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Milan-Torino: probabili formazioni e dove vederla

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Il Milan inizierà la propria stagione di Serie A Enilive 2024/2025 ospitando il Torino a San Siro. Qui le probabili formazioni e dove vedere la sfida fra i rossoneri e i granata

Per la prima giornata di Serie A Enilive 2024/2025 si affrontano Milan e Torino. Il terreno di San Siro ospiterà alle 20.45 di sabato 17 agosto la sfida fra la squadra di Paulo Fonseca, vicecampione di Italia, e quella di Paolo Vanoli, nuovo allenatore del Torino.

Il Milan arriva alla sfida dopo un precampionato molto entusiasmante. Nella tournée statunitense sono arrivate tre vittorie su tre incontri. Anche nella prova generale del Trofeo Berlusconi contro il Monza, la squadra di Fonseca ha vinto e convinto. Gli acquisti di questa finestra di mercato si sono integrati bene e la squadra ha ampissimi margini di miglioramento.

Il Torino, dal canto suo, vive una sorta di anno zero. L’arrivo di Paolo Vanoli dovrebbe far fare il salto di qualità ai Granata, i quali, puntano alla qualificazione alle Coppe Europee. Il punto è che Vanoli non ha mai allenato in Serie A e un pezzo pregiatissimo della squadra, come Alessandro Buongiorno, ha salutato per accasarsi al Napoli. La vittoria in Coppa Italia contro il Cosenza è stata convincente. Ma quale sarà l’impatto della squadra alla Serie A?

Le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez; Reijnders, Loftus-Cheek; Chukwueze, Pulisic, Leao; Morata. Allenatore: Paulo Fonseca.

Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Bellanova, Linetty, Ricci, Ilic, Lazaro; Zapata, Adams. Allenatore: Paolo Vanoli.

Dove vederla

Milan-Torino, così come tutti i match della Serie A Enilive 2024/25, sarà visibile su DAZN in streaming live e on demand e in co-esclusiva su Sky Sport Uno. La telecronaca, per DAZN, sarà affidata ad Edoardo Testoni con commento tecnico di Massimo Ambrosini.

Serie A

Hellas Verona, Elkjaer fa 67: tanti auguri Sindaco!

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preben elkjaer hellas verona

Giornata speciale per tutti i tifosi dell’Hellas Verona. Oggi il Sindaco, con la S maiuscola, Elkjaer compie gli anni e i ricordi riaffiorano all’improvviso.

Il danese ha conquistato il cuore di tutti i veronesi grazie ai suoi goal e alla sua personalità. Uno degli eroi di quella famosa cavalcata datata 1985 che non verrà mai dimenticato.

Hellas Verona, Elkjaer fa 67: gli auguri del club

Ci ha pensato direttamente la società, tramite un post sui propri canali social, a celebrare questo giorno speciale.

Nel video l’iconica doppietta segnata a Udine nella partita forse più pazza dell’intera annata 1984/85. L’Hellas andò in vantaggio per 3-0, facendosi poi recuperare dalla magia di Edinho su calcio di punizione e dalle reti di Mauro Carnevale.

Gli uomini di Bagnoli però non mollarono di 1 centimetro e tornarono in vantaggio proprio col goal di Elkjaer, che scaraventò in rete con il destro il pallone del 3-4.

preben elkjaer hellas verona

Fonte: profilo X Hellas Verona, https://x.com/HellasVeronaFC/status/1436585301040893953/photo/1

Quella vittoria rappresenterà la vera identità di quella squadra leggendaria. Il Sindaco, chiamato così per l’importanza che ha avuto durante quella stagione, segnerà un totale di 8 goal in 23 presenze.

In totale però le reti in riva all’Adige sono state ben 48 in 130 partite. La città non dimenticherà mai le sue gesta e ogni volta che torna a fare visita grandi e piccini lo fermano per foto e autografi. Un mito tramandato di generazione in generazione.

