Serie A
Monza-Fiorentina 2-1: Maldini manda a picco Palladino | Le pagelle viola
La bella Fiorentina di Palladino non c’è più: nel posticipo del ventesimo turno di Serie A subisce una pesantissima sconfitta in casa del Monza, fanalino di coda.
Un gol per tempo per il Monza di Bocchetti sono più che sufficienti per avere ragione di una Fiorentina che non ha più mordente, forza, coesione. Non basta il rigore di Beltran per riuscire a raddrizzare una gara che si era incanalata nei binari giusti per la squadra ultima in classifica.
La squadra di Palladino soffre la vigoria fisica dei brianzoli, troppi giocatori fuori forma in casa viola e la classifica non sorride più.
Monza-Fiorentina: le pagelle viola
DE GEA 6 – Sui gol sembra non avere colpe, per il resto della gara deve fare un paio di uscite alte e basta. Serataccia comunque.
DODÒ 6 – Lui spinge, non trova in Colpani la sponda sempre attenta. Soffre gli attacchi brianzoli dalla sua parte, ma da una sua azione scaturisce il rigore viola.
COMUZZO 5 – In calo, qualche errore tecnico di troppo, qualche posizionamento imperfetto.
RANIERI 5,5 – Forse un po’ lento a recuperare la posizione su Ciurria sul gol che apre la gara, per il resto poche responsabilità
GOSENS 5,5 – Una parta anonima, prova ad alzarsi dal ruolo di terzino, ma trova poco spazio in attacco.
Dal 22’st PARISI 6 – Alimenta il forcing nel finale.
ADLI 4,5– Lento, impacciato, non trova mai la giocata. Sverniciato da Maldini sul 2-0.
RICHARDSON 5 – Un’ora di gioco fatto di palleggio sterile, con qualche pallone perso.
Dal 19’st FOLORUNSHO 5,5 -Esordio amaro, con poca possibilità di poter incidere.
COLPANI 5 – Inizia bene, sembra essere più voglioso e dinamico: ma è un fuoco di paglia, si spegna quasi subito.
Dal 22’st IKONÈ 5 – Non riesce ad essere incisivo. Avrebbe anche un’occasione importante.
GUDMUNDSSON 5 – Avrebbe una possibilità importante e forse facile dopo pochi minuti, ma spara in curva. Prova a muoversi tra centrocampo e attacco, ma pare confuso e infelice.
Dal 1’st BELTRAN 6,5– Meglio rispetto al compagno che ha sostituito, qualche buon pallone ma anche diversi errori. Ha il pregio di guadagnarsi e segnare il gol della speranza, poi sfumata…
SOTTIL 6 – Si vede che sta bene, il migliore nel primo tempo grigio dei viola. Le gambe girano, non sempre seguono le intenzioni.
Dal 30’st KOUAMÈ 5 – Forse non tocca neanche un pallone con un minimo di senso.
KEAN 4,5 – La peggior partita per distacco in maglia viola. Può capitare se resta un unicum… ma la forma sembra scarseggiare.
Serie A
Juventus, Conceicao prosegue il recupero e Vlahovic migliora
Recupero in corso per Conceicao e Vlahovic: la Juventus prepara la sfida contro l’Atalanta con qualche incertezza sui suoi giocatori chiave.
Juventus, situazione infortuni alla Continassa
Alla vigilia del match cruciale contro l’Atalanta, la Juventus deve fare i conti con alcune incognite per quanto riguarda i suoi giocatori. Nella sessione di allenamento alla Continassa, il tecnico Massimiliano Allegri ha dovuto gestire il lavoro di recupero di alcuni elementi fondamentali della rosa, tra cui Conceicao e Vlahovic.
Conceicao è ancora alle prese con un percorso di recupero che lo vede allenarsi separatamente dal resto del gruppo. Il giovane talento portoghese, acquistato con grandi aspettative, non ha ancora avuto la possibilità di esprimere il suo potenziale a causa dei continui problemi fisici. La società bianconera spera di poterlo avere presto al 100%, ma al momento non c’è una data certa per il suo rientro.
Vlahovic in miglioramento
Di diverso avviso sembra essere la situazione di Dusan Vlahovic, il centravanti serbo che, nonostante si stia ancora allenando a parte, mostra segnali di progresso nel suo recupero. Vlahovic ha partecipato ad alcune sessioni sul campo e potrebbe essere disponibile per la sfida contro l’Atalanta. La sua presenza sarebbe cruciale per dare maggiore peso offensivo alla squadra bianconera in una partita che si preannuncia combattuta.
