Serie A
Monza, Nesta: “Dobbiamo dare un segnale alla classifica, venderò cara la pelle. Mota e Maldini…”
Alessandro Nesta ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Monza-Roma. L’allenatore brianzolo si è soffermato sul momento e sull’avversario.
Il momento negativo della squadra lombarda deve finire ma contro i giallorossi ci sarà da sudare per portare a casa il risultato. Ecco le parole del mister biancorosso.
Monza, le parole di Nesta
Nesta, come è nata l’idea del ritiro?
“E’ nata proprio in ritiro e l’abbiamo decisa insieme. Un qualcosa che può servire, vedremo”.
Che partita sarà quella con la Roma?
“E’ una partita importante solo per la classifica a prescindere da chi affrontiamo. Dobbiamo dare un segnale proprio alla classifica“.
Cosa serve in questo momento per provare a dare una svolta?
“Noi dobbiamo essere lucidi, consapevoli che la vittoria ci darebbe molto”.
Si sente a rischio dopo gli ultimi risultati?
“Io faccio il mio lavoro e venderò cara la pelle per cercare di risollevarmi. Il modulo che useremo? A volte faccio delle scelte a seconda di alcune indisponibilità. Dipende anche dal periodo, quando saremo tutti al cento per centro vedremo se cambieremo”.
C’è molto scetticismo intorno alla sua squadra. Ritiene esagerate anche le critiche?
“Non guardo i social, l’ufficio stampa mi manda qualcosa ma noi dobbiamo guardare solo quando vinciamo”.
Che squadra è la Roma di Juric?
“Li abbiamo studiati, è una squadra che pressa forte e hanno una loro identità. Ivan Juric è un grande allenatore, mi piace molto. Pisilli? Si vedeva già in Primavera che era forte. E’ un talento, questi giovani ora devono confermarsi a questi livelli”.
Cosa vi ha detto Adriano Galliani in vista di questa partita?
“Ha pranzato con noi, ci ha detto che dobbiamo svegliarci in modo positivo”
Riuscirete a recuperare qualcuno dei calciatori infortunati?
“Recuperiamo Birindelli, Ciurria sta benino e vediamo se portarlo in panchina o meno. Sta andando meglio. Sensi e Gagliardini invece sono out, Mota è recuperato. La crescita di Daniel Maldini? Sta crescendo molto, sono contento che vada con l’Italia perchè lo ritengo un calciatore speciale. Il portiere? Turati è il nostro titolare, Pizzignacco tra qualche anno lo diventerà”.
L’arbitro sarà Federico La Penna di Roma 1. Cosa pensa a riguardo?
“Magari è della Lazio (ride). A parte le battute non penso a queste dinamiche”
Serie A
Inter, la Curva Nord: “La tempesta giudiziaria ha rischiato di cancellare 55 anni di storia”
La Curva Nord dell’Inter, dopo il caos in questi giorni nel mondo degli Ultras, ha rilasciato una nota, in cui vengono affrontati e chiariti alcuni punti.
Questa sera, alle ore 20:45, l‘Inter affronterà in casa il Torino. Proprio poche ore prima del match, la Curva nerazzurra (dopo il caos dello scandalo degli Ultras) ha diffuso una nota dove vengono chiariti alcuni argomenti importanti: come la gestione dei biglietti e delle indiscrezioni trapelate nei giorni precedenti.
Inter, la nota della Curva Nord
“Era nostra intenzione attendere ancora qualche tempo per rendere note le linee guida del nuovo corso che si è deciso di intraprendere al Secondo Anello Verde. Le continue indiscrezioni comparse sui giornali ed i messaggi trapelati nel mondo ultras, ci hanno indotto ad anticipare i tempi per non lasciar troppo spazio ad interpretazioni scorrette del nostro pensiero”.
“Ci preme premettere che NULLA E STATO DECISO DI CONCERTO CON LA QUESTURA E LE FORZE DELL’ORDINE come cercato di far passare da alcuni messaggi e testate giornalistiche fuorvianti, le nuove linee di curva sono il frutto del lavoro congiunto di tutti i gruppi appartenenti alla Nord senza condizionamenti !! Andiamo quindi per gradi…”.
