Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby della Madonnina, che potrebbe regalare lo scudetto ai rivali di sempre.
L’allenatore del Milan, Stefano Pioli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby contro l’Inter di Simone Inzaghi. I rossoneri arrivano dalla deludente doppia sconfitta ai quarti di Europa League contro la Roma e avranno l’obiettivo di cercare di non far vincere all‘Inter la seconda stella proprio nella stracittadina.
Domani si deve rappresentare l’orgoglio del popolo rossonero?
“Possiamo usare tutti i termini che crediamo: orgoglio, responsabilità, appartenenza. Per la classifica, per l’eliminazione di giovedì, per lo Scudetto dell’Inter è una occasione per il riscatto, per l’orgoglio”.
Come sono stati questi giorni post Roma?
“Di lavoro, perché ormai è passata e l’eliminazione c’è stata. Felici non lo siamo stati, abbiamo provato a concentrarci su ciò che c’è da fare domani”.
Che derby può essere?
“Una vittoria nel derby sarebbe importantissimo per tutto ciò che abbiamo detto prima. Non parliamo di me, se ne sta parlando troppo e da troppo tempo: credo che questo non abbia fatto bene a nessuno, ma non a me”.
Troppe critiche?
“Il mio Milan può ancora dare tanto. Non mi interessano le critiche. Voi giornalisti e i tifosi possono criticare e giudicare, c’è chi l’ha fatto con più rispetto o con meno rispetto”.
Cosa pensa della presa di posizione della Curva?
“La cosa più importante è che domani ci saranno 70mila tifosi che spingeranno il Milan, il resto interessa poco. Non interessa di Pioli, ma ciò che farà il Milan domani. Servirà il miglior Milan possibile. C’è chi pensa che non abbiamo mai cambiato niente dei derby, ma domani dobbiamo far di tutto perché non lo vincano domani”.
Cosa succede ai big?
“Difficile: se la squadra attraversa un momento difficile da lungo tempo vuol dire che la condizione e la qualità può stentare ad arrivare, ma non era il nostro caso. Non siamo riusciti a giocare al nostro livello, come qualità e energia. Anche se sono state due partite più equilibrate di quel che si pensa; noi abbiamo tirato di più. Il loro primo gol a Roma è evidente in quel che siamo mancati. Il passato è storia, anche se non è positivo non essere passati. Domani serve livello alto, di più”.
Hai rimpianti?
“Non rispondo, nel senso che non do nessun voto, nessun bilancio, lo faccio alla fine”.
Albertini dice che sarebbe inaccettabile perdere il derby…
“I giocatori sanno tutto, sanno l’importanza, poi bisogna metterlo sul campo”.
Come si prepara una partita così?
“La formazione la scoprite tra poco tanto… Come si fa a non preparare bene una partita così importante dal punto di vista mentale? Per le scelte tattiche credo che potrei far tutto: cambiare tutto, confermare tutto, sono aperto a tutto”..
C’è una lezione che ti porti via?
“A fine anno farò le mie valutazioni, sicuramente mi porterò via qualcosa”.
Ti aspetti un cambiamento nelle critiche?
“La squadra non deve giocare per me, ma per il club e per i tifosi. Mi aspetto una prestazione da squadra vera. Domani ciò che conta è il risultato, non Pioli”.
Cosa può dare ancora al Milan?
“Tutto, come ho fatto dal primo giorno. MI sento ancora di dare tanto a questa squadra”.
Si può dimostrare di non essere così inferiori all’Inter?
“Lo può dimostrare nella partita di domani, magari non andando sotto nei primi minuti e capendo di poter essere all’altezza dei nostri avversari. All’andata eravamo arrivati con altissime aspettative, scontrandoci poi con difficoltà che non siamo riusciti ad arginare”.
La sfida con la Roma ha ricordato i due derby di Champions?
“Ci ho pensato. Forse quando arriviamo così troppo convinti pecchiamo di presunzione, pensando che la Roma potesse non segnarci, questo ci può stare…”
Bisogna lottare domani?
“Sì, giusto, che sia un sano nervosismo in termini di cattiveria agonistico”.
Sarebbe sorpreso da una grande partita?
“Non sarei sorpreso, ho molta fiducia nei miei giocatori. Poi sarà una partita in cui soffrire tanto, ma credo nei miei giocatori e credo che possiamo vincere”.
Pellegatti dice di non essere piolista, ma di essere semplicemente milanista…
“Non in tanti lo sono stati quest’anno, milanisti intendo…”.
Come farà il suo eventuale successore a far meglio di lei?
“Non mettiamo il carro davanti ai buoi per certi giudizi e certi commenti, non sono di mia pertinenza in questo momento. Poi alla fine tireremo le somme, poi vi dirò ciò che penso della stagione, perché e per come certe cose sono successe, sia positive che negative. Se sarete d’accordo bene, altrimenti me ne farò una ragione”.
Aggiornato al 21/04/2024 14:22
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