Serie A
Monza, Nesta: “Per ora non c’è nulla con Szczesny. Empoli? Io e D’Aversa saremo squalificati, ma…”
Il tecnico del Monza Alessandro Nesta ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di campionato in programma domani sera contro l’Empoli.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Nesta all’esordio
Che notte passerà prima dell’esordio in A da allenatore. Cosa c’è nella mente di Nesta?
“Quello di sempre. Un po’ di adrenalina, ma a prescindere, la avevo anche in B, quando non la avrò più vuol dire che dovrò stare a casa. È un passo importante per me, ma è il sesto anno che alleno, qualcosa ho fatto… Non ho mai allenato in A, domani sono squalificato, quindi non è proprio l’esordio sulla panchina, vediamo il prossimo.”
Un pensiero su D’Aversa?
“Siamo tutti e due squalificati… Lo conosco perché ci ho fatto il corso e il master insieme, lo conosco da giocatore, ci ho giocato contro anche da allenatore in un Parma-Frosinone. È dura per tutti iniziare… Noi dobbiamo e vogliamo iniziare bene, il calendario ci obbliga a fare punti il prima possibile perché queste partite si deve cercare di portarle a casa, poi ce ne saranno di più complesse. Dobbiamo giocare a viso aperto, forte, l’approccio sarà fondamentale, serve far capire all’avversario la forza che metteremo in campo, questa sarà una chiave importantissima.”
Ha parlato di Szczesny con Galliani?
“Penso non ci sia più questa cosa, non abbiamo parlato sicuramente di lui, ma di altre situazioni.”
Non c’è più questa cosa significa che non c’è più la possibilità di vederlo al Monza?
“Non ho più sentito il nome di Szczesny nell’ambiente Monza, non lo so. Poi magari viene l’ultimo giorno perché il Dottore… Gli ultimi giorni lui è famoso. A oggi non abbiamo notizie di Szczesny.”
Serie A
Serie A, oggi ricade un anniversario: tu lo sapevi?
Oggi per la Serie A è un giorno speciale. Il 17 Settembre, di ormai molti anni fa è stato il giorno in cui il calcio italiano è cambiato, per sempre: lo sapevi?
Era il 17 settembre del 1939, la Serie A si apprestava a vivere la sua decima edizione da quando è stato istituito il girone unico che ad oggi è a venti squadre. Ma oggi ricade un anniversario “speciale” che ha cambiato anche il modo dei tifosi nel guardare le partite: il dettaglio.
Serie A: Lo storico cambiamento
Quel giorno di oramai ottantacinque anni fa cambiò il calcio italiano. Fu permesso agli addetti ai lavori in primis e a tutti i tifosi, poi, di poter riconoscere in modo subito intuitivo i giocatori. Da quel giorno furono, infatti, istituiti i numeri di maglia. Dall’ uno all’undici e questo permetteva a tutti di poter subito captare il giocatore in campo ed il proprio beniamino.
Sono passati molto anni d’allora ma sicuramente quel cambiamento ha fatto la storia del nostro campionato. Oggi le maglie di giocatori rappresentano, anche, il vestiario più comune per quei tifosi che dal vivono vanno allo stadio per supportare la propria squadra.
Le maglie ritirate
Ci sono maglie, talvolta ritirate in onore di un proprio giocatore simbolo: Maldini (3, Milan); Zanetti (4, Inter); Baggio (10, Brescia) Maradona (10, Napoli); Riva (11, Cagliari). Sono solo alcune delle maglie che le squadre di A hanno deciso di non far indossare a nuovi giocatori, in ricordo delle gesta dei grandi campioni del passato.
In campo non si vedono più quei numeri portati sulle spalle da chi ha fatto la storia di un club. Diverso è invece il discorso sugli spalti. Proprio lì i tifosi, quando assistono alla partita indossano con molto orgoglio le maglie dei loro beniamini, e spesso coincidono con quelle di grandi campioni del passato. Il tutto grazie a quello storico cambiamento, che ha portato i numeri sulle spalle dei giocatori, 85 anni fa.
Serie A
Roma in lutto, si è spento Alicicco
Ernesto Alicicco è stato per la Roma una persona molto importante. Sua l’impronta nei due scudetti giallorossi quando ricopriva il ruolo di medico sociale.
Si è spento all’età di ottantanove anni, nella sua Roma, Ernesto Alicicco. Fu medico sociale dei giallorossi dal 1978 al 2000. Tra i protagonisti dei gli ultimi due scudetti vinti nel 1982-83 e 2000-01, oltre a cinque Coppa Italia vinte nel periodo 1979-1991.
Alicicco, amico e medico di Roma
Nella sua lunga carriera da medico riuscì nel calcio a imprimere il suo credo e la sua spiccata dose di gentilezza ed altruismo lo hanno contraddistinto. I tifosi giallorossi ricorderanno sicuramente il suo pronto intervento che salvò la vita a Lionello Manfredonia: vittima di un arresto cardiaco a Bologna, dove si giocò alla temperatura record di -12 gradi.
Storico collaboratore e amico di Carlo Mazzone, già ai tempi da giocatore al Siena, concluse la carriera da medico sociale nel Brescia, nel quale aiutò Baggio nel recupero dai suoi più frequenti infortuni fino ad aiutare Guardiola nel post del caso doping.
Per la Roma e non solo, oggi è una giornata di lutto: il calcio italiano perde una grande persona, un amico ed un professionista serio.
L’#ASRoma piange la scomparsa di Ernesto Alicicco.
Tra il 1978 e il 2001 ha curato i nostri campioni, resterà nel nostro cuore per sempre. pic.twitter.com/YN4qsjgRVa
— AS Roma (@OfficialASRoma) September 17, 2024
Serie A
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