Serie A
Monza-Cremonese 1-1: le parole post gara.
Il match è terminato in parità, 1-1 maturato nella ripresa, con i gol di Ciofani e Carlos Augusto. Queste le dichiarazioni dei due allenatori al termine di Monza-Cremonese.
Monza-Cremonese, così Palladino:
Le parole del tecnico dei brianzoli, intervistato da Dazn al termine della gara: “C’è rammarico, abbiamo fatto forse il miglior primo tempo da quando alleno il Monza, creando 4/5 occasioni nitide. Nel secondo tempo siamo partiti con il freno a mano tirato, ed abbiamo preso il gol. Mi è piaciuta poi la reazione, ormai fa parte del nostro DNA. L’unico rammarico è non aver ottenuto i tre punti. Dobbiamo essere bravi a tenere per tutti i 90 minuti, a volte abbiamo dei cali. Sono super soddisfatto della prestazione, perché questo tipo di partite a volte rischi di perderle. Vedo una crescita costante in questa squadra, Carlos Augusto può crescere ancora tanto, ma è già un top in Italia nel suo ruolo“.
Le parole di Ballardini a fine match:
Sempre ai microfoni di Dazn, ecco le dichiarazioni del tecnico della Cremonese: “Il Monza nella prima frazione ha giocato meglio, noi eravamo lentie prevedibili. Nella ripresa ci abbiamo messo personalità ed attenzione, infatti abbiamo fatto bene. Ciofani ogni giorno in allenamento si impegna per migliorare, come fosse un ragazzino, è un esempio per tutti. Siamo una squadra seria, è importante metterci sempre l’atteggiamento giusto per cercare di non dare riferimenti agli avversari”.
Serie A
Parma-Lazio, le ultimissime sulle formazioni
Parma-Lazio, match valido per la 14^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Tardiini domenica 1 dicembre alle ore 15.00.
Parma-Lazio, un match che negli anni ’90 rappresentava molto spesso un incrocio tra due squadre che lottavano per i vertici alti della classifica in Serie A, con tanti campioni da entrambi i lati.
Quest’oggi abbiamo da una parte una formazione che ha vinto un solo match casalingo, ovvero quello per 2-1 contro il Milan del 24 agosto scorso, dall’altra una che ha perso solo due trasferte contando tutte le competizioni in questa stagione.
La designazione arbitrale
Arbitro: ZUFFERLI
Assistenti:ROSSI C. – VECCHI
IV: CHIFFI
VAR: PATERNA
AVAR: MASSA
Parma-Lazio, le probabili formazioni
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Delprato, Balogh, Valeri; Sohm, Estevez; Man, Cancellieri, Benedyczak; Bonny. All. Pecchia.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Noslin, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni.
Serie A
Venezia, è giunto il canto del cigno per Di Francesco? La società riflette e ha due possibili sostituti
Venezia, dopo il ko casalingo contro il Lecce è arrivata un’altra sconfitta per i lagunari. Questa volta posizione di Eusebio Di Francesco sembra davvero appesa a un filo.
La sconfitta di Bologna potrebbe essere stata la goccia che fa traboccare il vaso. La pazienza del Venezia verso Eusebio Di Francesco, questa volta, sembra essere giunta al capolinea.
Dopo il 3-0 del Dall’Ara, infatti, sulle rive della Laguna sta riflettendo, secondo quanto sostiene Tuttomercatoweb.com, sulla posizione dell’allenatore ex Roma.
L’esonero, quindi, potrebbe essere vicino. In questo caso, il Venezia starebbe valutando due profili per prenderne il posto.
Il primo è quello di Giuseppe Iachini, già giocatore arancioneroverde ai tempi della presidenza Zamparini, mentre l’alternativa è Andrea Pirlo, il quale però è ancora sotto contratto con la Sampdoria.
Serie A
Roma, Ghisolfi: “Abbiamo subito 7 torti arbitrali finora: la società va rispettata!”
Roma il responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi ha voluto analizzare il momento critico della squadra e alcune decisioni arbitrali discutibili.
In un momento di grande difficoltà per la Roma, con la squadra relegata al 13° posto in Serie A e lontana dalle aspettative di inizio stagione, emerge la figura di Florent Ghisolfi. Il responsabile dell’area tecnica, arrivato nella Capitale la scorsa estate, è uno dei pochi dirigenti presenti a Trigoria a fronteggiare le turbolenze che stanno investendo il club.
Ghisolfi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, in edicola oggi, per fare il punto sulle prime giornate del campionato e approfondire i temi legati alle controverse decisioni arbitrali che hanno condizionato alcuni risultati. La sua analisi, puntuale e misurata, riflette la volontà di trovare soluzioni concrete e restituire fiducia a una piazza esigente e appassionata come quella romanista. Ecco uno stralcio della sua intervista.
Roma, Ghisolfi: “Ricordo ancora quel torto con l’Atalanta…”
Pensa che abbiate subito tanti errori?
