Categorie: Serie A

Montolivo: “Condannato a smettere!”

L’ora di smettere è arrivata. Forse troppo presto per un giocatore che sembrava potesse avere una carriera luminosa e invece ha deciso di smettere a 33 anni. Anzi, come dice lui, è stato condannato a smettere. Queste sono, infatti, le dichiarazioni di Riccardo Montolivo oggi al Corriere dello Sport. Parole chiare, pesanti, dure per lui che ha subìto come racconta un’ostinata emarginazione al MIlan senza ben capirne il motivo: “Ho smesso a 33 anni, giocando l’ultima partita a maggio del 2018, all’Atleti Azzurri d’Italia, dove avevo esordito 16 anni prima. Nell’ultimo anno e mezzo però sono stato messo ai margini, senza mai avere risposte. Non provo alcun rancore, chi mi ha mancato di rispetto e chi ha sbagliato nei miei confronti, farà i conti con la propria coscienza. Non ho mai fatto casino per educazione, sono tollerante ma questa volta hanno esagerato. Non ho parlato ai giornali, volevo che prevalesse sempre l’amore per il Milan. Se avessi fatto la guerra, non mi sarei potuto guardare allo specchio. Mi hanno condannato a smettere, non ho avuto neppure la possibilità di salutare i tifosi dopo sette anni”. Montolivo arrivò al Milan nel 2012 a parametro zero dalla Fiorentina, dove ci fu un addio polemico: voleva andare a vincere in un Top Club, anche se con il suo inizio la fase discendente della fastosa storia dei rossoneri guidati da Berlusconi e poi passate in altre mani. Arrivato nel posto giusto al momento sbagliato, si potrebbe dire…

La storia della fascia di capitano data a Bonucci e i mancati trasferimenti

Non decisi io di consegnarla a Bonucci, ma fu Yonghong Li a dire che il capitano sarebbe stato uno dei nuovi. Spiegai di non essere d’accordo, chiedendo di rispettare le gerarchie, avrei visto molto bene Bonaventura, ma avevano ormai deciso…“. Gattuso, a sentir Montolivo, come la coppia Leonardo-Maldini non diede mai motivazioni del perché fu praticamente messo alla porta, ma al tempo stesso il centrocampista dichiara di non aver mai rifiutato altre proposte in sede di mercato: “Alcune squadre si erano informate a me, ma quando venivano a conoscenza del fatto che non giocassi da un anno, sparivano. Non ho mai rifiutato nessuna proposta, sospetto però che qualcuno temesse che fossi rotto poiché non ci potevano essere altre spiegazioni plausibili. E invece stavo bene”.

Si chiude, così, amaramente la carriera di un giocatore che avrebbe potuto dare e avere di più. Montolivo, tra le vari manifestazioni giocate, ha raccolto con le maglie di Atalanta, dove è cresciuto, Fiorentina e Milan 498 presenze segnando 36 reti.  Ha vestito la maglia della nazionale maggiore per 66 volte realizzando 2 gol.

 

 

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Pubblicato da
Daniele Nordio

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