“La tempesta mediatica e giudiziaria che si è abbattuta sulla Nord, questa volta ha rischiato veramente di cancellare 55 anni di storia ultras nerazzurra. Il cuore della Nord però si sta dimostrando più forte di tutto e, grazie all’impegno di tutti coloro che han mostrato di credere nel valore che rappresenta il fulcro del tifo nerazzurro, ne stiamo uscendo ancora una volta più forti e consapevoli degli errori commessi”.
“È giusto riconoscere come la deriva che ci ha travolto sia stata anche conseguenza della nostra leggerezza nel monitorare la gestione organizzativa ed economia della curva. Per comprendere al meglio la ragione del punto a cui alcuni impegnati frequentatori e rappresentanti della curva siano arrivati, bisogna partire proprio dalla gestione economica della Nord”.
“I proventi della Nord son sempre stati suddivisi sui vari gruppi della curva che attraverso la distribuzione di gadget e adesivi si autofinanziavano per aiutare i propri frequentatori ad abbattere un minimo i costi di trasferta, contribuire alle spese comuni per la realizzazione di coreografie e partecipare ai costi per gli strumenti del tifo come tamburi megafoni e bandiere”.
“I biglietti che venivano richiesti attraverso i normali canali di distribuzione dell’Inter, venivano regolarmente pagati e l’unico vantaggio offerto dalla società per esigenze di ordine pubblico e organizzativo, era quello di avere un canale prioritario per l’acquisto dei tagliandi nell’interesse comune di permettere ai tifosi più assidui di esser presenti sempre e ovunque a guidare il sostegno alla squadra”.
“In virtù di questo ‘servizio’ offerto da chi gestiva questo spaccato organizzativo consentito dal canale prioritario concordato con la società, al prezzo di costo dei tagliandi i gruppi avevano facoltà di richiedere un sovrapprezzo che veniva accantonato dalla curva per coprire ulteriori eventuali spese comuni straordinarie come quelle per la tutela legale dei frequentatori, magazzini per i materiali di curva, mezzi di trasporto per le coreo, ecc”.
“Questa struttura organizzativa ed economica di curva ricalcava quanto accade più o meno in tutte le curve ma qual è la differenza e come si è arrivati all’escalation economica che ha risvegliato gli evidenti appetiti speculativi di qualcuno? La nostra realtà è cambiata dal momento in cui tutta la gestione di biglietti, materiale e contributi alla curva è stata concentrata su poche persone che dirigevano e controllavano tutti i conti”.
“Questo nuovo sistema gestionale, iniziato dopo il periodo pandemico, ha permesso a poche persone di gestire progressivamente volumi di denaro sempre maggiori grazie anche all‘unificazione della curva dietro un unico striscione che identificasse tutto il movimento ultras nerazzurro. Questi passaggi di ‘accentramento dei poteri’ sono sfuggiti anche ai frequentatori più assidui che, in totale buona fede e sebbene non potessero più avere accesso ai conti, beneficiavano dei servizi che venivano comunque garantiti da chi gestiva l’economia di curva come soprattutto la priorità nell’ottenere i biglietti di trasferta e la copertura dei costi per le coreografie. Il fatto che tutto funzionasse al meglio, i risultati positivi della squadra e la qualità organizzativa di chi gestiva la Nord, ha illuso tutti che si fosse raggiunto il perfetto equilibrio di curva senza rendersi conto di ciò a cui si contribuisse”.
“Chi gestiva la Nord, col consenso dei frequentatori ignari, ha acquisito totale libertà nella produzione di materiale, reperimento contributi, sponsorizzazioni e facoltà nella scelta della quota di sovrapprezzo per la ridistribuzione dei biglietti. Tutte queste attività speculative non hanno mai sfiorato neppure i frequentatori più vicini al direttivo che intanto, grazie alle innegabili capacità nel valorizzare il ‘brand’ Curva Nord, ha potuto far lievitare esponenzialmente i ricavi. Dei presunti profitti derivati da altre attività poi nessuno era a conoscenza e tutti siamo stupiti da quanto abbiamo appreso come tutti dalle ricostruzioni mediatiche”.