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Serie A

Empoli, Gemmi: “Abbiamo raggiunto quasi tutti gli obiettivi di mercato e su mister D’Aversa…”

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Empoli

Il direttore sportivo dell’Empoli Roberto Gemmi ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, relative al mercato del club azzurro e non solo.

Empoli, le parole di Gemmi

Empoli

Di seguito le parole del nuovo DS dell’Empoli Roberto Gemmi, rilasciate in conferenza stampa e relative a diverse tematiche legato al club azzurro: tra cui il calciomercato e il nuovo mister del club toscano Roberto D’Aversa:

Avete portato a casa in entrata e in uscita quello che volevate? Il mercato è stato difficile visto che avete speso zero?

“Questo mercato è stato complicato e più si andrà avanti più lo sarà. Faccio molta fatica a capire perché dura così tanto, tutti siamo che è sbagliato ma non ci diamo il perché.

Abbiamo fatto un mercato con gli obiettivi che avevamo in testa io e il mister. Mi sento molto col mister, è nella logica, mi è stato molto d’aiuto anche perché ha più esperienza di me in questa categoria. Poi io penso più a quello che non sono riusciti a fare”.

Due operazioni se vogliamo opposte, Anjorin e De Sciglio. Come siete arrivati a questi due acquisti?

Anjorin lo avevo seguito, era un giocatore molto attenzionato. Abbiamo deciso di provare a fare questa operazione con un club molto importante per trovare la strada giusta per portarlo a Empoli in proprietà.

Ci siamo mossi grazie ai vari rapporti. Nei primi allenamenti mi ha impressionato ma ciò non mi condiziona, perché sul calcio d’agosto bisogna sempre avere calma, serve tempo. Su De Sciglio ci serviva un giocatore di esperienza, che potesse aiuatarci nello spogliatoio e che fosse disponibile a giocare in più ruoli”.

Cosa non siete riusciti a fare? Le cessioni invece come le giudica?

“Non c’è stata un’operazione che mi fa tenere il magone, hai mille idee, approfondisci e poi non prendi magari quel giocatore. Per quanto riguarda le uscite sono nate da richieste precise dei giocatori stessi di cambiare aria e abbiamo dato un valore all’operazione. Abbiamo cercato di sostituirli nella maniera più adeguata”.

Per lei è una novità la Serie A. Come è cominciata questa avventura?

“Era quello che avevo sempre voluto, ho grande entusiasmo, La filosofia del club non si allontana da quella degli altri club, ognuno ha il suo parametro. Siamo stati molto bravi nella quantità del lavoro prodotto, poi vedremo il rendimento”.

Avete fatto un mercato sostenibile?

“Il mercato dell’Empoli rispecchia quello delle altre squadre, non siamo in difficoltà. Altrimenti diamo un segnale travisante, abbiamo sempre investito e continueremo a farlo. Chiunque vuole vendere a cifre superiori, ma poi c’è da fare i conti col mercato. Sostenibilità c’è stata ma poi dirà il campo se avremo fatto la rosa giusta”.

Ritiene Vasquez una scommessa o una cosa di più? Com’è nata la maxi operazione col Torino?

“Per quanto riguarda Vasquez spero sia una intuizione, crediamo nel valore del giocatore, lo seguo da molto. Nella storia l’Empoli ha avuto portieri importanti, ci auguriamo che prenda la direzione degli ultimi portieri azzurri.

L’operazione col Torino nasce dall’esigenza di coprire dei ruoli e dalla richiesta del Torino. Non avevamo intenzione di fare uscire Walukiewicz, ma se ti chiama il Torino non puoi dire di no”.

Negli ultimi anni anche le big hanno avuto meno possibilità economiche. Davvero è così?

“Questo è molto giusto, è evidente che il calcio sta mercato e con esso il calciomercato. Chi per primo capisce in che direzione va può avere dei vantaggi. Sostenibilità è un valore giusto, c’è stato un quinquennio dove in generale si è andati fuori giri e ora stiamo tornando alla normalità.

