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Milan, Scaroni: “Per investimenti sul mercato siamo tra i primi in Italia. Sul rinvio di Bologna sono furioso”

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Milan, Scaroni

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha preso la parola a margine dell’Assemblea degli Azionisti del club, in occasione della quale verrà approvato il bilancio relativo alla stagione 2023/2024.

milan ibrahimovic

Milan, Italy 08.03.2020: Casa Milan, Milan house headquarter building of AC Milan soccer club in Portello

L’incontro rappresenta un momento importante per valutare i risultati economici e gestionali del Milan, riflettendo sull’impatto delle strategie di mercato, delle prestazioni in campo e degli investimenti nelle infrastrutture.

Di seguito le sue parole:

Al netto di eventuali cessioni vi aspettate di chiudere anche questo bilancio in utile?

“Il nostro obiettivo è quello di chiudere un bilancio buono. Teniamo d’occhio con grande attenzione i nostri costi, tenerli sotto controllo è la conditio sine qua non per continuare ad investire. Piccolo utile o piccola perdita non ci crea tanta differenza”.

Maxi bonus per i dirigenti se dovesse essere costruito lo stadio, è vero?

“Nessun maxi bonus, non esiste. Non è previsto nessun bonus di nessun tipo su niente, né sullo stadio e né su altre cose. Una cosa totalmente falsa. Non vale per me e nemmeno per Giorgio Furlani. Detto questo, sono assatanato per la costruzione dello stadio. Non ho bisogno di carotoni di bonus per dedicarmi ad un progetto che considero essenziale per il Milan e per il calcio italiano. Non ho bisogno di essere motivato con bonus”

La gestione dei costi/investimenti. Risponde il CFO Cocirio.

“Il costo per i tesserati è aumentato dell’8%. Non c’è un obiettivo preciso, generando organicamente risorse le investiamo. Anche nel 24/25 l’investimento aumenterà, a cui aggiungiamo il costo per il MIlan Futuro. Man mano che la società cresce allora cresce anche l’investimento sul mercato”.

La strategia sui rinnovi, in particolare di Theo e Maignan. Risponde il CFO Cocirio.

“L’anno scorso abbiamo rinnovato 10 contratti dei calciatori della Prima Squadra, penso che sia l’esempio migliore della strategia società nel trattenere i calciatori di maggiore talento”.

Ancora sugli investimenti. Risponde Scaroni.

“Credo di aver detto che negli ultimi due anni abbiamo fatto acquisti per 100 milioni, al netto di cessioni. Quindi vero esborso di cassa. Se facesse comparazioni con altri club siamo tra le prime posizioni. E siamo tra le prime posizioni perché abbiamo un buon bilancio: utile e investimenti vanno a braccetto, sono temi strettamente collegati. Per fare degli investimenti c’è bisogno di avere buoni bilanci, se avessimo bilanci in negativo allora non potremmo investire in un certo modo”.

Sul rinvio di Bologna. Risponde Scaroni.

“Cominciamo col dire che sono furioso perché è stata presa dal sindaco di Bologna una decisione incomprensibile, ingiusta e immotivata. Non tanto sul fatto della chiusura dello stadio in presenza di un’alluvione, per carità. Ma sul fatto di impedirci di giocare la partita a porte chiuse. Decisione incomprensibile, soprattutto tenuto conto che sono stati permessi altri eventi a porte chiuse a Bologna. Una decisione iniqui. Noi di fronte ad un’istituzione che prende una decisione siamo per definizione rispettosi, ma è stata una decisione iniqua che ci ha creato un grave danno. Crediamo che ci siano tutti i presupposti per mettere in discussione l’ordinanza del Sindaco: questa decisione la stiamo guardando da tutti i punti di vista e non vogliamo rimanere inerti di fronte a questo danno che ci è stato creato. Siamo tutti furiosi noi al Milan, ci è stato fatto un torto grave. La Lega, il presidente Casini ha telefonato ripetututamente al Sindaco per farla giocare a porte chiuse, ma abbiamo ricevuto un diniego incomprensibile”.

La previsione minima sui risultati in Champions. Risponde Cocirio.

“Una premessa: le assunzioni di budget non rappresentano l’ambizione sportiva della società. Nel budget di quest’anno abbiamo il raggiungimento dei playoff, ma ci aspettiamo di tutti di fare meglio sicuramente”.

Cambio di programma sulle plusvalenze? O Tonali un caso isolato? Risponde Cocirio.

