Serie A
Milan-Salernitana 1-1, che occasione perduta! Le pagelle dei rossoneri

Milan-Salernitana, una vera e propria occasione buttata alle ortiche per i rossoneri i quali avrebbero potuto trovarsi a quota 50 punti e secondi in classifica. Niente di tutto questo, uno scialbo pareggio che mette in luce tutte le pecche di questa squadra che sa ritrovarsi solamente nelle difficoltà (e per fortuna), mentre non riesce a sfruttare le situazioni favorevoli. Vediamo le pagelle
Maignan 7: gioca da libero aggiunto compiendo il miracolo in scivolata su Dia nel primo tempo ed è reattivo sul tiro di Piatek. Un muro
Kalulu 5,5: nel gol della Salernitana la responsabilità è anche sua, il francese sbaglia il movimento
Thiaw 5: una prestazione non totalmente da buttare via, peccato per due evidenti disattenzioni. La prima, su Dia, poteva costare cara, mentre sulla seconda permette la rete alla Salernitana.
Tomori 6: l’unico a salvarsi nel reparto difensivo.
Theo Hernandez 5: più in terra che altro, evidenzia una stanchezza eccessiva. Non incide.
Saelemaekers 6: parte frizzante poi frena e si spegne (dal 31′ st Florenzi sv)
Bennacer 6: manca di fosforo in alcune occasioni, ma cresce col salire della gara e prova a tenere unito un centrocampo con qualche difficoltà (dal 40′ Tonali sv)
Krunic 6: gioca moltissimi palloni, prezioso in fase di copertura, pecca nelle ripartenze
Brahim Diaz 5,5: corre molto lo spagnolo, spesso però pare cincischiare eccessivamente cercando improbabili soluzioni personali contro il muro degli avversari (dal 17′ st De Ketelaere 4,5: un buon passaggio, per il resto il solito ectoplasma)
Leao 4: ecco il risultato di un ragazzo in mano a troppi interessi dei procuratori. Perde pure il sorriso (dal 17′ st Origi 4: imbarazzante)
Giroud 7: l’unico a tenere botta nel vuoto del reparto offensivo, prova una magnifica rovesciata che meritava miglior finale e trova la rete del vantaggio. Grande lavoro di sacrificio (dal 17′ st Ibrahimovic 6: tutt’altro che in condizione, prova comunque una conclusione pericolosa)
Pioli 5: il suo Milan quando deve approfittare degli errori delle altre squadre, paradossalmente non lo fa. Questione di motivazioni? Probabilmente sì. Qualche scelta sbagliata completa il quadro.
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Serie A
Napoli, dalla Fiorentina alla Fiorentina: com’è cambiato il destino di Spinazzola

Leonardo Spinazzola è una delle più liete sorprese degli ultimi mesi in casa Napoli. A gennaio sembrava vicino all’addio, ma adesso Conte non può farne a meno.
Solo pochi mesi fa Leonardo Spinazzola sembrava a un passo dall’addio al Napoli. L’esterno classe ’93, arrivato in estate a parametro zero dopo il termine del suo contratto con la Roma, fino a dicembre non aveva trovato molto spazio tra le fila dei partenopei. Nei pochi minuti giocati, aveva dato l’impressione di essere ormai un lontano parente del giocatore ammirato all’Europeo prima dell’infortunio al tendine d’Achille.
Tuttavia, c’è stata una partita che ha cambiato la sua storia con gli azzurri: Fiorentina-Napoli del 4 gennaio. In quella partita, a causa dell’emergenza in casa partenopea con le assenze di Politano e Kvaratskhelia, Spinazzola ha giocato come ala sinistra: un ruolo che aveva ricoperto in passato, ma che non gli era più familiare.
La prestazione fu eccezionale: corsa, dribbling, qualità nel fraseggio e nei cross. Da quel momento, complice anche l’addio di Kvaratskhelia e gli infortuni di Olivera e Neres, Spinazzola ha trovato sempre più spazio, diventando una risorsa fondamentale per Antonio Conte.

GIOVANNI SIMEONE, LEONARDO SPINAZZOLA E PASQUALE MAZZOCCHI RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Spinazzola l’arma ovunque di Conte
Dopo un periodo difficile, Spinazzola ha approfittato dell’occasione per ritagliarsi un ruolo da protagonista. Dalla partita contro la Viola in poi, ha saltato solo le sfide contro Udinese e Lazio a causa di uno stiramento, ma una volta rientrato si è subito fatto trovare pronto.
Nelle ultime due partite, contro Como e Inter, è stato schierato da esterno nel 3-5-2, e soprattutto contro i nerazzurri ha mostrato una grandissima crescita anche in fase difensiva.
Domenica ci sarà proprio il ritorno in casa contro la Fiorentina, squadra cui Spinazzola era stato anche accostato a gennaio in ottica di uno scambio con Biraghi. Che si rimanga con il 3-5-2 o si torni al 4-3-3, la sensazione è che l’esterno umbro sarà titolare senza alcun dubbio.
La sua duttilità e le sue qualità palla al piede rendono Spinazzola un’arma indispensabile per il Napoli in questo rush finale di campionato, con undici giornate ancora da giocare e un solo punto da recuperare sull’Inter capolista.
Serie A
Cagliari-Genoa, probabili formazioni e dove vederla

