Serie A
Monza, Palladino il filosofo
La sconfitta pesante contro la Salernitana non ha tolto il sorriso dalle labbra del tecnico del Monza che resetta subito e proietta la testa verso l’Empoli.
Monza, stop senza drammi
Drammi non ne fa. Del resto non ce l’ha neppure per carattere. Raffaele Palladino. è un tecnico di quelli per i quali una partita di calcio resta una partita di calcio. Niente dietrologie, niente parole che lasciano intendere altro, niente alibi. Con la Salernitana al suo Monza è andata come non doveva andare? Si resetta e punto.
“Abbiamo disputato un buon primo tempo con un ottimo approccio – esordisce – sapevamo che la Salernitana avrebbe potuto riservare delle insidie con le ripartenze, abbiamo avuto buone occasioni per fare male ma non le abbiamo sfruttate”.
Nel secondo tempo, invece, la squadra si è un po’ seduta e lui non se lo nasconde nè lo occulta di fronte agli addetti ai lavori: “siamo partiti bene nel secondo tempo – prosegue – poi abbiamo perso un po’ di identità, dopo la seconda rete abbiamo rischiato tanto , merito anche della Salernitana che ha fatto una buona gara di coraggio e spinta”. A chi gli faccia notare che la squadra si è fatta un po’ prendere dal nervosismo dice a chiare lettere che è vero. Ma dice anche che esiste un modo preciso per fargli cambiare pelle a partire dalla prossima gara: “questo nervosismo – conclude- deve essere trasformato in rabbia agonistica e positività”.
La seconda sconfitta di fila dei biancorossi va così a fare massa in archivio senza drammi. Palladino e filosofia hanno ambedue nove lettere. E il tecnico, nel finale della sua disamina, le sovrappone perfettamente: “dobbiamo essere bravi ad analizzare e archiviare le sconfitte – spiega- e poi penseremo alla prossima sfida, senza fare drammi”. Appunto.
Serie A
Juventus, Zambrotta: “Cambiaso d’esempio per tutti. Motta..”
La Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex terzino di Juventus e Milan Gianluca Zambrotta, il quale ha detto la sua in merito alla Juventus ma non solo.
Juventus, ecco le parole di Zambrotta
Cambiaso – “Mi piace molto per lo spirito, ha iniziato dalla D ed è un esempio per tutti. E’ cresciuto in qualità negli ultimi anni ed è molto duttile, può giocare sia alto che basso. E’ una risorsa per la Juventus e per l’Italia”
Conceicao – “Mi piace proprio come tipologia, quei giocatori rapidi e veloci che ti possono cambiare la partita. E’ un’idea di calcio che a me piace quella di avere gli esterni forti a piede invertito. La Juve e Giuntoli dovranno fare il possibile per portarselo a casa. Se sta bene, fa la differenza”
Thiago Motta – “In campo era molto intelligente e tattico: piede e qualità, qualcosa che sta riportando nel ruolo da allenatore. Ora, poi, lo vedo molto più calmo e riflessivo. Mi piacciono la sua serenità e il sangue freddo. In campo era sicuramente più fumantino…“
Matteo Di Tria
Serie A
Cagliari, Nicola: “Giusto il pareggio, ma serve più cattiveria!”
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha parlato al termine del pareggio raggiunto in extremis al Marassi contro il nuovo Genoa targato Viera.
Davide Nicola, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida della 13° giornata di Serie A contro il nuovo Genoa di Viera. Il match del Marassi è terminato in pareggio (2-2) con il club sardo che ha raggiunto la parità negli ultimi minuti grazie alla rete di Piccoli su calcio di rigore.
Cagliari, le parole di Nicola
Un punto in rimonta.