Qualche ritocchino ai regolamenti andrebbe fatto, ma questa non è la sede giusta. L’Empoli non fa nulla di diverso, le big fanno investimenti sui giovani ma questo succede già da anni in tante nazioni”.

Avete dovuto resistere a molte tentazioni?

Fazzini ha avuto mercato, c’è stato molto più di un sondaggio, ma col presidente abbiamo deciso di tenerlo. Lo inserisco tra gli acquisti, Empoli è la situazione migliore per lui per migliorare”.

Di quanto è stato abbassato il monte ingaggi?

“In realtà nessuno mi ha chiesto di abbassare il monte ingaggi. Mi hanno dato un budget e io l’ho rispettato. Altrimenti finiamo negli alibi, non vorrei fare riferimenti allo scorso anno”.

Come valuta l’addio di Caputo? Si è assistito a un ringiovanimento del reparto offensivo.

“Colgo l’occasione di ringraziarlo per la professionalità, ci ha dato una grossa mano nello spogliatoio. Relazionandomi con lui gli ho detto quanti attaccanti avrei voluto prendere, sapeva che avrebbe condiviso numericamente il reparto offensivo. Lui si sente protagonista e lo può fare, fisiologicamente abbiamo deciso di risolvere il contratto.

Credo che nel calcio non esistano giocatori giovani o meno giovani, ma quelli bravi e meno bravi. Dobbiamo avere più coraggio, altrimenti non usciamo dalla gabbia del risultato. All’estero questa cultura c’è, sono i numeri che fanno la differenza se l’attacco riesce a essere proficuo. L’età non condiziona”.

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Serie A

Lecce, si guarda al futuro: a un passo il rinnovo di Dorgu

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Lecce

Il Lecce continua a pensare al futuro e sta lavorando al rinnovo di Dorgu, che intanto è già sotto la lente d’ingrandimento di diversi club europei.

Nonostante un inizio di campionato piuttosto difficile, il Lecce ha dato segnali incoraggianti nella vittoria contro il Cagliari, dimostrando di avere le qualità per lottare fino all’ultimo per la salvezza. La squadra salentina, consapevole delle sfide che l’attendono, è pronta a combattere con le unghie e con i denti per mantenere la categoria, ma nel frattempo guarda anche al futuro con una mossa strategica importante: il rinnovo di Patrick Dorgu.

Il giovane talento, nato nel 2004, si è già affermato come uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico italiano e ha già attirato l’attenzione di numerosi club sia in Italia che all’estero durante la finestra di mercato da poco conclusa. Diverse squadre avevano tentato di ingaggiarlo, ma il club giallorosso si è dimostrato irremovibile e ha fissato un prezzo intorno ai 30 milioni di euro per il suo cartellino. Questa cifra che ha allontanato molti potenziali acquirenti, garantendo così la permanenza del giocatore in Salento.

Lecce

Lecce, rinnovo fino al 2029 per Dorgu

Ora, per gratificare il giovane esterno e premiarne l’importanza all’interno della squadra, il Lecce è vicino a chiudere un accordo per il prolungamento del contratto fino al 2029 con un importante adeguamento economico. Questa mossa strategica non solo consolida il futuro di Dorgu nel breve termine, ma offre anche al Lecce un’enorme forza contrattuale per eventuali offerte future.

È probabile che, con le sue prestazioni in continua crescita, il prossimo mercato estivo vedrà nuovi assalti da parte di club italiani e della Premier League, interessati a un giocatore che potrebbe ambire a traguardi più ambiziosi.

Tuttavia, il nuovo contratto darà al Lecce la possibilità di gestire la cessione alle migliori condizioni possibili, permettendo al club di incassare una cifra considerevole, utile per rinforzare la rosa e continuare a crescere.

Per ora, il Lecce si gode Dorgu, sperando che il giovane talento possa giocare un ruolo chiave nella corsa alla salvezza. Il suo rinnovo rappresenta un segnale importante per il futuro del club, che guarda con ottimismo al prosieguo della stagione.

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