Serie A
Monza, si punta su Casadei

Il Monza, data la scarsità dei risultati ottenuti fino ad ora in questa stagione, inizia già a preparare il terreno per la prossima finestra di mercato.
Il Monza e il suo DS Adriano Galliani sembrano in pole position per quanto riguarda la corsa al mediano italiano espatriato all’estero Cesare Casadei.
Il ragazzo, attualmente in forza al Chelsea, si era già messo in mostra l’anno scorso in Serie B inglese con il Leicester. L’allenatore di quel Leicester era Enzo Maresca, attuale allenatore dei Blues, che ha deciso di confermarlo in prima squadra, dopo che il ragazzo era stato richiamato alla base lo scorso Gennaio.
L’idea del Monza sarebbe quella di chiudere anzitempo le trattive con club e giocatore, in modo tale da avere il giocatore a disposizione già dal prossimo gennaio.
Casadei e l’interesse di altre squadre
Il club londinese, che precedentemente aveva fatto muro ad ogni richiesta sul giocatore, sembrerebbe aver cambiato idea. Considerando anche la grandissima concorrenza nel ruolo e la giovanissima età del giocatore, che chiaramente necessiterebbe di più spazio.
In Italia non c’è solo il Monza che punta al giocatore, bensì anche Lazio e Fiorentina sono sulle sue tracce. Entrambe in ricerca di un possibile nuovo innesto da arruolare nel minor tempo possibile.
La richiesta iniziale per il giocatore sembra essere di 20 milioni di euro. Cifra che ha spaventato precedenti pretendenti, come gli olandesi del Feyenoord, e sembrerebbe poter allontanarle altre, facilitando la strada a Galliani e il suo Monza.

IL CAPITANO DEL MONZA MATTEO PESSINA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Casadei al Monza
L’idea sembrerebbe quella di provare a prendere il giocatore in prestito già da questo gennaio. Regalando così a Nesta un nuovo centrocampista di livello, che fino ad ora tanto è mancato ai brianzioli.
Dati gli infortuni di Gagliardini e del capitano Matteo Pessina, attualmente il Monza si trova in grande difficoltà in mezzo al campo. Con i soli Bianco e Bondo disponibili, oltre ad un inaffidabile Sensi purtroppo troppo incline ai guai fisici., la soluzione potrebbe essere quella di portare il giovane Casadei in Italia.
Dove sicuramente troverebbe più spazio (fino ad ora solo 5 presenze con i blues), anche in vista dei suoi impegni con le nazionale U21.
Serie A
Juventus, Tudor: “Non commento il passato, lavoriamo sui calci piazzati”

Igor Tudor si concentra sui calci piazzati e ricorda l’influenza di Lippi, ispirandosi ai metodi della Juventus per migliorare la squadra.
La strategia di Tudor: focus sui calci piazzati
Igor Tudor, attuale allenatore, ha recentemente sottolineato l’importanza dei calci piazzati nel suo piano di gioco. Durante un’intervista, Tudor ha evitato di commentare le scelte dei suoi predecessori, preferendo concentrarsi su come migliorare l’efficacia della squadra su questo aspetto cruciale. Il tecnico ha dichiarato che il lavoro intenso sui calci piazzati sarà una delle chiavi per il successo.
L’influenza di Lippi e l’eredità della Juventus
Tudor non nasconde l’ammirazione per Marcello Lippi, un nome che evoca immediatamente ricordi della Juventus. L’allenatore ha espresso il desiderio di adottare i modi di fare, comunicare e gestire caratteristici del leggendario allenatore bianconero. Questo approccio potrebbe portare la squadra a un nuovo livello di competitività, puntando su una gestione più strutturata e comunicativa.
Per leggere la conferenza stampa integrale, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#Tudor: “Non mi va di commentare quello che è successo prima di me. Spiegare perché certe cose non c’erano non sarebbe educato. Calci piazzati importanti: si va a lavorare forte su questo. #Lippi? Quando penso a lui penso alla #Juventus nei modi di fare, comunicare e gestire” pic.twitter.com/mue142NN6n
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 27, 2025
Serie A
Napoli, Lukaku su Conte: “Mi ha fatto crescere e migliorare nel corso della carriera. Gli sarò sempre grato per questo”

