Milan, ancora troppe e probabilmente incolmabili le distanze che separano Franck Kessie dal rinnovare ancora per qualche stagione con i meneghini. Ma la domanda che sorge spontanea è se davvero l’ivoriano valga la cifra che chiede.
La distanza pare incolmabile, ho scritto nella premessa di questo articolo. Il rinnovo di Franck Kessie rimane al momento un’incognita. Ormai sappiamo tutto di questa telenovela che inizia dal principio dell’anno quando Paolo Maldini chiede di vedere il procuratore Atangana al fine di discutere sul rinnovo del contratto che scadrà al 30 giugno del 2022. In quei tempi, poco meno di un anno fa, l’ivoriano era decisamente sugli scudi, prestazioni da vero top player che avevano iniziato ad attirare gli occhi dei principali club europei e non solo.
Da qui il tempo è passato, si è arrivati all’estate quando il rinnovo sembrava una mera formalità, Kessie viene chiamato nello spogliatoio Il Presidente, i rapporti con allenatore e dirigenza sono buoni, con i giocatori idilliaci. Tutto lasciava quindi presagire ad un rinnovo del tutto tranquillo di un giocatore destinato a diventare una bandiera di questo Milan. Ed in agosto quel “Torno in Italia e sistemo tutto” sembrava davvero una chiara ed evidente intenzione del giocatore a rinnovare prima dell’inizio di questa stagione. Ed invece niente di tutto questo. Ma per quali motivi?
E veniamo ora ad uno dei mali di questo calcio contemporaneo, niente da criticare ad Atangana il quale, dentro ad un sistema, non sta facendo altro che attuare quella politica che altri prima di lui hanno messo in opera, mi viene in mente un nome a caso, Mino Raiola. Ebbene, l’agente dell’ivoriano, a differenza di Raiola ad esempio, annovera nella sua scuderia tanti buoni cavalli, ma solo uno di razza, Kessie. E lo vuole quindi cedere al migliore offerente che, stando alle notizie in nostro possesso, sembra non essere il Milan.
Da lì tutto si è inceppato, gli interessi di Paris saint Germain e Tottenham non hanno fatto altro che bloccare ogni trattativa con il club lombardo. Se è vero che in ballo ci sono ingaggi da 10 milioni di euro a stagione
il Milan non può di certo giocare, ma a questo punto mi chiedo, vale davvero la pena giocare? Chi è veramente Franck Kessie? Un fenomeno od un giocatore normale? Vale la pena rinnovare un giocatore, ammesso che si torni a discutere di rinnovo, alla cifra di 6,5 milioni che da mesi ormai offrirebbe il Milan?Kessie è al Milan dal giugno 2017 ed è arrivato dall’Atalanta con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 28 milioni. Durante le sue ultime quattro stagioni, questa iniziata ad agosto sarebbe per lui la quinta, non ha di certo avuto un rendimento costante. Tolta infatti la stagione scorsa, da otto in pagella, quelle passate sono ampiamente sufficienti, ma poco più. Nel complesso, ragionado su quattro anni e mezzo di militanza in rossonero, Kessie non ha avuto un rendimento da top player e come tale, ripescando la domanda del titolo di questo articolo, l’ivoriano non merita 6,5 milioni a stagione, ma molto meno. Ergo, se troverà qualche squadra disposta a riconoscergli un ingaggio superiore buon per lui.
Il Milan ha solamente un rammarico, quello che probabilmente perderà Kessie a parametro zero, il giocatore infatti dal primo febbraio sarà libero di accasarsi presso qualsiasi altro club a costo zero. Ma i rossoneri potranno contare sul ritorno di Pobega la prossima stagione, così come l’arrivo di Yacine Adli senza contare i due giocatori che ha già in casa il cui rendimento è in fase crescente, mi riferisco a Tonali e Bennacer. In conclusione, se Kessie non dovesse rimanere, non ci sarebbe di certo da strapparsi i capelli, il giocatore visto durante l’attuale stagione è niente di più che un normale profilo, come ce ne sono molti, ed aggiungo io, pagati meno.
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