Serie A
Milan, Reijnders a tutto campo: “Messi il mio idolo. La data più importante da quando sono calciatore..”
Milan, Tijjani Reijnders ha risposto alle domande dei tifosi sul proprio profilo Instagram. Vediamo le risposte più interessanti.
Tijjani Reijnders, con la sua duttilità e la sua corsa, ci ha impiegato molto poco a entrare nel cuore dei tifosi del Milan.
Anche grazie alla sua disponibilità, e’ diventato uno dei più seguiti, anche sui social.
Proprio su questi, Reijnders ha voluto intrattenersi per rispondere alle domande degli utenti.
Queste alcune delle più interessanti condivise sulle proprie stories Instagram.
“Il mio giocatore preferito? Messi. La canzone che adoro? ‘Who told me’ di Drake. Giroud e’ il nome più importante dei miei contatti sul cellulare. Il momento più bello da quando sono calciatore? L’esordio ufficiale con questa maglia”.
Serie A
Torino, Vagnati: “Il City su Ricci? E’ un calciatore che può giocare in qualsiasi campionato”
Davide Vagnati, direttore sportivo del Torino, ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima della sfida tra il suo Torino e l’Inter di Simone Inzaghi.
Il responsabile dell’area tecnica del Toro, Davide Vagnati, prima de match tra Inter e Torino (terminato con un risultato di 3-2), ha rilasciato dichiarazioni in merito alle tante critiche ricevute negli ultimi giorni. Ha parlato anche di Adams, di Ricci e della sentenza Diarra.
Le parole a Sky Sport di Davide Vagnati
Sulle critiche “Sono sorpreso dalle critiche, stiamo facendo un bel percorso. Abbiamo un mister che ha tanta fame, come noi. Vuole gestire tutte le problematiche che un gruppo può avere nel momento in cui perde una partita. Dobbiamo guardare avanti, abbiamo tutto per fare bene”.
Su Adams “Diciamo che, a parte andare ad Antigua da sua mamma le ho provate tutte… A parte gli scherzi. Lo seguivo in Premier, avevo provato a prenderlo già a gennaio scorso, cercando di anticipare la cosa. Ma ci hanno chiesto tantissimi soldi e ho lavorato per far capire al giocatore che uno step in Italia gli potesse fare bene, per poi tornare in Premier League o in club ancora più importanti. Ha grandissime qualità”.
Serie A
Lazio, Baroni: “Abbiamo fatto un partitone. Stiamo maturando tanto e si vede. Lazzari e Pedro…”
L’allenatore della Lazio Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine del match vinto per 2-1 sull’Empoli. Ecco le sue parole al miele per la squadra.
Lazio, le parole di Baroni
La Lazio ha superato questo esame di maturità?
“Si e complimenti ai ragazzi. Era una partita difficile contro un avversario che sapevo ci avrebbe costretto ad attaccare a difesa schierata, tante squadre hanno fatto molta fatica con loro. Abbiamo fatto un partitone, siamo andati sotto per responsabilità del campo perché dopo l’acquazzone di tre giorni fa Ivan ha perso il piede, abbiamo anche sbagliato un rigore.
La squadra però ha giocato con sentimento, questo stadio è sempre meraviglioso, c’è un bel transfer con i tifosi. Lo dissi alla prima conferenza, questa squadra deve giocare per la gente ma non per essere ruffiano. Questo aspetto mi piace, voglio una squadra che trasferisca questa capacità di spendersi anche oltre i limiti. La squadra dal punto di vista fisico e nervoso è andata oltre i limiti”.
Cosa le piace di più di questo periodo?
“Dopo Firenze dissi che preferivo perdere quella partita giocando in quel modo piuttosto che vincere in maniera casuale. La squadra deve vincere e deve farlo con questa prestazione, si può perdere come fatto a Firenze ma non si può perdere a livello di prestazione. Si può alzare l’asticella del lavoro e della convinzione, noi siamo affamati e la squadra deve avere sempre questa fame. Facciamo il lavoro più bello al mondo e non vedo perché un calciatore non debba correre forte. Non sempre vinceremo, ma con questo atteggiamento si avvicina molto a ciò che vogliamo”.
Ci può spiegare la gestione dei rigoristi?
“Metto sempre primo, secondo e terzo rigorista perché ci sono dei momenti della partita. A me piace questo non egoismo della squadra, l’ho visto oggi e l’ho visto sul secondo gol col Torino. Questo aspetto non lo vado a vedere, quando ci sono queste situazioni con la palla in mano e un giocatore può aver speso di più sull’azione si passa al successivo.
Taty ha calciato un buon rigore, il portiere l’ha presa col piede ma ritirerà sicuramente. Isaksen per me ha fatto una buona partita, ha creato scompiglio e ha puntato l’uomo, gli è mancata la giocata decisiva che ha fatto Pedro, ma lui si è costruito queste giocate nel corso della sua carriera. Isaksen come Noslin, Tchaouna o Dele diventeranno fortissimi, li metterò in campo anche se potranno fare delle partite sottotono. Solo giocando possono migliorare”.
