Milan, Sandro Tonali ha rilasciato un’intervista a Sette, il settimanale in edicola il venerdì con il Corriere della Sera. Tanti i temi trattati, uno fra tutti che balza sugli altri: la voglia di essere e rimanere rossonero.
“Era la cosa giusta da fare, il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dall’essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quella cosa che da sola conta poco, però sommato agli altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito, magari ti preoccupi del fatto che non verrai riscattato”
“Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui. Questo è il momento di stargli vicino perché sta vivendo un brutto momento. Zlatan parla con tutti, trova sempre la giusta motivazione. Dopo la fine del primo tempo, in una partita difficile, viene a spronarci, e sa usare anche altri modi…”
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“In tanti mettono Juventus e Inter davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, come è stato per tutto l’anno scorso, non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere ma, con tutto il rispetto, non ci interessa”.
“Un messaggi ai tifosi prima dell’inizio del campionato? A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: ‘Impossible’ in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere-in: nulla è impossibile, questo è il messaggio”.
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