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Fonte: l’account X di Romeo Agresti
🚨 Qui Continassa: lavoro di recupero per #Conceicao, ancora a parte ❌
Leggermente più avanti #Vlahovic: il serbo, in campo ma comunque a parte, potrebbe farcela per #AtalantaJuve 🤞⚪️⚫️ pic.twitter.com/vziWJnukkH
— ilBiancoNero (@ilbianconerocom) January 12, 2025
Serie A
Udinese, Runjaic da sconosciuto a 9° in Serie A
L’Udinese sta disputando un’ottima stagione sin qui, con 26 punti in 20 giornate e un sistema di gioco efficace. La Serie A ha scoperto Runjaic.
Arrivato da sconosciuto, ha saputo fin da subito imporre la sua idea di gioco e ricavarne anche risultati soddisfacenti.
Udinese, Runjaic tra i top esordienti: ora è 9°
Sette vittorie, cinque pareggi e otto sconfitte è lo score fin qui accumulato dall’Udinese in questa stagione. Tra le squadre inevitabilmente coinvolte nella lotta salvezza è quella che si è allontanata di più dalla zona calda.
Sono infatti 8 i punti di vantaggio sul Cagliari, attualmente a quota 18 punti, che portano serenità a tutto l’ambiente bianconero. Il ritorno di Sanchez è la ciliegina sulla torta, qualora dovesse ritrovare la forma al 100% i tifosi inizierebbero a divertirsi sul serio.
Il grande rendimento di Lucca, la classe di Thauvin, la solidità di Solet appena arrivato e la qualità a centrocampo di Ekkelenkamp sono solo alcune delle caratteristiche della squadra allenata da Runjaic.
La società si augura un finale di stagione altrettanto soddisfacente, conscia di aver scovato un vero talento per la panchina.
Serie A
Cagliari, Caprile grande protagonista a San Siro
Buona la prima per Caprile, che in campo a San Siro sotto gli occhi di tutti, offre un ottima prova riprendendosi ciò che gli era stato tolto
“Una sorta di storia amore-odio considerati i precedenti con il Bari. Ora spero si tratti solo di amore”. Così Elia Caprile, ex Bari, passato da pochissimo al Cagliari ha ricordato l’episodio che vide svanire le speranze di Serie A dei pugliesi, quando persero la finale Playoff proprio contro il Cagliari grazie ad un goal del suo nuovo compagno Pavoletti.
Dopo quella stagione per Elia Caprile arrivò ugualmente una sorta di promozione in serie maggiore: dato che il Napoli colpito dalle sue abilità, si presento alla porta offrendogli un contratto. Nella stessa estate dopo aver versato 4 milioni nelle casse dei pugliesi, la società partenopea decide di girare in prestito il portiere all’Empoli. Squadra con cui troverà titolarità e anche la salvezza, che arriverà nonostante il susseguirsi di guide tecniche sulla panchina, culminate con l’arrivo del maestro delle grandi imprese Davide Nicola, che non ci penserà due volte e lo porterà anche a Cagliari.
Una storia di destini e incroci dunque quella di Caprile che dopo aver ritrovato uno degli artefici del suo rilancio in Serie A, ritrova anche Pavoletti, che con un goal solo qualche anno prima lo aveva ” condannato”.
Caprile a San Siro
Il computo totale dei tiri (21 a 4, di cui 11 in porta) è il dato che forse sottolinea più di tutto l’impatto di Caprile durante la partita contro il Milan. Che riesce nonostante un ottima prestazione offensiva rossonera a neutralizzare quasi tutti i tiri degli avversari, eccetto quello sfortunato di Pulisic che carambola sul palo prima di finire tra i piedi di Morata e beffare Caprile.
L’ex portiere del Leeds United tra le altre, non avrebbe potuto sognare un ritorno alla titolarità migliore – dopo che una volta tornato al Napoli è stato schierato solo in 5 occasioni- Dato che proprio contro il Milan è riuscito a mettere insieme un totale di parate (10) che gli sono valse il record relativo al maggior numero di parate messe insieme in una singola partita. Prima di lui solo Radu e Ochoa facevano parte di questa classifica, dove l’ultimo fu proprio il messicano che riuscì a completare questo statistica ai tempi della Salernitana sempre contro una squadra di Milano. L’Inter .
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