“Non abbiamo necessità di cedere giocatori, sono situazioni opportunistiche che vengono valutate caso per caso in base alle offerte che riceve il Club. Abbiamo possibilità di scegliere proprio grazie ai bilanci”.

La previsione minima sui risultati in Champions. Risponde Cocirio.

“Una premessa: le assunzioni di budget non rappresentano l’ambizione sportiva della società. Nel budget di quest’anno abbiamo il raggiungimento dei playoff, ma ci aspettiamo di tutti di fare meglio sicuramente”.

Cambio di programma sulle plusvalenze? O Tonali un caso isolato? Risponde Cocirio.

“Non abbiamo necessità di cedere giocatori, sono situazioni opportunistiche che vengono valutate caso per caso in base alle offerte che riceve il Club. Abbiamo possibilità di scegliere proprio grazie ai bilanci”.

La situazione con AIMC. Risponde Cocirio.

“Non c’è stata nessuna riduzione di tagliandi destinati ad AIMC, sono gli stessi concordati tra noi ed AIMC. Ci siamo incontrati la settimana scorsa, stiamo discutendo insieme le tematiche messe sul tavolo da AIMC. Cerchiamo di trovare un accordo che vada bene ad entrambe le parti”.

Il potenziale accordo con il Congo. Risponde Scaroni.

“Nel bel mezzo di negoziazioni teniamo un certo riserbo. La negoziazione è in corso ma l’accordo non è ancora finalizzato. È un’iniziativa che ha una parte commerciale ma una grande parte di iniziative sociali, in particolari con Fondazione Milan”.

Alla luce di questi costanti aumenti del fatturato la fatidica soglia dei 500 milioni di euro quanto è vicina? Risponde Scaroni

“Mi piacerebbe, ma io non ricordo di aver parlato di questa cifra. Se lo chiede a me non l’ho mai detto. In queste cifre conta da una parte il nostro sforzo ed il nostro lavoro, e dall’altra parte la performance in Champions League, è quella che ti permetta di migliorare in modo sostanziale il fatturato. Risultati sportivi ed economici vanno a braccetto”.

Le possibili prossime mosse sul caso rinvio. Cosa pensate di fare per difendere il nome del Milan? Risponde Scaroni.

“Tutte le decisioni delle autorità pubblica come quelle del sindaco possono essere suscettibili sulla legittimità delle ordinanze, soprattutto quando hanno un contenuto, oltre ad essere incomprensibile, non si capisce perché non potevamo giocare a porte chiuse. L’altra cosa è che è iniqua. Non si capisce perché il calcio no, altre cose sì. Questo presta il fianco a mettere in discussione la legittimità, si entra nel mondo del risarcimento dei danni. il danno che abbiamo ricevuto è difficile da quantificare, ma non giocare la partita fino a febbraio ci crea un problema non da poco. Stiamo esaminando questo tema. Sono fuorioso, e quando sono furioso sono attivo, non passivo. Mi ci dedicherò”.

Pare che l’Agenzia delle Entrate valuti San Siro sui 200 milioni di euro… Risponde Scaroni.

“Non mi metto a fare calcoli economici su ipotesi. Non si tratta di un assegno da 200 milioni da dare, è un tema complesso. C’è un tunnel da costruire… Il tema è complicato. Finché noi e l’Inter non abbiamo un quadro completo è difficile avanzare. Il progetto San Donato resta al centro della nostra strategia, è un tema importantissimo. San Siro, 3 o 4 mesi fa davamo tutti per morto per una impossibilità di far fronte al tema secondo anello. Questo tema l’abbiamo dietro di noi, ora possiamo guardare avanti. Ma non vuol dire che abbiamo risolto tutti i problemi. Una volta finita questa analisi dovremmo fare 4 conti. Si immagini un percorso ancora lungo. Su San Siro ho ancora le ossa rotte da 5 anni di tentativi, mantengo sempre un certo tasso di preoccupazione. San Donato resta l’opzione al centro per il nostro stadio”.

Quest’anno prevedete di avere un bilancio in equilibrio indipendentemente dalle plusvalenze? Risponde Cocirio.

“Più o meno ci aspettiamo un range che può essere di un piccolo utile o una piccola perdina in assenza di grandi cessioni come quella di Tonali dell’ultimo anno”.

Serie A

Serie A, il confronto dopo 9 giornate con la stagione 23/24

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Serie A

Serie A, rivoluzioni e sorprese: ecco la classifica delle squadre rispetto alla scorsa stagione. Napoli e Udinese brillano con miglioramenti significativi, mentre Milan e Roma arrancano.