Napoli-Lukaku: Il centravanti belga del Napoli ha parlato ai microfoni di Radio Crc riguardo il suo periodo di ambientamento in Campania. le sue parole:
Dopo una buonissima prima parte di stagione al Napoli, Romelu Lukaku, intervistato da Radio Crc, ha parlato del suo periodo di adattamento nel capoluogo campano e di quanto Dries Mertens, suo compagno in nazionale, forte dei suoi tanti anni passati al Napoli, gli abbia dato una mano. Le sue parole:
Come è stata la trattativa che l’ha portata a Napoli?
“Conte mi aveva chiamato con largo anticipo e io gli ho detto sì praticamente subito. Sappiamo entrambi ciò di cui ho bisogno per rendere al meglio, non servono tante parole”.
Ha un rapporto speciale con Conte?
“Non ho alcun trattamento di favore, anzi, con me è più severo perché si aspetta molto. A me piace questa responsabilità, mi ha fatto crescere e migliorare nel corso della carriera. Gli sarò sempre grato per questo”.
Lotta Scudetto con Inter e Atalanta?
“L’Inter parte favorita, lo dicono tutti. Hanno una rosa ampia e di grandissima qualità, bisogna essere onesti. L’Atalanta sta facendo un grande percorso, lo scorso anno ha vinto l’Europa League e ora sta crescendo ulteriormente. Noi vogliamo prenderci una rivincita, nessuno si aspettava ci saremmo trovati in questa posizione, ma ora siamo qui e dobbiamo continuare a lavorare duramente. Per realizzare i propri sogni bisogna dare tutto ogni giorno ed essere pronti a qualsiasi sfida. Quando sei parte di un ciclo vincente, devi alzare sempre l’asticella. Gli altri migliorano e tu devi fare lo stesso. I tifosi vogliono vivere ancora quella sensazione di vittoria, rivincere è ancora più bello. Il mister da calciatore ha sempre assaporato ogni vittoria come fosse la prima, vogliamo farlo anche noi per questa città. Non ci sentiamo appagati”.
Si sente un po’ napoletano?
“Ogni giorno di più. Ho parlato con Mertens di recente, lui vuole tornare qui a vivere dopo il ritiro. Grazie a lui ho conosciuto persone splendide, legami che dureranno per tutta la vita”.
Contro il Milan potrebbe arrivare il suo gol numero 400 in carriera. Ci pensa?
“Sarebbe incredibile, ma per me conta soprattutto la prestazione della squadra. Sappiamo di affrontare un avversario forte, pieno di qualità, ma ci prepareremo al meglio per ottenere un grande risultato. Ho fiducia nel lavoro che stiamo facendo con il mister”.
All’andata ha segnato uno dei gol più belli della stagione?
“Può essere, è una rete che mi rappresenta: attacco la profondità su un gran passaggio di Anguissa. Ma oltre al gol, è stata una prestazione di squadra molto positiva”.
Cosa ha provato quando ha segnato il primo gol al Maradona?
“Durante il riscaldamento ho sentito un calore incredibile dai tifosi, mai provato prima. Dopo la partita ho chiesto a Mertens se fosse sempre così, lui mi ha confermato che è una costante. L’urlo del pubblico ti spinge, mette pressione agli avversari. Quando succede, per loro diventa difficile, è una questione mentale che ti dà ancora più carica”.
Quanto è importante la comunicazione tra attaccanti?
“È essenziale. Parliamo molto tra noi, con Raspadori, Simeone, tutti abbiamo caratteristiche diverse ma possiamo giocare insieme. Questo aiuta anche il mister a prendere decisioni e, se c’è intesa, i risultati arrivano. Siamo un gruppo affiatato anche fuori dal campo: ogni martedì organizziamo tornei di Call of Duty, siamo sempre 10-12 giocatori. Gioco ai videogiochi anche con i miei figli, tra Fortnite e giochi di calcio. Mio figlio? Quest’anno è al secondo anno all’Anderlecht, si sta divertendo. Vuole giocare in attacco, non in difesa. Sicuramente è più tecnico di me, all’Anderlecht lavorano molto bene. Io non interferisco con gli allenatori, ovviamente”.
Qual è la parte di Napoli che preferisce?
“Mertens mi ha consigliato Posillipo, passeggiare guardando il mare mi dà pace. Non sono ancora riuscito ad andare sulle isole, con gli allenamenti è complicato. Ma il calcio per me viene prima di tutto, anche se ogni tanto staccare qualche ora fa bene”.
Serie A
Juventus, Giuntoli: “Tudor resta fino al Mondiale per Club”

La Juventus conferma Igor Tudor fino alla fine della stagione, compreso il Mondiale per Club, con l’auspicio di continuare insieme.

CRISTIANO GIUNTOLI PREOCCUPATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La decisione della Juventus su Igor Tudor
La Juventus ha preso una decisione importante sul futuro del suo attuale allenatore, Igor Tudor. Secondo quanto dichiarato dal direttore sportivo Giuntoli, Tudor rimarrà alla guida della squadra fino al termine della stagione, includendo anche la partecipazione al Mondiale per Club. La scelta sottolinea la fiducia che la società ripone nelle capacità di Tudor, che ha dimostrato di possedere qualità significative nel corso della sua gestione. Questo annuncio arriva in un momento cruciale per la squadra bianconera, che mira a consolidare la propria posizione sia in campionato che nelle competizioni internazionali.
Il futuro di Tudor e le aspettative della società
Dopo il Mondiale per Club, la Juventus valuterà la situazione per decidere se proseguire il rapporto con Igor Tudor. Giuntoli ha espresso la speranza di poter continuare la collaborazione, evidenziando l’importanza del contributo del mister croato. La dirigenza bianconera sembra intenzionata a costruire su solide basi, cercando di mantenere una continuità che potrebbe rivelarsi fondamentale per i successi futuri del club. Tudor, che ha dimostrato una notevole abilità nel gestire la squadra, avrà l’opportunità di dimostrare ulteriormente il suo valore nei prossimi mesi.
Per leggere la conferenza stampa integrale, clicca qui.
Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨⚪️⚫️ Juventus director Giuntoli: “Igor Tudor will stay with us until the end of the season, Club World Cup included”.
“We will assess the situation after that as our hope is to continue together with Igor Tudor as head coach. He has important qualities”. pic.twitter.com/MgK3QiGhQa
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 27, 2025
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