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Milan-Verona: le probabili formazioni e dove vederla
Il Milan ospita il Verona nel posticipo serale di domenica 8 novembre con fischio d’inizio alle ore 19.30. La squadra di Stefano Pioli guida la classifica della Serie A a quota 16 punti ed è reduce dalla brutta sconfitta di ieri sera subìta ad opera del Lille per 3-0. I rossoneri si troveranno quindi davanti un Verona attualmente al settimo posto ad 11 èpunti frutto di 3 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta. Sarà un’importante occasione per valutare da vicino il baby centrale difensivo Matteo Lovato, in forza agli scaligeri e che piace moltissimo a Maldini e Massara tanto da volerlo acquistare già durante il mercato invernale.
Leao favorito su Rebic
I soliti dubbi attanagliano il tecnico Pioli in merito a chi schierare dietro al terminale offensivo Zlatan Ibrahimovic. Sia Rebic che Leao scalpitano, ma la maglia da titolare potrebbe proprio essere affidata al portoghese che appare più in palla e quindi pronto per condividere il reparto insieme a Calhanoglu sulla trequarti e Saelemaekers sulla destra. La line amediana sarà composta dall’infaticabile Kessiè e da Bennacer. In difesa, davanti all’estremo difensore Donnarumma, spazio a Calabria e Theo Hernandez sulle corsie esterne, centrali Kjaer e Romagnoli.
Parecchi infortuni per Juric
Il tecnico Juric dovrà fare i conti con tanti infortuni, non faranno parte della partita infatti Ruegg, Benassi, Danzi, Miguel Veloso, Favilli e Faraoni. La difesa a tre sarà composta da Empereur, Lovato e Ceccherini davanti all’estremo difensore Silvestri. Ilic e Tameze saranno i due interni di centrocampo, mentre Dimarco e Lazovic spazieranno sulle fasce. Il tandem Barak e Zaccagni avrà il compito di imbeccare al meglio l’unica punta Kalinic, ex della partita.
Le probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Calabria, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez, Kessiè, Bennacer, Saelemaekers, Calhanoglu, Leao, Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
Verona (3-4-2-1): Silvestri, Empereur, Ceccherini, Lovato, Lazovic, Ilic, Tameze, Dimarco, Barak, Zaccagni, Kalinic. Allenatore: Juric.
I precedenti
Precedenti impietosi per il Verona in casa Milan, nelle 28 gare il bilancio degli scaligeri vede infatti 16 sconfitte, 12 pareggi e nessuna vittoria. Dal 2015 fino ad oggi, nei sette incroci tra le due compagini, ci sono due vittorie per parte e tre pareggi.
Dove vederla
Il posticipo domenicale tra Milan e Verona sarà trasmesso in diretta televisiva su Sky sui canali Sky Sport Serie A e Sky Sport Uno. La telecronaca della gara sarà affidata a Maurizio Compagnoni con Massimo Ambrosini al commento tecnico. Sarà altresì possibile seguire la partita come di consueto da pc, tablet e smartphone mediante l’applicazione Sky Go. Un’altra opzione può essere costituita da Now Tv, servizio di streaming live on demand su Sky che offre la visione di diverse partite acquistando un certo numero di pacchetti.
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Donnarumma: “Ora va meglio qui al PSG. Sinisa era come un secondo papà. Kolo Muani? dico questo”
Gigio Donnarumma è stato intervistato in esclusiva a Viva el Futbol dove ha discusso di varie tematiche degli ultimi tempi tra PSG e il suoi esordio.
A seguire l‘intervista completa
Le parole di Donnarumma
SITUAZIONE AL PSG
“Ora al PSG va bene, siamo passati in Champions, i playoff erano il primo obiettivo dato che c’era un po’ di pressione. La vittoria con il City ci ha dato una bella carica. Non ho mai visto il pubblico spingere così”.
CRITICHE
“Ho tanto fastidio quando fai un errore e la gente sta lì a pizzicare proprio sul singolo errore. Quando giochi tanto con i piedi, l’errore lo metti in preventivo. Bisogna capire il rischio, quando fai una partita di Champions, devi capire quando il rischio vale la pena di metterlo in conto, perché la giocata ti può dare un vantaggio”.
FINALE EUROPEI
“Avevo troppa fiducia nel fatto che Jorginho avrebbe segnato. Il suo errore mi ha fregato, da lì in poi ho proprio perso il conto e poi ero troppo concentrato, per quello non mi ero accorto che avessimo vinto fino a quando non sono arrivati tutti ad abbracciarmi”.
SPINELLI, PREPARATORE INTER
“Se è fortissimo? Sì, assolutamente. Ha fatto due anni con me. Adesso è all’Inter”.
LUIS ENRIQUE
“Ho avuto la fortuna di conoscere il mister l’anno scorso, è proprio bello lavorare con lui, come persona, come ti aiuta, come ti fa crescere. E’ troppo facile rimanere nella comfort-zone, lui cerca sempre di stimolarti. Lui ti stuzzica e poi capisci che aveva ragione lui. Siamo una squadra giovane, ma forte forte. Abbiamo tanti giovani forti”.
