In 22 anni da allenatore di club calcistici, José Mourinho ha collezionato numeri impressionanti. A partire dal numero di partite, 1.059 in totale: di queste 667 sono state le vittorie, 218 i pareggi, 174 le sconfitte.
In proporzione, la percentuale di vittorie è elevata (il 63%). La media di gol fatti a partita è 1,9, per un totale di 2.057 gol inferti agli avversari, a fronte di 922 gol subiti.
E poi i titoli: sono ben 26 i titoli conquistati in carriera, dei quali 21 nazionali e 5 europei, che includono 2 Champions League.
Il titolo che ha vinto di più? La Coppa di Premier League, ottenuta 3 volte con il Chelsea e 1 con il Manchester United.
A partire dal suo esordio in panchina, il 23 settembre del 2000 al Benfica
, Mourinho è l’allenatore che ha vinto più partite in assoluto (375, contro le 372 di Pep Guardiola).Insomma: non si può dire che José non abbia tutti i numeri per essere considerato, senza possibilità di equivoco, un allenatore vincente.
Intervistato dopo aver ricevuto il premio Quinas de Ouro in occasione del Golden Quinas Gala, il tecnico portoghese ha ammesso:
“Mi sento bene, mi sento forte, motivato, mi piace vincere, odio perdere, non è cambiato nulla. Il colore dei capelli sì, e anche le rughe, ma sono pronto a continuare. Per altri 22 anni no, non c’è tempo, ma per qualche altra stagione in più sì“.
Chissà che non decida di chiudere la propria carriera da allenatore proprio alla Roma, dopo averla riportata in Champions League.
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