Il Milan vince per 3-0 contro lo Spezia e mantiene il primo posto in classifica dopo tre giornate. Nove punti, sette gol fatti e zero subìti, questi sono i numeri di una squadra che dal dopo lockdown ha perfettamente tracciato la sua strada. Un primo tempo decisamente incolore deve fare riflettere sulla consistenza delle riserve, ma nei successivi 45 minuti, con l’innesto di alcuni titolari, é tornato il Milan che conosciamo, gran macinatore di gioco con le reti di un giocatore spesso criticato –Leao – e del sempre letale Theo Hernandez.
Donnarumma 6,5: non particolarmente impegnato, mette le sue manone ogni volta che capita l’occasione. Un baluardo difensivo che non ha ancora raccolto palloni in rete durante le ultime tre gare di campionato. La fascia di capitano lo galvanizza, urla e comanda la difesa come un veterano.
Calabria 7: una metamorfosi. Lo attendiamo contro avversari più temibili, ma l’evoluzione é palpabile, é davanti agli occhi di tutti. Difende bene, spinge ancora meglio. Chapeau.
Kjaer 7: un muro. A destra, in centro, a sinistra lui c’è sempre. Se c’è da fare a sportellate non si tira indietro, un baluardo difensivo di eccezionale efficacia. Comanda la difesa meglio del miglior Romagnoli.
Gabbia 6,5: davanti aveva Galabinov, non Ronaldo, comunque un attaccante a quota tre reti in due giornate. Sbaglia pochissimo, chiude alla perfezione ed imposta il gioco con destrezza. Era ora.
Theo Hernandez 7: un treno che fa dello strapotere fisico uno dei suoi punti di forza, il gol ne é una chiara ed evidente dimostrazione. Ruba palla, si invola verso la difesa avversaria e con la freddezza di un attaccante la mette a fil di palo.
Tonali 5,5: tatticamente é impeccabile, ma gli riesce poco o nulla. Scarsa la conoscenza del compagno di squadra Krunic così come scarsa la sua condizione fisica. Ci sarà tempo per vedere il miglior Tonali, ne siamo convinti. (Dal 58’ Kessiè 6,5: é in forma e lo si vede, entra in campo ed il Milan cambia marcia, punto di riferimento costante e sempre nel vivo dell’azione).
Krunic 5,5: giocare poco non aiuta, l’impegno è sempre massimo, ma gli riesce davvero ben poco ( dal 58’ Bennacer 6,5: contribuisce a far salire il Milan di livello, sbaglia nulla e mette grinta in ogni pallone, infaticabile).
Saelemaekers 6,5: é fresco il belga, ha gamba, ha la sfrontatezza tipica dei ragazzi, ma anche dei grandi giocatori. Non é ancora un grande giocatore, ma si atteggia tale e spesso gioca come un veterano.
Brahim Diaz 7: vivace, bello da vedere, si muove sulla trequarti come avesse sempre giocato lì con il Milan. Va vicino al gol per due volte, meritava più fortuna, maé un sicuro punto di riferimento (dal 70’ Hauge 6: qualche spunto nteressante, troppo poco per valutarlo).
Leao 7: un rapace d’area di rigore. Primo tempo da quattro in pagella, non salta l’uomo nemmeno per sbaglio. Nei secondi 45 minuti fa doppietta, zittisce tutti e dimostra che ci sarà anche per le prossime gare. Pioli lo novità a sorridere, oggi lo può fare senza problemi (dall’82’ Maldini: sv)
Colombo 5: è ormai il vice Ibra, ma sotto porta fa il solletico. Non é na bocciatura, ma come si suol dire, dovrà mangiare ancora moltissime pagnotte. (Dal 46’ Calhanoglu 6,5: un cross al bacio per il gol di Leao, per il resto sicuro e preciso come da mesi ci sta abituando).
Pioli 6: primo tempo da fare inorridire il più scarso degli esteti del calcio, secondo tempo decisamente meglio grazie all’innesto dei più alcuni titolari. Non è un bel Milan, ci sarà da lavorare parecchio. Tra due settimane arriverà l’Inter, il Milan dovrà essere ben diverso da quello visto questo pomeriggio.
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