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Milan, torna con i piedi per terra

Milan, nel day after della quarta giornata di campionato possiamo fare le dovute riflessioni su una partita del tutto diversa rispetto a quella che tutti ci aspettavamo. Quali possono essere le cause e soprattutto, c’è da essere preoccupati?

Il Milan esce dal Mapei Stadium con un risultato che soddisfa poco tifosi, squadra ed allenatore. I fasti del recente passato, per la cronaca solo 3 mesi fa, sembrano ormai un meraviglioso ricordo e contro il Sassuolo i rossoneri non hanno saputo confermare quello splendido 0-3 che ha cucito sul petto il tricolore.

Una gara scialba, senza particolari emozioni se non il rigore parato da parte di Maignan su Berardi. Senza le prodigiose manone del portiere francese, a quest’ora andremmo probabilmente a parlare d’altro. Il Milan si è salvato, ha portato a casa un pareggio che tutto sommato ci può anche stare, staziona ad 8 punti. Ma la sensazione è che qualcosa non sia come prima. Una semplice idea? Qualcosa di palpabile? No, una sensazione, opinione del tutto personale, ma persistente.

Da quanto si è visto in campo, è emersa una cosa sola, prima fra tutte. Il Milan deve tornare con i piedi per terra. I rossoneri hanno peccato di troppa presunzione, in primis Stefano Pioli con uno scellerato turnover dopo nemmeno un mese di campionato. Scelte discutibili, ma non è mia intenzione criticare oltremodo l’allenatore dello scudetto appena passato.

Abbiamo però tutti notato una certa involuzione da parte di Leao tornato a camminare in campo, una fascia destra inqualificabile tanto è inconcludente ed una trequarti ancora affidata a Brahim Diaz il quale dimostra che in questo Milan fa sempre più fatica ad imporsi. Probabilmente puntare su Adli non avrebbe fatto male, visto che il francese sembra in palla.

Troppi errori, sia in difesa che negli altri reparti del campo. Distrazioni evidenti che non devono accadere per una squadra il cui obiettivo è quello di ripetersi in campionato. Il consiglio che posso dare, come scritto nel titolo, è quello di tornare con i piedi per terra, iniziando dalle cose semplici, senza strafare e mettendo quel fuoco sacro che da inizio campionato non si vede più. Questo mancato agonismo mi preoccupa non poco in quanto è sintomo di eccessiva presunzione. E si paga.

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Mauro Vigna
Tag: Milan

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