A poche settimane dall’inizio del campionato di Serie A, la classifica mostra differenze importanti rispetto alla stagione scorsa, rivelando sorprese e delusioni per molte squadre. Risultano particolarmente degne di nota le prestazioni di Napoli e Udinese, che stanno vivendo un’annata decisamente positiva. I partenopei, con 5 punti in più rispetto allo scorso campionato, confermano una solidità e un gioco che ne fanno uno dei protagonisti di questa stagione. Ancora più straordinario il salto di qualità dell’Udinese, che ha addirittura guadagnato 10 punti rispetto allo stesso momento dell’anno precedente, diventando una delle squadre rivelazione.

Anche Inter e Juventus stanno conducendo una stagione di buon livello e continuano a lottare ai vertici della classifica. Le aspettative sui due club erano già alte, e sebbene non abbiano migliorato sensibilmente la loro situazione rispetto alla scorsa stagione, si mantengono competitive, ambendo ai posti che contano.

In mezzo a queste variazioni, c’è chi si trova sostanzialmente nello stesso punto della stagione precedente. L’Atalanta, con i suoi 16 punti identici a quelli di un anno fa, si posiziona tra le squadre che non hanno né peggiorato né migliorato. Una stabilità che può essere vista positivamente, ma che non aggiunge il guizzo che i tifosi speravano di vedere.

Dall’altro lato, la situazione appare più complicata per Milan e Roma, che stanno accumulando qualche punto in meno rispetto allo scorso campionato. Entrambe le squadre non riescono a replicare la solidità e l’efficacia della stagione passata, con conseguenze che potrebbero rendere il cammino più arduo.

Il campionato è ancora lungo, ma queste prime settimane di Serie A hanno già offerto spunti di riflessione e prospettive differenti rispetto all’anno passato.

Serie A, la situazione un anno dopo

Vediamo ora nel dettaglio la classifica della 9° giornata di Serie A rispetto a un anno fa.

Napoli 22 punti (+5)

Inter 18 (-4)

Juventus 17 (-3)

Fiorentina 16 (-1)

Atalanta 16 (=)

Lazio
16 (+3)

Udinese 16 (+10)

*Milan 14 (-7)

Torino 14 (+5)

Empoli 11 (+4)

Roma 10 (-4)

*Bologna 9 (-2)

Como 9 (in Serie B)

Cagliari 9 (+6)

Hellas Verona 9 (+1)

Monza 8 (-4)

Parma 8 (in Serie B)

Genoa 6 (-2)

Venezia 5 (in Serie B)

Lecce 5 (-8)

*=Una partita in meno. Confronto con le prime 8 giornate della Serie A 2023/24.

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Serie A

Inter, Di Canio: “Lautaro? Ben al di sotto delle sue potenzialità”

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Lautaro Martinez non convince. Il capitano dell’Inter, reduce da un’altra prova scialba contro la Juventus, ha attirato anche le critiche di Paolo Di Canio

Inter, quanto manca il vero Lautaro?

La scorsa stagione Lautaro Martinez si è dimostrato determinante per la vittoria dello scudetto dell’Inter. Il Toro, soprattutto nella prima parte del campionato 2023/24 ha preso per mano i suoi, da vero capitano, facendo la differenza in diverse occasioni. Un apporto importante che quest’anno sta mancando. Ieri sera, l’ennesima prestazione poco positiva.

Di Canio inter

Di Canio su Lautaro

Dopo il Derby d’Italia, l’ex attaccante Paolo Di Canio si è espresso sul suo giovane collega ai microfoni di Sky Sport. Ha dichiarato: “Quella dell’Inter va considerata una mezza sconfitta, per come si era messa la partita. Se questa squadra vuole mantenere il titolo bisogna farsi una domanda su Lautaro”.

Il capitano dell’Inter al 40%

Di Canio ha, poi, continuato, spiegando che da un giocatore del calibro di Lautaro bisogna pretendere di più. Soprattutto, considerando i tantissimi impegni stagionali dei nerazzurri. Le sue parole: “Non basta più. Di solito era così stanco a gennaio, ma oggi è ben al di sotto delle sue potenzialità. In passato aveva sempre fatto la differenza tenendo palla e sterzando per avviare, oggi non tiene una palla. È avulso con sé stesso dal gioco. Non perché la squadra non lo tiene in gioco. Ma quando potrà tornare ad essere al 70%? Oggi al momento è al 40% a livello fisico e di leadership. E visto che si giocherà con continuità e non ci sarà una sosta come farà a tornare? Continuando a giocare è difficile che tu possa trovare una forma”.

