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Milan-Napoli: curiosità e statistiche

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MilanNapoli, match valido per la 24ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano Domenica 11 Febbraio alle ore 20:45

Milan-Napoli

Milan-Napoli si giocherà allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’

Grande equilibrio nelle ultime 10 sfide tra Milan e Napoli in Serie A: 3 vittorie per parte e 4 pareggi, dopo che nei 10 precedenti tra le due formazioni in campionato i partenopei avevano registrato sette successi (2N, 1P).

Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…

Dopo il pareggio per 2-2 nella gara d’andata, Milan e Napoli potrebbero pareggiare entrambe le sfide stagionali di Serie A per la prima volta dal 2019/20 (1-1 al Meazza e 2-2 al Maradona in quel caso).

Milan e Napoli hanno pareggiato 26 delle 75 sfide in casa dei rossoneri in Serie A (completano 32 successi lombardi e 17 campani).
Da una parte solo contro la Juventus (34) i rossoneri hanno ottenuto più pareggi in gare interne nel torneo, dall’altra soltanto contro la Roma (29) i partenopei hanno registrato più segni “X” fuori casa nel massimo campionato.
A partire da metà Dicembre 2023 il Milan ha guadagnato 2.5 punti di media in Serie A (in 8 match 6 vittorie e 2 pareggi), solo l’Inter (2.7) ha registrato una media punti più alta nel periodo.
Il Milan ha sia segnato che subito almeno 2 reti in tutte le ultime 3 partite di campionato, nella loro storia in Serie A i rossoneri non hanno mai registrato quattro match di fila con almeno 2 gol sia segnati che concessi.
Il Napoli non ha segnato alcuna rete nelle ultime 4 trasferte di campionato (1N, 3P).
I partenopei potrebbero rimanere a secco di gol in 5 gare fuori casa di fila in Serie A per la prima volta dal periodo tra il Maggio e il Dicembre 1979 (6 in quel caso).
Il Milan è la squadra che ha segnato più reti con giocatori subentrati in questo campionato (10).
Nelle ultime 20 stagioni di Serie A (dal 2004/05), solo 2 volte i rossoneri hanno realizzato più gol con calciatori entrati a gara in corso in un intero campionato: 12 nel 2010/11 e 11 nel 2011/12.
Il Napoli è la vittima preferita di Olivier Giroud con la maglia del Milan tra tutte le competizioni: 5 reti, 4 di queste sono però arrivate al Maradona.
L’attaccante francese è stato coinvolto in 19 gol in 20 gare di questo campionato (11 reti e 8 assist) e ha già stabilito il suo record di partecipazioni con i rossoneri in una singola stagione di Serie A.
L’ultima volta che ha preso parte ad almeno 20 gol in una stagione nei maggiori 5 campionati europei risale al 2015/16 (22 con l’Arsenal).
Da inizio Dicembre 2023 (sua prima marcatura in campionato con il Milan), Luka Jovic è il giocatore con la miglior media minuti/gol nei maggiori 5 campionati europei (min. 5 reti): un gol ogni 41 minuti di media.
Più nel dettaglio, solo Cristhian Stuani (5) ha realizzato più reti da subentrato di Jovic (4) nei big-5 campionati europei 2023/24.
Matteo Politano ha realizzato 5 gol contro il Milan in Serie A, contro nessuna squadra ha segnato di più nel torneo (5 anche contro il Genoa).
4 di queste sue 5 reti sono arrivate al Meazza – dal 2016/17, solo Edin Dzeko (5) ha segnato più reti in trasferta contro i rossoneri in campionato.

Serie A

Venezia, Crnigoj: “Non stiamo raccogliendo quanto meritiamo. Su Di Francesco…”

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Venezia

Il centrocampista del Venezia ha risposto ad alcune domande, in particolare sulla sconfitta contro la Roma. Leggi con noi le parole di Crnigoj.

