Milan, all’alba della stratosferica vittoria di ieri sera contro l’Atalanta i rossoneri possono gongolare. E ne hanno ben donde. Una gara giocata a livelli altissimi, tre reti contro una squadra decisamente ostica ed impervia per chiunque. Ha di che rallegrarsi l’allenatore, uno dei più grandi artefici di questo magic moment.
Milan, ennesima vittoria farcita da una grandissima prestazione quella di ieri sera al Gewiss Stadium. Tre reti contro una squadra – l’Atalanta – contro la quale giocare è sempre molto difficile, soprattutto se tra le sue mura amiche. Gli uomini di Pioli passano subito in vantaggio con la rete di Calabria poi sviluppano un gioco aggressivo, dominano per gran parte la gara e si portano nel secondo tempo sul 3-0 con reti di Tonali e Leao.
Su questi ultimi due ci torneremo più avanti. Nel finale, complici decisioni arbitrali nuovamente discutibili, la Dea riduce le distanze segnando due reti, ma nulla toglie all’immensa gara condotta dai rossoneri che possono sperare, ed a ragione, ad ambire il primato nella nostra Serie A, Napoli permettendo.
Meriti particolari vanno rivolti al tecnico Stefano Pioli che anche ieri sera mette in campo una formazione propositiva, votata all’attacco schierando molto alto, ad esempio, uno come Theo Hernandez, un giocatore che può divenire letale a campo aperto. Ma i meriti non si fermano di certo qui. Il tecnico parmense in questi anni sulla panchina del Milan ha saputo rivitalizzare diversi giocatori che altrimenti sarebbero stati messi sul mercato. L’ha fatto lo scorso anno con Calabria, Rebic, Kjaer, Kessie…..quest’anno lo sta facendo con altri.
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Impossibile non vedere la mano dell’allenatore su altri due giocatori letteralmente “miracolati” dalle sue – anche amorevoli – cure. Pioli ha saputo gestire nel migliore dei modi Sandro Tonali e Rafael Leao, contestati per lunghi tratti dalla tifoseria rossonera. Il primo tacciato di non meritarsi la maglia e di non essere quindi un giocatore da Milan, il secondo sempre apprezzato per le doti balistiche, meno per quelle legate alla mentalità. Dimentichiamoci tutto.
Sia Tonali che Leao sono due giocatori assolutamente ristabiliti, oseremmo dire i due veri acquisti del Milan di questa stagione. Uno in mezzo al campo, l’altro là davanti sono due giocatori perfetti per lo sviluppo del gioco di Pioli. Leao assolutamente dirompente anche durante la gara di ieri e finalmente incisivo anche in zona gol. I meriti vanno sicuramente divisi tra tutti, ma Stefano Pioli si sta candidando sul campo a diventare uno dei migliori tecnici in Italia, forse il migliore.
Al di là di alcuni errori di formazione – chi non ne commette – a piacere e soprattutto convincere è la gestione dei giocatori e dello spogliatoio. Nel Milan il clima che si respira è tra i più buoni, tutti si va verso un obiettivo comune, ci si aiuta e ci si rispetta. Non sono cose da poco. Giusto riconoscere questi ampi meriti a chi tiene le redini di Milanello,a chi parla con i giocatori, a chi li gestisce in campo, ma soprattutto fuori e con i ragazzi di certo è più difficile che con i top player.
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