“Adesso, forti della pesante lezione subita e degli errori commessi, la Nord si è riorganizzata azzerando l’economia di curva e ritornando alla ripartizione in gruppi che coordinano il tifo rispettando la propria geografia di curva e ripartendosi negli abituali settori storicamente occupati nel Secondo Anello Verde”.
“La gestione del tifo sarà condivisa da un direttivo composta da un rappresentante per gruppo e non vi sarà più alcun ‘servizio biglietteria’ quindi i biglietti, soprattutto per le trasferte, dovranno esser acquistati individualmente dai frequentatori”.
Serie A
Cagliari, Nicola: “Andiamo convinti di esprimere noi stessi”
L’allenatore del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus, in programma domani alle 12.30.
Il Cagliari, reduce da una preziosa vittoria in trasferta contro il Parma che ha permesso alla squadra di riprendere fiato dopo un avvio complicato di campionato, punta a capitalizzare su questo slancio positivo. La squadra sarda vuole dare continuità al risultato ottenuto e, nella difficile sfida di domani contro la Juventus, proverà a strappare il miglior risultato possibile, consapevole dell’ottimo momento di forma degli avversari.
Cagliari, le parole di Nicola
Di seguito le parole del tecnico Davide Nicola in conferenza stampa.
Quanto è stato importante vincere a Parma?
“Vincere fa sempre piacere, ma è già stata accantonata come tutte la partite: Abbiamo un impegno difficile davanti a noi, dobbiamo pensare a questo”.
Dove hai lavorato ultimamente con i giocatori?
“Lavoriamo sempre su più fronti. A Parma non abbiamo fatto niente di diverso: nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo tradotto la mole di lavoro in più goal. Ma, ripeto, non abbiamo fatto una partita diversa dalle altre, salvo quella contro l’Empoli”.
C’è un dualismo Viola-Gaetano? Perchè Viola dall’inizio a Parma?
“La partita richiedeva una presenza come la sua. Sta lavorando bene, è molto intelligente tatticamente. Possono giocare insieme, in determinate circostanze. A Parma ho avuto modo di notare anche i progressi di Zortea e Piccoli”.
All’interno del gruppo nota più serenità? Come vede la partita di domani?
“Sarei felicissimo di uscire con un risultato positivo. L’avversario è fortissimo, ma noi non ci diamo per vinti. Cercheremo di dare tutto noi stessi e fare la nostra gara. Non siamo la Juventus. Andiamo convinti di esprimere noi stessi anche se non sarà semplice, un collettivo importante e non hanno mai subito gol in campionato”.
Come stanno Prati e Felici?
“Ognuno ha il proprio processo e timing di crescita. Questo gruppo è stato provato durante le gare, a volte ci sono stati infortuni che ne hanno limitato l’utilizzo. Felici? Deve completare l’adattamento alla categoria, deve sfruttare le occasioni a disposizione”.
Cinque anni fa subentrò a Motta al Genoa. Oggi come reputa di essere cambiato?
“Sono cambiate varie cose, da come vedi ed interpreti il calcio, in funzione delle caratteristiche a tua disposizione. Cambiano anche gli ambienti e devi essere bravo ad adattarti”.
Come sta la rosa?
“A parte i soliti quattro in differenziato, gli altri stanno tutti bene. Wieteska non è lontano dal ritorno in gruppo”.
Serie A
Parma, Pecchia: “Un’emozione tornare al Dall’Ara. Noi siamo pronti, ho tante alternative. Almqvist…”
Fabio Pecchia ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Parma. L’allenatore si è soffermato sulle ultime prestazioni e su cosa migliorare.
I crociati affrontano questo derby regionale con la volontà di tornare alla vittoria dopo le rocambolesche sconfitte contro Udinese e Cagliari.