“Sapevamo bene che sarebbe stata una partita tosta. Da parte nostra significava incontrare in un campo notoriamente impegnativo perché la spinta di questo pubblico concentrati a dare una mano al nuovo allenatore e ai giocatori. Per noi significava essere nella posizione dove l’aspetto dell’aggressività doveva essere pari. La partita nel risultato è giusto il pareggio ma per chi come noi lotta per determinate posizioni le partite se le perdi ci sia tutto da buttare. Dobbiamo migliorare ad essere più determinati perché essere più cattivi fa la differenza anche perché il gol subito è arrivato subito dopo”.
Troppi gol subiti?
“Credo che se si guarda la classifica delle squadre interessate alla lotta per non retrocedere il problema del subire gol è generalizzato. Dobbiamo migliorare per non far trovare con troppa facilità il gol agli avversari. Oggi la difficoltà era pensare che potessero utilizzare un altro modo di stare in campo e per gran parte è accaduto. Mi spiace non aver trovato il vantaggio nel nostro momento migliorare. Per contro sono soddisfatto che questo Cagliari lotta”.
I complimenti di Giulini?
“E’ sempre piacevole che il presidente sia soddisfatto. Io non sono molto schiavo dei complimenti, spesso mi sottraggo perché penso all’obiettivo finale. Certo, mi interessano anche i ‘micro’ obiettivi. Questa squadra riesce ad interpretare due modi di stare in campo”.
Gli errori sotto porta?
“C’è più di una spiegazione. Gaetano ha qualità ma ha bisogno della scintilla, non è frenetico ma può sfruttare meglio le occasioni. Noi i numeri ce li stiamo costruendo creando un ambiente intorno di fiducia. Nelle due occasioni di Gaetano, nella prima è stato pazzesco Leali e nella seconda poteva fare meglio”.
Cosa manca per la vittoria?
“Non si vince da cinque partite ma si stanno facendo punti. Dalla decima squadra in giù, non so quante squadre hanno vinto tante partite. Il campionato di chi lotta per la categoria è questo. Bisogna rispondere presente a livello di carattere, autocriticandosi quando c’è da migliorare è l’unica strada che abbiamo per mantenere la Serie A. Oggi era una squadra contro cui si poteva vincere ma anche perdere. Ad oggi è un campionato molto competitivo”.
La scelta del portiere?
“E’ interessante come qualsiasi scelta venga interpretata. Una sola partita per il ruolo del portiere non è possibile valutare le potenzialità. Oggi era una partita importante in un contesto provante e credo abbia fatto un’ottima partita. Molto probabilmente succederà che alternerò i portieri. Sto cercando il giusto livello di energia in tutti i giocatori. Vedremo chi continuerà a difendere i pali. Prima viene il Cagliari”.
Serie A
Roma: la Curva Sud continua la protesta
Il ritorno sulla panchina della Roma di Claudio Ranieri non sembra aver ancora placato la rabbia della Curva Sud: apparso un altro striscione di protesta.
Claudio Ranieri è pronto all’esordio (il terzo della sua carriera) sulla panchina della Roma. Quest’oggi allo Stadio Diego Armando Maradona i giallorossi affronteranno il Napoli, nel big match che vale la tredicesima giornata di Serie A.
In conferenza stampa il tecnico giallorosso ha ricordato ancora una volta l’importanza di sostenere la squadra in uno dei momenti più difficili della sua storia recente. Un appello diretto ai tifosi romanisti che, come ha dichiarato l’allenatore testaccino, la squadra deve ricominciare a portare dalla propria parte.
Altro striscione di protesta della Curva Sud
Nonostante le parole di Ranieri, però, molti tifosi giallorossi non intendono fare passi indietro nei confronti della società e della squadra. La delusione per una partenza di stagione non all’altezza delle aspettative è ancora viva.
La scorsa notte, nel quartiere romano di Boccea, è apparso uno striscione che recitava così: “Il ritorno sulla panchina della Roma di Claudio Ranieri non sembra aver ancora placato la rabbia della Curva Sud: apparso un altro striscione di protesta.”
Ancora una volta una chiara presa di posizione da parte del tifo più caldo giallorosso: la protesta va avanti.
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