Serie A
Milan, parola di Ibra: “Mi aspetto ancora molto da Pulisic. Abbiamo grandi responsabilità. Fonseca…”
Il Senior Advisor del Milan Zlatan Ibrahimovic è stato ospite presso il programma sportivo “First Take” su ESPN in seguito alla vittoria dei rossoneri ai danni del Real Madrid maturata a Chicago.
Di seguito un estratto delle parole dell’ex attaccante svedese.
Ibra fa il punto sul nuovo Milan
Su Pulisic: “Penso che l’anno scorso con noi abbia fatto la sua miglior stagione della carriera. Credo che quando sei felice fuori dal campo, tu poi lo porti in campo.
Ha avuto una stagione stupenda, ha segnato un sacco di gol e fornito tanti assist. Si è sentito libero, è arrivato da noi e si è mostrato per quello che è. Mi aspetto che possa fare anche di più questa stagione e possa crescere anche come leader: siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di questi leader mostrino la strada alla squadra.”
Sul passare da calciatore a dirigente: “E’ un cambio che si affronta giorno dopo giorno. Ho un sacco da imparare. Ho le mie esperienze ma adesso lavoro da un diverso punto di vista.
Sto lavorando con brave persone, le migliori e mi fanno stare al meglio. Siamo una bella squadra e sono eccitato. Mi piacciono le responsabilità e le pressioni, mi piacciono le pressioni. Noi ci mangiamo la pressione a colazione.”
Sui risultati positivi dell’estate: “Siamo arrivato con una squadra giovane perchè molti giocatori erano in vacanza. Fino ad adesso la squadra sta facendo bene.
Abbiamo anche un nuovo allenatore quindi serve tempo perché la sua identità sia assimilata dal gruppo. Noi dobbiamo essere pazienti ma già dalle due partite che abbiamo giocato qua in America si vede che la squadra sta migliorando, la squadra sta iniziando a capire le idee dell’allenatore.
Ma è la preseason. Queste partite sono ottime per i giocatori che sfidano grandi partite e giocatori, ti dà maggiore adrenalina ed energia per fare il lavoro duro. Per ora tutto va bene.”
Serie A
Scadenze Inter, da Dumfries a Darmian: i nerazzurri nell’ultimo anno di contratto
Inter, sono nove i giocatori nerazzurri il cui contratto scadrà a giugno 2025. Vediamo nel dettaglio di chi si tratta e quale futuro può delinearsi.
Il più famigerato e’ Denzel Dumfries, ma e’ solo uno dei nove giocatori dell’Inter il cui contratto, a giugno, scadrà.
In casa nerazzurra si inizia a riflettere sulle singole situazioni di coloro che, a fine stagione, saluteranno senza la firma su un rinnovo.
Sono in corso, ormai da mesi, dialoghi con l’esterno olandese per prolungare. Quella del numero due e’, al momento, la situazione più chiara, con il giocatore che sembra a un passo dall’accordo con il club.
Nebbia, invece, per quanto riguarda le posizioni di Stefan De Vrij e Matteo Darmian. Al momento non vi e’ certezza, tranne quella che, per entrambi, l’Inter detiene l’opzione unilaterale di rinnovo annuale.
Poche chance di rimanere, invece, per Francesco Acerbi e Marko Arnautovic. Per l’attaccante, in particolare, il destino appare segnato.
Nessuna speranza di permanenza, invece, per Joaquim Correa, per il quale l’Inter attende solo il mese di giugno per chiudere un rapporto mai sbocciato.
Stessa sorte per il portiere Andrei Radu ed Eddie Salcedo, mentre per il portiere Raffaele Di Gennaro la situazione verra valutata nei prossimi mesi.
Serie A
Milan, primo vero esame per Abraham: contro il Venezia servono i suoi gol
Milan, l’impegno contro il Venezia sarà da non sbagliare per i rossoneri, che per acciuffare i primi tre punti in campionato si affideranno a Tammy Abraham.
Contro la Lazio si e’ visto il primo assaggio del Tammy Abraham rossonero, anche se quel poco rischiava di valere i tre punti per il Milan.
Adesso, però, Paulo Fonseca chiede all’inglese i primi gol. Le sponde offerte nel finale dell’Olimpico sono state utili ai compagni di squadra, ma il suo obiettivo, già dal match di sabato contro il Venezia, dovrà diventare la rete.
Un bersaglio che si era offuscato nell’ultimo periodo in giallorosso, complici anche gli infortuni che ne hanno condizionato la forma fisica.
Per ritrovare la forma sotto porta, e costituire il vero numero nove richiesto da Fonseca, poco conterà l’altruismo, ma solo la cattiveria e il cinismo.
Una caratteristica, quest’ultima, che manca in Luka Jovic. Il serbo, prima promosso ad alternativa di Morata e poi finito sul mercato, non ha saputo fornire le giuste garanzie in tal senso.
L’acquisto di Tammy e’ stata quella che viene chiamata “occasione di mercato”, impostata sulla fiducia che, in tempo ragionevole, si possa rivedere il primo Abraham italiano, pronto a far pesare il fiuto del gol quando il centravanti non spagnolo non potrà esserci.
Serie A
Roma, il collaboratore tecnico Iodice su De Rossi: “Mi ha contattato all’improvviso. Sono stati nove mesi…”
Il collaboratore tecnico della Roma Enrico Iodice ha parlato ai microfoni ufficiali del club in merito al rapporto instauratosi con Daniele De Rossi.
Di seguito le sue parole.
Iodice su De Rossi
“Daniele mi ha contattato l’estate scorsa. Avevamo diverse conoscenze comuni nell’ambiente, ma non ci conoscevamo personalmente. Mi trovo così questa chiamata inattesa, dove mi ha parlato a lungo della sua idea, dei suoi progetti e chiesto se volevo intraprendere il percorso al suo fianco.
Sono rimasto affascinato dal suo modo di vedere le cose, dalla sua energia e ho accettato immediatamente. A gennaio è arrivata la Roma e questi 9 mesi vissuti tutti d’un fiato, ringrazio Daniele e la Proprietà per questa opportunità.”
Cosa le chiede in particolare il tecnico nel lavoro quotidiano?
“Daniele ha un livello di autoesigenza molto alto, come dicevamo in precedenza, e noi siamo trascinati da questo tipo di cultura. Mentalità che ci impone di non cercare nessun alibi e mantenere il focus sulle cose che dipendono da noi.
Con un atteggiamento del genere, ti trascini non solo lo staff, ma soprattutto lo spogliatoio più importante, quello dei giocatori. Inoltre, siamo un gruppo che lavora in grande sinergia, c’è confronto aperto su tutto…”
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