Il primo anticipo della giornata numero 28 di serie A prevede lo scontro tra Cagliari e Genoa. Il calcio d’inizio della sfida è fissato per le 20.45.
Si accendono le luci sulla 28esima giornata di serie A con la partita tra Cagliari e Genoa, anticipo serale del venerdì.
I sardi si trovano in quindicesima posizione in classifica con 25 punti raccolti e hanno un margine di tre punti sull’Empoli terz’ultimo.
Gli ospiti, invece, sono in una tranquilla dodicesima piazza con 31 punti e vengono dall’1-1 casalingo ottenuto proprio contro i blu toscani.
Qui Cagliari
I sardi non possono ritenersi tranquilli e puntano al bottino pieno tra le mura dell’Unipol Domus per mettere altri tre punti in cascina, in attesa delle partite delle concorrenti per la salvezza.
La squadra di Nicola ha ricevuto la tegola dell’infortunio di Luvumbo, che sarà sostituito in attacco da Coman, pronto ad affiancare Piccoli.
Nel 4-4-2 iniziale, inoltre, Caprile difenderà i pali, con l’ausilio Zappa, Mina, Luperto e Augello.
In mediana, con Adopo e Makoumbou centrali, ci saranno Zortea e Felici sulle fasce.
Qui Genoa
Alla lista degli infortunati si è aggiunto Bani, che non farà parte dei convocati per la trasferta in terra sarda.
I rossoblu, reduci dal pari agguantato in extremis contro l’Empoli, mettono nel mirino altri punti da mettere in una classifica molto tranquilla.
Leali confermato tra i pali, con Sabelli, De Winter, Vazquez e Martin a coprire le caselle difensive.
Badelj e Frendrup in mediana a fare legna, con Messias, Miretti e Zanoli ad assistere Pinamonti, unica punta dello scacchiere.
Probabili formazioni
Cagliari (4-4-2): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Zortea, Adopo, Makoumbou, Felici; Coman, Piccoli. Allenatore: Davide Nicola
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli, De Winter, Vazquez, Martin; Badelj, Frendrup; Zanoli, Messias, Miretti; Pinamonti. Allenatore: Patrick Vieira
Dove vederla
Cagliari-Genoa, match della 28esima giornata di serie A in programma domani sera, sarà trasmesso in diretta dall’app Dazn, nonché dal canale 214 di Sky per gli abbonati a “Zona Dazn”.
Serie A
Zaniolo: “Un giocatore vuole essere sempre all’interno di un progetto, per questo ho preferito cambiare”

Nicolò Zaniolo racconta i motivi del suo trasferimento alla Fiorentina in un’intervista a DAZN, svelando alcuni dettagli sulla sua decisione di cambiare maglia.
Nicolò Zaniolo ha recentemente rilasciato un’intervista a DAZN, durante la quale ha spiegato le ragioni dietro il suo trasferimento alla Fiorentina lo scorso gennaio. Il centrocampista, che ha lasciato l‘Atalanta per intraprendere una nuova sfida, ha condiviso i pensieri e le motivazioni che lo hanno spinto a fare questa scelta importante. Zaniolo ha parlato della sua voglia di ritrovare serenità e di un progetto che lo ha convinto a sposare la causa viola.
Le Parole di Zaniolo
Firenze?
“Negli ultimi anni ho girato parecchie squadre sono stato anche all’estero. Sono molto felice di essere qui perché ritorno dove sono cresciuto. E’ stato come tornare a casa, perché ho visto persone che mi hanno fatto crescere. Sono rimasto impressionato da tutto quello che ci ho trovato dentro”.
Sull’Atalanta?
“Un giocatore vuole giocare essere al cento per cento all’interno di un progetto, per questo ho preferito cambiare per rimettermi in gioco. Posso fare diversi ruoli, nasco come mezzala e poi sono stato spostato da esterno destro che è il mio ruolo principale”.
Che aria si respira a Firenze?
“Mi sto trovando molto bene con Palladino che è un bravissimo allenatore e una bravissima persona, la Fiorentina sta facendo un grandissimo campionato. Questo è un gruppo che ha delle grandi qualità. Il mio obiettivo personale? E’ aiutare la squadra, aiutare la Fiorentina a realizzare qualcosa di importante, magari alzando un trofeo come la Conference. Quando la si vince porta tanto prestigio e entusiasmo. Il club viola è andato vicino alla vittoria negli ultimi due anni speriamo che questa sia la volta buona”.
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