“In questa stagione la Roma ha subito sette torti arbitrali riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitato di fare polemica, anche per non concedere alibi alla squadra in un momento tecnico particolare.
Sette non sono né tanti, né pochi.
“Sette in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro: in nessuna delle sette occasioni l’arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal Var quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post-partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma”.
Anche nella forma: esternazione, o richiesta, pubblica.
“Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere “sanate” dalla tecnologia. Vogliamo giocare il calcio del nostro tempo, non quello della soggettività assoluta, e riteniamo che il protocollo debba essere aggiornato e reso inattaccabile”.
Do ufficialmente il benvenuto nel calcio italiano al Friedkin.
“Vi sta bene la battuta, ma sottolineo anche che la Roma è sempre stata collaborativa con l’AIA e il designatore Rocchi, anche negli incontri abituali che si tengono annualmente. Abbiamo cercato di ascoltare le loro ragioni, pur non condividendone alcune prese di posizioni pubbliche, mai censurate dallo stesso organismo”.
Quali, ad esempio?
“Penso a quando alcuni addetti ai lavori dichiaravano pubblicamente che arbitrare all’Olimpica, in uno stadio sempre pieno, non aiutasse il direttore di gara”.
Gennaio scorso, lo ricordo bene, prima di Roma-Atalanta. Per caso ce l’avete con Gasperini proprio alla vigilia del confronto diretto?
“Non è un discorso contro l’Atalanta, non siamo così… come si può tradurre sans honte in italiano?”.
Anche voi, come Conte, volete cancellare alla fonte re-tropensieri del terzo tipo, se ho ben capito.
“Vedi, è assai probabile che anche in questa stagione l’Italia possa avere cinque posti in Champions e, al netto degli errori commessi dalla squadra, un diverso trattamento avrebbe inciso in una forma meno impattante sulla classifica. Ti porto un esempio che i romanisti non hanno mai dimenticato: cosa sarebbe successo alla Roma e alle casse del club se l’arbitro Taylor avesse accordato quel rigore solare per fallo di mano di Fernando? Quell’errore ha cambiato la nostra storia e il nostro presente”.
Vi siete svegliati adesso? Spero che Mourinho non legga questa intervista, sennò gli viene uno stranguglione: fu lui il primo a lamentare il mancato sostegno della società, quel giorno. E si beccò anche una bella squalifica.
“Se a Budapest si fosse giocato ieri la reazione della proprietà sarebbe stata ben diversa proprio perché col tempo ha maturato la consapevolezza che il silenzio, la misura e l’eleganza non sempre paghino. Senza quell’errore la Roma avrebbe probabilmente un titolo europeo in più, e sarebbe stata la prima Europa League della sua storia, avrebbe disputato la finale di Supercoppa Europea e, soprattutto, sarebbe tornata in Champions, con introiti economici senza dubbio superiori rispetto a guelli garantiti dall’Europa League “23-24”.
I Friedkin quando torneranno a Roma?
“Presto, molto presto. Hanno scelto di lottare”.
Non temono la contestazione dell’Olimpico?
“Non hanno paura del dissenso e sanno assumersi le loro responsabilità. Non hanno gradito, ci mancherebbe… L’intenzione è quella di migliorare la squadra già a gennaio, i vincoli del settlement agreement non sono più così penalizzanti. Credo che già in estate si fosse capito.
Le Fèe lo hai preso tu?
“Le scelte sono sempre condivise da tutti, oggi l’allineamento tra le varie parti è perfetto e sinceramente preferirei che si guardasse avanti”.
La chiusura del rapporto con Lina Souloukou da cosa derivò?
“Il motivo di questo incontro era un altro. Ti ho appena detto che ragionare al passato non è nello spirito dei Friedkin, né più in generale della società. Quello che non si è capito…”
Ecco, cosa non abbiamo capito?
“Quanta passione i Friedkin ab biano per la Roma, il loro coinvolgimento è incredibile. Li sento quotidianamente, vogliono sapere tutto e nei particolari. Hanno investito risorse, tempo e sé stessi per restare a lungo e ottenere il massimo. Lo stadio nuovo non è un’ipotesi, ma un progetto concreto e stupendo. Ora chiedono di ricevere trattamenti equi e l’attenzione che si deve a tutti, nessuno escluso”.
Sei proprio convinto che Lukaku dovesse essere espulso?
“Convintissimo. Giallo il primo fallo su Celik e rosso diretto, non secondo giallo, su Svilar”.
Ma se gli arbitri stessi si dividono sul secondo episodio.
“Era rosso… Ripeto, la Roma ha sempre rispettato gli arbitri e le istituzioni, ma non è stata ripagata con la stessa moneta”.
Se avessero sostenuto maggiormente Mourinho nella sua battaglia contro il sistema forse oggi avrebbero raccolto qualche soddisfazione in più.
“Ci siamo capiti, avanti”.
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