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Serie A

Inter, il mercato e il bilancio: le cifre ufficiali

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Inter, Marotta, Wellenreuther

Oggi si è tenuta l’Assemblea degli Azionisti dell’Inter presso la sede di Viale della Liberazione, durante la quale è stato approvato il bilancio per la stagione 2023-24.

inter, Marotta

Milano, Italy. 25th November 2020. Giuseppe Marotta Ceo of Fc Internazionale during Uefa Champions League Group B match between FC Internazionale and Real Madrid Fc .

Il club nerazzurro ha annunciato un significativo miglioramento delle proprie finanze, con le perdite ridotte a 36 milioni di euro, segno di un calo rispetto agli anni precedenti.

Il comunicato ufficiale dell’Inter ha evidenziato i dettagli di questo risultato, frutto di una gestione più equilibrata e di una crescita nei ricavi.

La nota del club:

MILANO, 28 ottobre 2024 – L’Assemblea degli Azionisti di F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha approvato il bilancio per l’anno fiscale 2023/24, al termine dell’incontro svoltosi in modalità telematica in data odierna alla presenza del Presidente Giuseppe Marotta e del CEO Corporate Alessandro Antonello. Il Collegio Sindacale di F.C. Internazionale Milano S.p.A., giunto a scadenza, è stato nominato in nuova formulazione per il triennio 2024-2027.

PROSEGUE L’AUMENTO DEI RICAVI E LA FORTE RIDUZIONE DELLE PERDITE

Il bilancio chiuso al 30 giugno 2024 si caratterizza per una ulteriore forte riduzione delle perdite rispetto all’anno fiscale 2022/23, che passano da 85 a 36 milioni di euro, con un decremento pari a circa 50 milioni di euro. Il fatturato complessivo per la stagione si attesta a 473 milioni di euro, record storico per il Club, evidenziando un aumento dei ricavi di circa 48 milioni di euro. L’incremento è legato ai risultati dell’area sportiva che hanno portato ad un aumento del fatturato commerciale.

I costi di produzione restano pressoché stabili rispetto all’anno precedente, per un totale di 464,5 milioni di euro. Diretta conseguenza di questi andamenti è un aumento netto del valore della produzione per 9 milioni di euro, rispetto a una perdita di 40 milioni di euro nello scorso esercizio.

RIPATRIMONIALIZZAZIONE DA PARTE DELL’AZIONISTA DI MAGGIORANZA

Dal 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P. (“Oaktree”) sono proprietari di FC Internazionale Milano come nuovo azionista di maggioranza. Oaktree ha provveduto nel corso del primo trimestre dell’esercizio 2024/25 a una importante operazione di ricapitalizzazione per complessivi 47 milioni di euro. Le riserve di patrimonio netto a disposizione della società aumentano quindi di 44 milioni attraverso dirette iniezioni di cassa e di 3 milioni attraverso la conversione dell’ultima quota residua di finanziamenti soci. Gli investimenti da parte dell’Azionista di Maggioranza dimostrano l’impegno verso il raggiungimento della stabilità finanziaria e operativa del Club, a sostegno del più alto livello di performance dentro e fuori dal campo.

Inter, le cifre degli acquisti

In particolare, le seguenti sono le cifre ufficializzate dal club nerazzurro:

  • Davide Frattesi dal Sassuolo: 31,9 milioni di euro;
  • Benjamin Pavard dal Bayern Monaco: 31,3 milioni di euro;
  • Carlos Augusto dal Monza: 13,2 milioni di euro;
  • Marko Arnautovic dal Bologna: 10,9 milioni di euro;
  • Tajon Buchanan dal Bruges: 7,3 milioni di euro;
  • Yann Bisseck dall’Aarhus: 7,2 milioni di euro;
  • Yann Sommer dal Bayern Monaco: 6,9 milioni di euro;
  • Piotr Zielinski (svincolato): 2,1 milioni;
  • Juan Cuadrado (svincolato): 650mila euro;
  • Alexis Sanchez (svincolato): 400mila euro;
  • Davy Klaassen (Ajax): 270mila euro.

Tra le altre operazioni, “nel corso dell’esercizio sono stati rinnovati i contratti economici dei calciatori Matteo Darmian, Henrikh Mkhitaryan e Francesco Acerbi fino alla data del 30 giugno 2026, Federico Dimarco fino alla data del 30 giugno 2027 e Nicolò Barella fino al 30 giugno 2029″

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