ESORDIO
“Sinisa è stato come un secondo papà per me, era troppo importante per me. Avevo finito le fasi finali con la Primavera, mi chiamano a fare il ritiro con la prima squadra. Comincio ad allenarmi, c’era Alfredo Magni, oggi al Monza, come preparatore dei portieri. Avevo visto che il mister voleva calciare, mi metteva in porta, avevo capito che avesse fiducia in me. Si era parlato troppo dei portieri nelle prime partite, mi aveva fatto scaldare con il Genoa. Prima del Sassuolo avevo capito che qualcosa poteva succedere. Mi chiede: “Come stai? Te la senti?”. E io: “Sì!”. Non ho dormito un c***o, ma proprio per niente. E poi ho chiamato tutta la famiglia a vedermi. Diego Lopez era un portiere importante, essere lì con lui per me era già tanto. Ma sentivo che potesse succedere qualcosa. Poi prendo il gol sul mio palo. Vado al campo il giorno dopo e Sinisa mi chiama in spogliatoio e io penso: ‘Porca t***a cosa ho combinato?’. Mi fece vedere un gol subito sul primo palo da Toldo dicendomi: “Vedi, anche i migliori possono sbagliare”. Mi ha dato una carica incredibile, una bella botta”.
KOLO MUANI
“E’ un bravissimo ragazzo, sono troppo suo amico. Quando c’erano voci sulla Juve scherzavo con lui, gli mettevo la canzone sotto, gli attaccavo le figurine della Juve sull’armadietto. Sono contentissimo di come ha iniziato. Per me può fare molto bene, è un attaccante forte”.
KVARATSKHELIA
“Ragazzo stupendo, l’ho sentito prima che arrivasse a Parigi. Gli ho detto un po’ di cose, dicendogli di scrivermi qualora gli servisse qualcosa. E lui: “Ma sei napoletano” (ride, n.d.r.), abbiamo questa nomea qua. Può fare molto comodo al nostro gioco, ha una qualità superiore. Con l’arrivo di Kvara, cambia modulo? Per me continuerà con il 4-3-3, poi non so cosa deciderà il mister”.
QUEL FALLO DI BENZEMA
“Se era fallo? Lascia stare, ma probabilmente ho sbagliato anche io: dovevo rimanere a terra. Non fischi fallo, fanno gol, non lo toglierà mai il gol al Bernabeu con quel pubblico lì. Magari rimanendo a terra, mi è rimasta ancora qua”.
COMPETIZIONE
“Pochettino ti metteva in competizione con Keylor Navas, quest’anno sei ancora in discussione, perché al PSG sei sempre insieme ad un secondo con il quale sei in competizione, ti è servito? Io lavoro sempre uguale, non ho bisogno di competizione per rendere al meglio, poi sono scelte loro. Sia che io abbia uno dietro o meno, vado sempre al 100%. E’ il mio lavoro, vado al campo prima, faccio il mio lavoro. Se qualcuno mi irrita cosa faccio? Io rispondo, il gruppo portieri deve essere sempre sano, si scherza, si ride, poi si lavora, sennò non si lavora bene”.
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PSG, UFFICIALE: Bernat è del Getafe
Il terzino del PSG, Juan Bernat, è ufficialmente un nuovo giocatore del Getafe, operazione in prestito per i prossimi 6 mesi. Dunque lo spagnolo torna in Liga.
Dopo aver raggiunto un accordo tra tutte le parti, inclusa la rescissione con il Villareal che deteneva il cartellino del giocatore. Bernat diventa il secondo rinforzo della finestra di trasferimenti invernale degli Azulones.
PSG, Bernat è del Getafe: il comunicato
“Il Getafe C.F. ha raggiunto un accordo con Juan Bernat per il suo ingresso nella squadra blu fino alla fine di questa stagione. Bernat ha una lunga esperienza nel calcio europeo di altissimo livello, come dimostrano le sue 50 presenze in UEFA Champions League con Bayern Monaco, PSG e Benfica, tra gli altri. Il nostro nuovo terzino è stato convocato in undici occasioni nella nazionale spagnola, a testimonianza della sua grande qualità. Benvenuto a Getafe!”.
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Venezia, arriva il sostituto di Stankovic: ecco Radu
Il Venezia ha chiuso per il nuovo portiere in arrivo per sostituire Stankovic. Ionut Radu sarà arancioneroverde e dovrà farsi carico delle speranze dei tifosi.
Venezia, fatta per Radu
Il club lagunare accoglierà il portiere ex Inter con la formula del prestito secco fino a giugno. Il giocatore ha già firmato e si attende l’ufficialità a breve.
Colpo importante per la squadra di Di Francesco che ora potrà contare su un profilo di esperienza tra i pali, dopo lo sfortunato inforunio capitato a Stankovic.
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