Parma, le parole di Pecchia
Hai lavorato sulla testa o sul fisico?
“Sto bene perché la squadra sta bene, è stata regolare rispetto a quella passata, tutti son stati a disposizione nelle migliori condizioni. La squadra ha lavorato bene anche sul piano mentale”.
Hai spiegato ai ragazzi quanto importante sia mantenere equilibrio?
“La squadra quando è in campo vuole giocare per vincere, la reazione e la ricerca del terzo gol contro il Cagliari è stata positiva. Poi ci sono momenti in cui bisogna essere più pronti per cambiare l’inerzia della partita, questo ci ha fatto sciupare punti lunedì e anche nelle partite precedenti”.
Hai studiato come arginare Freuler, fulcro del loro gioco?
“Credo che non sia una questione di singoli, ma un Bologna da Champions, al di là di chi gioca. E’ una rosa competitiva, può giocare chiunque, ma vedo una squadra bella, con coraggio e con un’identità precisa. Tutta la squadra va affrontato con attenzione”.
Il Bologna schiera un 4-3-3 elastico, con inserimento dei centrocampisti, può mettervi in difficoltà?
“Squadra molto elastica, molte rotazioni, tanti uomini in avanti, molto aggressiva, simile alla Fiorentina degli ultimi anni. Una squadra in grado di fare bene la fase offensiva”.
Il Bologna ha esterni forti, il Parma anche, sarà questa la chiave della partita?
“E’ limitativo, chiaro che entrambe hanno un’identità precisa, vogliamo venire dentro con gli esterni e far la nostra partita. Dovremo esser bravi ad assorbire gli inserimenti in mezzo al campo, abbiamo studiato, servirà un’interpretazione matura”.
All’inizio della sua esperienza a Parma, tanti risultati altalenanti, i risultati poi hanno risolto i problemi. Può esser lo stesso vincendo prima della sosta?
“E’ un percorso diverso. All’inizio stavamo costruendo, questo è un campionato diverso ed è in linea con il nostro campionato. Abbiamo commesso errori, fatto belle cose, la squadra ha mantenuto un’identità”.
Almqvist è sempre stato devastante a gara in corso, può esser lo stesso domani?
“Abbiamo delle alternative e delle soluzioni diverse, è entrato sempre con un bel piglio, soprattutto vicino alla porta avversaria. Ha strappo negli ultimi metri, sono molto contento, può giocare anche dall’inizio, non ci sono complicazioni in questo”.
C’è stato un confronto con Krause, le sue parole possono dare una mano?
“Non c’è stato troppo contatto, probabilmente domani sarà più vicino ai ragazzi, è stato abbastanza veloce ai ragazzi. Domani la sua presenza farà molto piacere ai ragazzi“.
Che derby è per lei?
“Sempre un’emozione, ogni derby è così per i tifosi. Un’atmosfera particolare, è innegabile che emoziona un po’ tutti. Tornare al Dall’Ara è sempre un’emozione, contento di vederla in Champions ma soprattutto di vivere il clima di festa. Tutti hanno festeggiato andando a Liverpool e sono usciti con merito, hanno mostrato grandi qualità”.
Si augura che possano fare lo stesso i tifosi del Parma?
“Io credo che ci sarà un’atmosfera fantastica. Da parte nostra c’è tutta la voglia di dare un bel segnale ai tifosi, i ragazzi saranno pronti per affrontarlo. Un’altra bella cornice, i miei vogliono esserne partecipi”.
Coulibaly ha detto di preferire stare a destra quando bisogna difendere:
“Quando gioca a sinistra gli dico di pensare ad attaccare, quando giocherà a destra dovrà pensare a difendere”.
Il dubbio della vigilia riguarda soprattutto le scelte in difesa:
“Lo abbiamo dimostrato, possiamo giocare con Coulibaly e Valeri, o anche Hainaut, a seconda delle partite. Enrico può ricoprire tutti i ruoli. Stanno bene, tutte le soluzioni sono valide. Sono pronti, nessuno ha avuto problemi”.
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