Come ha visto queste provocazioni di cui ha parlato D’Aversa
“Abbiamo lavorato insieme un anno a Lanciano, capisco il loro stato d’animo perché in questo momento possono essere poco lucidi. In campo c’era solo una squadra che voleva vincere ed era la Lazio. Stanno facendo un grande campionato mettendo in difficoltà chiunque, ma oggi voleva vincere solo la Lazio e oggi poche squadre sarebbero uscite da qui con i punti”.
Oggi ha notato maggiore equilibrio?
“Abbiamo attaccato in tanti, questa squadra crea tanto. Abbiamo fatto otto tiri in porta e 28 cross, c’è stato un momento nel primo tempo in cui la squadra andava dietro a qualche provocazione. Ci siamo innervositi e abbiamo buttato dei cross invece di giocare veloci, ho riportato i ragazzi alla serenità nell’intervallo. Questa squadra nella qualità offensiva può giocare palloni veloci ma non frenetici, questo era importante e la squadra lo ha fatto bene nel secondo tempo”.
Un giudizio sulla crescita di Rovella? È sorpreso che non sia stato convocato da Spalletti?
“Ho un tale rispetto per Spalletti che lui ha tutta la capacità di scegliere i migliori. Rovella gioca nel suo ruolo, è un mediano così come Guendo. Si esaltano le sue caratteristiche, unisce mobilità a tecnica. A me piace questa mobilità del centrocampo e la penetrazione dei terzini, questo ci porta a correre qualche rischio, ma lo preferisco. La squadra deve andar forte, magari prenderà un gol in più ma è molto probabile che ne faccia uno in più degli avversari”.
Le prime sensazioni sull’infortunio di Lazzari?
“Per Manuel servono degli esami strumentali, Vecino ha un piccolo problema e spero di riaverlo a Torino. Nuno non era in perfette condizioni fisiche, ha avuto un attacco influenzale e si è un po’ risparmiato. Gli ho detto che avevamo bisogno delle sue accelerazioni nella ripresa, nel primo tempo siamo andati più a destra.
Gyasi ha fatto un grande lavoro coprendo gli spazi sulla nostra sinistra, poi però nel secondo tempo Nuno ha spinto tanto e siamo riusciti a creare tanto, come l’azione del rigore. Ho una lista lunghissima tra pre-convocazioni e altro, la testa era concentrata solo su questa partita. Era un passaggio fondamentale vincere questa partita e ci siamo riusciti”.
Serie A
Parma, Pecchia: “Abbiamo risposto bene al rosso. Ho fiducia nei ragazzi, Suzuki e Man…”
Fabio Pecchia ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato dal Parma contro il Bologna. Complimenti alla squadra per il punto.
Parma, le parole di Pecchia
Il fallo di Coulibaly cambia una partita che aveva visto il Parma che verticalizzava bene, poi nel secondo tempo avete dimostrato di sapere anche soffrire.
“Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo abbiamo creato molto, e rischiato qualcosa sulle palle inattive. Dal 52′ è nata ivnece un’altra partita che la squadra ha interpretato bene, difendendosi con ordine. Sono molto contento perché in una cornice molto bella i miei hanno provato a essere protagonisti“.
Nel secondo tempo è cambiata la vostra partita ma avete cercato di non perdere la vostra identità
“Noi in ogni partita dobbiamo mettere sempre qualcosa in più, perché il nostro cammino è il linea con quello che deve essere il campionato del Parma. In ogni partita però la squadra ha sempre mantenuto la sua identità: oggi ci portiamo dietro, oltre al nostro modo di essere, un’intensità mentale che la squadra ha tirato fuori in un momento complicato”.
Come ha visto dal campo il fallo da espulsione? A Coulibaly avete dato carta bianca?
“Coulibaly è entrato molto bene facendo una grande prestazione. Sul rosso posso dire che le valutazioni devono farle altri. Voglio però sottolineare anche le prestazioni dei subentranti che hanno fatto molto bene”.
Quanto vi da una prestazione chiusa senza subire gol?
“I numeri sono importanti, però basta guardare la linea della Serie A. Noi abbiamo perso delle partite perché ci sono fuggite di mano, ma credo che ciò che sposta è la mentalità messa in campo perché questo campionato ci insegna che appena ci si distrae si subisce gol”.
Oggi il Bologna ha puntato sulle palle inattive, ma avete risposto bene
“Si, la squadra si è difesa molto bene nonostante all’inizio le abbiamo subite maggiormente”.
Avete iniziato con Mann a sinistra e Cancellieri a destra. Quest’ultimo ha fatto bene
“Si, Matteo ha fatto bene e sono contento perché dimostra di poter ricoprire ben quattro ruoli”.
L’espulsione di Coulibaly è la quarta stagionale che però forse ha fatto crescere la resistenza della squadra e del carattere. Cosa ha detto all’intervallo?
“Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che dovevamo continuare a perseguire la via del gol cercando di giocare verticalmente. Dopo pochi minuti è cambiata la partita, ma abbiamo risposto bene“.
Balogh è forse il giocatore cresciuto maggiormente. Come lo vede?
“Considerata la mia squadra di giovanissimi, con tutti devo avere lo stesso approccio. Ho fiducia nei ragazzi e gliela trasmetto“.
Un giudizio su Suzuki?
“Suzuki è arrivato da poco con noi, gli chiediamo tanto anche nello sviluppo con la palla ma sono contento del suo inserimento all’interno del gruppo”.
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