Dopo la buona prestazione offerta contro la Roma di Juric, il Venezia si appresta a sfidare il Verona. Crnigoj, in conferenza stampa, ha analizzato il momento della squadra.

Milan-Venezia, Di Francesco, Crnigoj

Le parole di Crnigoj

La gara contro la Roma.
“Era una trasferta dove in pochi pensavano che potessimo fare punti ed una buona prestazione, siamo partiti bene con quel gol, sapevamo di poter fare una grande gara. Peccato per gli errori gravi fatti negli ultimi 15 minuti. Dobbiamo prendere le cose buone, migliorarle così come migliorare ancora di più gli aspetti negativi. Senza mollare nulla. Vogliamo fare un certo tipo di gioco contro tutti”.

Lo stato d’animo della squadra.
“Tutti lavorano duro, stiamo mettendo in difficoltà il mister che ha difficoltà a scegliere gli 11. Contro il Verona è un derby, ci teniamo, non sarà facile e anche loro vengono da un paio di partite sotto le aspettative. Sarà dura”.

Il valore della rosa.
“Ci stiamo impegnando tanto, anche se i risultati non ci stanno dando quanto avremmo meritato“.

L’addio al Venezia.
Mi sono sempre sentito a casa qui, mai avuto nessun problema. C’è stato un periodo nel quale siamo partiti male, avevo avuto qualche proposta dalla Serie A, ma non avrei pensato di lasciare perché mi trovavo sempre bene. Ci siamo trovati in quel periodo un po’ buio e anche la società forse voleva inserire nuovi innesti con gente carica. L’hanno gestita bene cambiando qualcosa e se sono tornato è perché non ho mai avuto problemi”.

Il ritorno a Venezia

Cosa ti ha spinto a tornare?
“Quando ho fatto l’esperienza alla Salernitana che poi si è complicata per un infortunio pensavo di tornare, non so dire perché non sono rimasto. Sicuramente non è dipeso solo da me. Ho dovuto trovare una squadra anche per riprendermi dall’infortunio e ho trovato una piazza che mi ha dato tempo di recuperare serenamente. Anche lì purtroppo non è andata come speravo, mi sono fatto male due volte. Quest’estate ho fatto un buon ritiro e il mister era contento e sono rimasto“.

Su Vanoli.
Da parte mia no assolutamente, mai”.

Sul suo ritorno.
“Certo. Poi chiaro se ti chiama un grandissimo club ci pensi. E’ il quarto anno qua, la mia famiglia si è sempre trovata bene qua. Qua si sta molto bene ed il club è cresciuto tanto. Mi sono trovato sempre bene con i ragazzi e con la società”

Su Di Francesco.
“Si lavora bene, lavoriamo tanto con la palla. Tanto possesso palla, tanta fase offensiva. Non so se stiamo già al livello che vorrebbe lui. Stiamo facendo però comunque un buon campionato”.

Su Zanetti.
Ho avuto un bel rapporto con lui, c’era un bel clima”.

Le parole del Mister dopo Roma.
Il mister cerca sempre di trovare gli aspetti positivi, poi se non sei incazzato dopo una partita del genere significa che non sei adatto a questo mondo ed ovviamente eravamo tutti arrabbiati. Bisogna lavorare”.

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Serie A

Napoli, Conte: “Lukaku ha bisogno di lavoro specifico. Su Fabregas…”

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Napoli, Conte

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista della sfida di campionato di venerdì contro il Como.

Di seguito le sue parole.

La conferenza di Conte

Come si gestisce questo primo posto un po’ inatteso?
“Lavorando seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante che anche in un periodo di assestamento aver messo fieno in cascina, ti fa essere più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un po’ più duro.

Noi continuiamo a credere percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia, ed in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi e devo dire che sono molto soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità.”

Il Como l’ha colpita? Fabregas aveva l’attitudine da giocatore per fare l’allenatore?
“Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier, abbiamo condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore, giocava in mezzo al campo, era uno che ti chiedeva sempre il perché di alcune cose, sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce, bello, ma si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista.

