiaw 6: il match e’ un lungo possesso rossonero e i rischi che corre sono pochissimi.
Pavlovic 5,5: vola via come una foglia nel duelle corpo a corpo che lancia Lukaku a segnare il gol che la sblocca. Per il resto del match controlla bene.
Terracciano 5: il ragazzo non interpreta la partita come dovrebbe, e non emette mai un minimo sussulto.
Fofana 6: smista sempre lui il pallone nelle migliaia di volte in cui il Milan reimposta il gioco, convinto (invano) di poter scalfire il Napoli palla a terra. Pulito e veloce.
Musah 5,5: un malinteso con Maignan rischia di combinare la frittata. E’ l’uomo in più a dare manforte all’attacco, ma e’ troppo impreciso. Senza Reijnders, la mediana e’ decisamente un’altra cosa.
Chukwueze 6: a gara in corso e’ decisamente più efficace, ma contro la difesa azzurra cerca spesso il fondo ed sempre molto sul pezzo.
Loftus-Cheek 5: si continua a non capire quale sia la sua esatta collocazione in questo Milan. Uno spunto interessante a rifornire là davanti, ma per il resto c’è molto poco da segnalare (dall’86’ Camarda sv).
Okafor 6: anche lui e’ una pedina da gara in corsa. Fa quello che può, ma ha molto poco margine per muoversi, viste le marcature strette che riceve (dal 62′ Leao 6,5: Fonseca lo inserisce per dare la scossa ed, effettivamente, con il suo ingresso cresce la vivacità. Un suo tiro sul palo lontano finisce schiaffeggiato fuori da Meret).
Morata 6: sempre lontano dalla porta, a volte hai l’impressione che possa fare anche il trequartista. Il var gli toglie il gol che avrebbe potuto riaprire la gara.
Paulo Fonseca 5,5: il dominio del possesso palla non serve, il Napoli e’ cattivo e cinico e approfitta delle debolezze rossonere. Dopo il gol annullato a Morata, il nulla. La vetta e’ ora una montagna alta 11 punti, il sipario cala definitivamente a fine ottobre.
Serie A
Roma-Napoli: le ultimissime dall’Olimpico
Gli ultimi rumors sulle scelte di Ranieri e Conte per la supersfida tra Roma e Napoli, in programma questa sera alle 20:45 allo Stadio Olimpico.
Sale l’attesa per il big match di questa sera all’Olimpico, dove Roma e Napoli si daranno battaglia nel match che chiuderà la domenica della ventiquattresima giornata di Serie A.
Quali sono le ultime notizie di formazione dei giallorossi e dei partenopei a poche ore dalla supersfida?
Le ultimissime sulla Roma
Il tecnico giallorosso Claudio Ranieri non dovrebbe effettuare alcun turn over, e quindi si va verso la formazione tipo. Svilar tra i pali ed in difesa il collaudato trio composto da Mancini, Hummels e Ndicka. A centrocampo Saelemaekers ed Angelino a tutta fascia, mentre in mezzo Konè, Paredes e Pellegrini. Davanti Paulo Dybala alle spalle di Dovbyk.
Le ultimissime sul Napoli
Pochi dubbi anche per Antonio Conte. Davanti a Meret agiranno Di Lorenzo e Spinazzola, mentre i centrali saranno Rrahmani e Juan Jesus. A centrocampo gli intoccabili Anguissa, McTominay e Lobotka. Il trio d’attacco sarà composto da Politano, Lukaky e Neres.
Roma-Napoli: le ultimissime sulle formazioni
Roma (3-5-2): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Pellegrini, Angelino; Dybala, Dovbyk. All. Ranieri.
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. All. Conte.
Dove sarà trasmessa Roma-Napoli
La gara tra Roma e Napoli sarà visibile sui canali DAZN, anche tramite app.
Serie A
Fiorentina, la vittoria sul Genoa scaccia il tabù Franchi
Grazie al 2-1 rifilato al Genoa, la Fiorentina è tornata a vincere nel proprio stadio: non accadeva da 4 partite e da quasi 2 mesi.
Seconda vittoria consecutiva per la Fiorentina, che dopo il 2-1 dell’Olimpico contro la Lazio batte con lo stesso punteggio il Genoa. A segno Moise Kean e Albert Gudmundsson nel primo tempo, inutile ai fini del risultato la rete di Koni De Winter nella ripresa. La Viola bissa dunque il successo dell’andata: il 31 ottobre era finita 0-1 al Ferraris, con gol di Robin Gosens.
Quella contro il Grifone è la prima vittoria casalinga del nuovo anno, che capita dopo una serie di 3 partite senza successi tra le mura amiche: le 2 sconfitte contro Udinese e Napoli e il pareggio col Torino nonostante la superiorità numerica. Il 2-1 sul Genoa porta la Viola al quinto posto assieme alla Lazio (impegnata domani a Cagliari), a -1 dalla Juventus ma con una gara da recuperare.
E’ tornato al gol Gudmundsson, che in Serie A era a secco da 4 mesi: l’ultima rete il 6 ottobre contro il Milan. Kean continua il suo momento magico: tredicesimo gol in campionato, il nono in casa. Hanno partecipato alla festa anche Rolando Mandragora e Robin Gosens con due assist vincenti: per il centrocampista italiano è il primo in questa stagione.
Serie A
Milan, Lo Monaco contro Ibra: “Poco rispetto per il calcio”
L’ex direttore generale del Novara Lo Monaco usa parole forti contro Ibrahimovic, riguardo la sua inadeguatezza come nuovo “boss” del Milan.
Alla conclusione dell’esclusivo evento del calciomercato international transfer market, avvenuto all’Hilton di Roma, il vecchio direttore del Novara Pietro Lo Monaco ha rilasciato, durante un’intervista, un’interessante dichiarazione sulla crisi della società milanista.
Lo Monaco, con una carriera alle spalle degna di nota come dirigente dei vari club italiani e anche come attore principale del litigio pubblico con José Mourinho, ha focalizzato la sua attenzione sulla “nuova figura” del panorama calcistico dirigenziale: Zlatan Ibrahimović.
Infatti, l’ex giocatore svedese è subentrato come direttore generale dei rossoneri: un ruolo che però viene ritenuto inadeguato dallo stesso Pietro Lo Monaco.
Tra le viarie domande uscite durante la conferenza, molte di queste si soffermavano proprio sull’attaccante in congedo e sul ruolo che sta ricoprendo, in questo momento di crisi, per i contatti tra la proprietà e la squadra.
La dichiarazione di Lo Monaco
La risposta di Lo Monaco è stata chiara e precisa, dichiarando non solo la mancata abilità di Ibrahimovic ad essere un adeguato direttore generale di una grande azienda come il Milan ma anche della sua totale inesperienza dovuta alla recente assunzione dell’incarico.
Dopotutto: “La scelta di un ex giocatore che dall’oggi al domani diventa direttore generale…è una scelta che denota poco rispetto per il calcio”.
A questa dichiarazione l’ex dirigente aggiunge altrettante parole dure: ”Non basta dire di essere boss per fare il boss. Per fare il boss devi avere conoscenze, devi avere le capacità di gestire certe cose”.
Ebbene, secondo Lo Monaco, Ibrahimovic non possiede queste capacità e per questo crede: “che sia uno dei mali del Milan”.
Una riflessione piuttosto severa, che rivolge senza alcun timore all’azienda milanista, in quanto, per la sua opinione, dovrebbe essere la prima a pensarla in questo modo.
Eleonora Agostinucci
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