La Roma, tramite i profili social del club, ha diramato la lista dei giocatori che domani saranno a disposizione di Ranieri per la sfida al Via del Mare contro il Lecce.

La Roma ha reso nota la lista dei calciatori convocati che prenderanno parte alla trasferta di Lecce. Il tecnico dei giallorossi Claudio Ranieri dovrà fare a meno di Paulo Dybala, che ha anzitempo finito la sua stagione dopo l’intervento chirurgico, ma non solo. Non saranno disponibili per la gara del Via del Mare anche Zeki Celik, Saud Abdulhamid  e Devyne Rensch. Tutti e tre gli esterni destri sono alle prese con degli infortuni muscolari.

Regolarmente presente Anass Salah-Eddine, che ha recuperato dall’infortunio rimediato con l’Olanda Under 21.

CLAUDIO RANIERI PARLA CON LEANDRO PAREDES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Roma, la lista dei convocati di Ranieri

Portieri: De Marzi, Gollini, Svilar;
Difensori: Angelino, Hummels, Mancini, Ndicka, Nelsson, Salah-Eddine, Sangaré;
Centrocampisti: Baldanzi, Cristante, Gourna-Douath, Koné, Paredes, Pellegrini, Pisilli, Saelemaekers;
Attaccanti: Dovbyk, El Shaarawy, Shomurodov, Soulé.

📋 I convocati per #LecceRoma.#ASRoma pic.twitter.com/3vGFQwYoxL

— AS Roma (@OfficialASRoma) March 28, 2025

Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, nell’intervista rilasciata a Sky Sport Insider ha parlato di Manu Koné, ripercorrendo le tappe del calciatore. 

La convinzione positiva di Ghisolfi riguardo le prestazioni sportive del giocatore sono promettenti, eccetto per qualche difetto. Infatti, descrive il calciatore come chi possiede il carattere di “imporsi velocemente.”

FLORENT GHISOLFI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Roma, le parole di Ghisolfi su Manu Koné

Le parole spese nei confronti di Manu Koné: “Come ho detto prima, è stata una scelta collettiva. Io ero convinto, ma anche l’allenatore, che al tempo era De Rossi, e tutti eravamo certi che avesse le qualità giuste a livello di fisicità, tecnica e anche di mentalità. Sappiamo quanto sia difficile per un nuovo giocatore inserirsi nella Roma, ma Manu ha il carattere per imporsi velocemente. E noi dobbiamo ispirarci a questo tipo di acquisto, perché è il profilo perfetto per aiutare la squadra a progredire in tutte le caratteristiche che cerchiamo oggi per diventare più forti. Il merito è di Manu: si è integrato molto rapidamente e ha giocato da subito molto bene. Sono molto orgoglioso, molto soddisfatto per lui e per il club.”

Milan-Napoli: uno scontro fondamentale sia per i giocatori che per le sorti della stagione. Chi sono i possibili protagonisti? i dettagli.

La situazione dirigenziale del Milan è ormai ben nota. Ciò che resta ignoto, però, sono i nomi delle figure che ricoprono le varie cariche all’interno della dirigenza. Una situazione di apparente anarchia, in costante fermento, che inevitabilmente si riflette sul campo.

Tuttavia, il terreno di gioco dovrebbe essere un capitolo a parte, anche se la squadra finisce inevitabilmente per rispecchiare ciò che accade ai piani alti. Il nono posto attualmente occupato dal Milan è una chiara dimostrazione di questa dinamica. È una situazione che necessita di un cambiamento immediato, e quale occasione migliore per invertire la rotta se non Milan-Napoli.

Milan-Napoli, i protagonisti

Uno su tutti, Rafa Leão, colui che diventò grande di punto in bianco, spazzando via, almeno per qualche giorno, le critiche incessanti che i media gli riservano. Un’opinione pubblica spesso troppo severa, che riversa su di lui una pressione costante, sera dopo sera, capace di mettere in ombra persino le sue ottime prestazioni.

Ora Leão è un altro giocatore: non è più il giovane pieno di belle speranze, su cui si riversavano le preghiere dei tifosi affinché riportasse a brillare, a San Siro, quelle luci che solo una grande stella è capace di accendere.

Classe 1999, non è più un ragazzo, e a dimostrarlo non sono solo i dati anagrafici, ma anche quelli statistici: Leão è diventato il primo giocatore nella storia del Milan per marcature da subentrante (10), superando una leggenda come Pippo Inzaghi, fermo a 9. Inoltre, nelle ultime cinque stagioni, è il giocatore che ha fornito più assist in assoluto nell’intera Serie A.

Questi numeri non sono solo impressionanti, ma gettano le basi per la statistica più importante, quella che rappresenta il raggiungimento della tanto richiesta maturità calcistica, invocata da tempo da  parte di addetti ai lavori e tifosi. Infatti analizzando l’intero percorso di Leão in rossonero, dal suo esordio fino ad oggi, emerge un dato straordinario: è l’unico giocatore in Serie A ad aver segnato almeno 50 gol e fornito almeno 50 assist tra campionato e coppe. Una conferma definitiva della sua evoluzione, che, sebbene non lo ponga come leader di spogliatoio, lo legittima certamente al ruolo di leader tecnico.

Un eco incessante quello evocato dai precedenti vissuti, sia in campionato che in Champions League: dall’incredibile “trasvolata” prima di servire la palla a Giroud, che non ha dovuto fare altro che metterla in rete, aprendo le danze al Maradona, agli 8 minuti impiegati da Taarabt per trovare la sua prima firma con il Milan, passando ovviamente per lo straordinario esordio di Pato con la maglia rossonera, sancito dal magnifico gol con la palla che passa sotto il portiere, uscito in anticipo in prevenzione di un possibile scavetto.

PAULO FONSECA TIENE A RAPPORTO I GIOCATORI NEL COOLING BREAK DOVE RAFAEL LEAO E THEO HERNANDEZ NON HANNO PARTECIPATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come ci arrivano le due squadre