Il Como è la squadra rivelazione, nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti, col Bologna vinceva 2-0 contro una squadra di Champions, poi hanno battuto Atalanta lì e non è una passeggiata di salute e poi col Verona.

Hanno salute, qualità perché alcuni giocatori avranno un grande futuro, Fadera, Nico Paz, lo stesso Perrone ed hanno anche esperienza con Cutrone che sta facendo un avvio incredibile, Sergi Roberto. Ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando.”

50mila di media a partita al Maradona, ha allenato Juve, Chelsea, Tottenham quanto è importante avere stadi di proprietà pensati per il calcio?
“In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà come il centro sportivo sono elementi fondamentali per la crescita di un club.

Anche nelle serie minori hanno centri sportivi che quando li vedi non ci credi, oltre allo stadio, sono step che in Italia che piano piano, o meglio in maniera veloce bisognerà fare. Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole. San Siro… la prima cosa che mi dicevano da ragazzo è che se non giochi lì non puoi essere definito calciatore.

Le strutture vanno migliorate, ma mi dispiacerebbe vederli come pezzi da Musei.”

Quanto è vicino o lontano Lukaku alla condizione ottimale che lei attende?
“Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri.”

Cosa si aspetta col Como? Cosa c’è da migliorare?
“Come tutti lavoriamo per continuare a migliorare, in tutto, tatticamente, nella gestione, nelle scelte perché a volte siamo un po’ frettolosi e non vediamo la scelta giusta ma fa parte del percorso. Quello che mi piace è vedere la disponibilità dei ragazzi nell’apprendere durante gli allenamenti o i video e la loro voglia di migliorarsi, ma sono passati solo tre mesi e ci sono margini di miglioramenti su tutto, ma vedo la crescita, non solo tatticamente, ma a che caratteriale, come determinazione, voglia.”

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Serie A

Roma, i giallorossi rischiano una maxi-multa fino a 34 milioni di euro

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Roma, i Friedkin

Dopo diversi controlli svolti dalla Guardia di Finanza, la Roma e la famiglia Friedkin rischierebbero una maxi-multa dal Fisco.

Come abbiamo appena anticipato, dopo i diversi controlli svolti dalla Guardia di Finanza sui bilanci che vanno dal 2016 fino al 2021, il club giallorosso ed i Friedkin rischierebbero una sanzione amministrativa dal valore di circa 17 milioni di euro fino ad un massimo di 34 milioni di euro. La sanzione deriverebbe da un mancato pagamento dell’Ires, per un valore di circa 19 milioni di euro (imposta sui redditi delle società).

Inoltre, la società giallorossa, avrebbe “aggiustato“, sempre secondo la Finanza, il bilancio mediante delle operazioni che avrebbero generato dei costi maggiorati non deducibili, dal valore di circa 80 milioni di euro. Il tutto sarebbe riconducibile a diversi scambi, in particolare, ad uno di mercato tra la Roma e la Juventus, per i terzini: Leonardo Spinazzola e Luca Pellegrini.

Spinazzola, Roma

In aggiunta, il club capitolino, avrebbe svalutato in modo eccessivo diversi calciatori, tra cui spiccano: Leandro Castan, Perotti, Diawara, Pedro, Pastore, Nzonzi e Dzeko.

Come potrebbe muoversi la Roma

Il club giallorosso potrebbe percorrere 4 strade diverse:

La prima sarebbe quella di pagare la sanzione amministrativa, in caso di conferma del mancato pagamento dell’Ires. La seconda strada, che potrebbero percorrere il club ed i Friedkin, sarebbe quella di dimostrare la regolarità delle operazioni contestate dalla Finanza.

Come terza opzione, la società poterebbe arrivare ad una conciliazione tra le parti, così ottenendo uno sconto di circa un terzo della sanzione amministrativa.

In ultima, si potrebbe procedere fino ad arrivare davanti alla Corte di giustizia tributaria.

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