L’esterno del Milan, Saelemaekers, ha rilasciato una lunga intervista al giornalista Christophe Fraken di Dhnet.be. Qui di seguito le parti più interessanti.
Un’intervista a 360 gradi all’ala destra del Milan Alexis Saelemaekers elaborata dal collega Christophe Fraken per Dhnet.be. Le domande fatte al calciatore vanno dalla vita privata, all’ambiente rossonero fino agli obiettivi prefissati.
Il belga da una spiegazione interessante al motivo del crollo rossonero: “Il Mondiale è stato un fattore. Abbiamo recuperato i giocatori in ritardo nella preparazione. Abbiamo giocato la maggior parte delle amichevoli con una squadra lontana dagli standard. Ed abbiamo perso quasi tutte le partite. Questo ti entra nella testa e torni in campionato con una visione negativa. Ma dobbiamo rialzarci e giocare ogni partita al massimo. Nulla è ancora perduto in questa stagione.”
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Durante l’intervista Saelemaekers descrive il suo rapporto con Giroud così: “Lo guardo spesso in allenamento. È impressionante vedere come mantiene la calma davanti alla porta. Abbiamo ruoli diversi in campo, ma io imparo da lui. A volte lo prendo in giro, dicendo che alla mia età giocava ancora nelle zone basse del calcio francese, ma ho un immenso rispetto per la sua carriera.” L’attaccante francese infatti, a 23 anni, giocava nel Tours in Ligue2.
Il 56 rossonero prosegue ancora dicendo: “Ha sempre creduto in se stesso quando molti dubitavano. Ed eccolo qui, il capocannoniere della storia dei Blues. Ancora troppo spesso viene denigrato e questo mi rattrista. Sono felice di dire che è diventato un vero amico perché è una bella persona, con molta umiltà. Olivier è importante per me, mi aiuta quotidianamente.”
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Quando gli è stato chiesto quali siano le ambizioni del Milan in Champions League, ha risposto: “Abbiamo la capacità di andare in finale. Giochiamo a Milano e non dobbiamo porci limiti. Altrimenti non ha senso giocare contro il Tottenham. Siamo molto ambiziosi e questo è normale in un club così esigente come il Milan.”
Ha parlato così del connazionale Charles De Ketelaere: “Quando arrivi in squadra e hai un momento difficile, i tifosi iniziano a criticare. È successo anche a me, ma Charles ne uscirà rafforzato. Non sono preoccupato per lui. Si vede che ha tutte le qualità per il massimo livello. Acquisterà fiducia e si farà strada a poco a poco. Sono convinto che presto vedremo il grande Charles, quello che conosciamo in Belgio.”
Infine ha detto la sua sulla diversità di ambientamento per i tre connazionali: “Loro sono arrivati da campioni in carica, in una squadra ben rodata. È più difficile inserirsi. Quando sono arrivato nel Gennaio 2020, la squadra non era così buona e c’era ovviamente più spazio. Ma Charles, Divock ed Aster si adatteranno al calcio italiano, che ha le sue particolarità.”
Prosegue dicendo: “Cerco di aiutarli quotidianamente. Per esempio, ho aiutato Charles a trovare il suo appartamento. Ma il mio consiglio più grande è di imparare l’italiano il prima possibile. Qui si fa tutto in questa lingua. Anche in città non è sempre facile trovare persone che parlano inglese. Il problema è che nello spogliatoio c’è un grande gruppo, di una decina di persone, che parlano francese. Se questo fosse successo quando sono arrivato, forse non parlerei ancora l’italiano.”
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