Serie A
Mourinho: “Pellegrini out così come forse Smalling. Dybala e Lukaku dall’inizio”

Mourinho, tecnico della Roma, ha presentato la sfida delle 20,45 all’Olimpico contro l’Empoli dove lo Special One potrebbe ritrovare dall’inizio Dybala.
Mourinho non ci sta. Lo Special One vuole trovare i primi 3 punti domani all’Olimpico dopo i passi falsi delle prime giornate. Queste le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa:
Che squadra si aspetta di fronte? “L’importante non è la partenza ma la fine, sono sicuro che l’Empoli non è in crisi perché è ultimo, non è quello il loro potenziale e non finiranno così la stagione. Mi aspetto una squadra tranquilla e con ambizione. Abbiamo vinto quattro partite su quattro con loro, ma sono state tutte difficili. Sono una squadra organizzata, che sta giocando in modo diverso, ma può tornare alla base dell’anno scorso. Abbiamo lavorato con rispetto verso loro e con l’ambizione di vincere la prima partita”.
Con questi innesti la Roma può arrivare più avanti? Come sta Smalling? “Siete sempre negativi. Fortunatamente noi siamo più ottimisti. Smalling è un giocatore fondamentale per noi, lui sa analizzare se stesso ed è facile comunicare con noi. Domani non penso che sarà a disposizione. Magari mi arriva in extremis in panchina e eventualmente aiutare in caso di necessità ma c’è probabilità che non vada nemmeno in panchina. Una cosa è parlare con voi prima e dopo il mercato. La Roma ha preso due attaccanti dove è molto difficile avere due giocatori come Romelu e Azmoun. Se siamo tutti disponibili e in forma cambia il nostro profilo di squadra. Le prime partite le abbiamo fatte con Belotti ed El Shaarawy con nessuna soluzione in panchina, contro il Milan pochi minuti con Lukaku. Abbiamo bravi giocatori in attacco. Azmoun è arrivato in una situazione difficile dopo un infortunio e senza allenamenti. In queste settimane ha lavorato bene per avvicinarsi a una situazione positiva. Quando Paulo c’è abbiamo sempre un po’ di paura, ma abbiamo sempre speranza che questo fantastico giocatore ci possa aiutare. Anche Belotti ed El Sha hanno fatto tanto per noi, giocando con sacrificio. Ora siamo positivi, abbiamo bisogno di tempo, di allenamenti per migliorare come squadra. Sono molto contento con i giocatori che sono a disposizione. Il mio obiettivo è vincere domani, voglio vincere sempre”.
C’è la possibilità che qualche giocatore del gruppo storico accusi un po’ di fatica dal punto di vista mentale dopo tutte queste partite? “Non penso sia un crimine, ma è stato importante per la gioia di una città, per l’autostima del gruppo. Lo abbiamo fatto bene. Se siamo arrivati alle 30esima gara del campionato scorso eravamo terzi. Abbiamo giocato due partite con Feyenoord e Leverkusen e poi abbiamo giocato la finale. Abbiamo avuto diversi infortuni come quelli di Smalling e Dybala, con Matic che non poteva giocare ogni partita per l’età. Poi siamo arrivati alla fine con queste difficoltà. Dal punto di vista della quantità siamo di meno, siamo 2 giocatori di campo più i ragazzi della Primavera e per me loro saranno sempre un’opportunità. Se la quantità non è altissima la qualità è alta: abbiamo giocatori di grande potenziale. Quando saremo tutti disponibili e in forma, e sono sicuro che ci arriveremo, saremo una squadra davvero forte. Quando ci saranno problemi dovremmo rimanere tranquilli e avere pazienza. Lavoriamo con tranquillità”.
Come stanno gli altri? “Pellegrini è out, Smalling per me è fuori ma delle volte può succedere che possa recuperare all’ultimo almeno per la panchina. Mancini? Lasciami ringraziare Spalletti, ha fatto tanti anni l’allenatore e ha sicuramente la percezione di quando un giocatore non ce la fa per giocare con la Nazionale farlo andare a casa. L’ha fatto con Mancini, Pellegrini e penso con giocatori di altri club. Siamo rimasti qui con un gruppo di 9 giocatori e 7 erano infortunati. Sono stati qui con il mio staff e siamo un po’ scemi, non abbiamo fatto come fanno alcuni che vanno in vacanza 10 giorni. Siamo rimasti qui, noi siamo così e moriremo con questa professionalità. Eravamo io , Belotti, Azmoun, i due portieri e i bambini di Primavera. Gli altri 7 solo ieri hanno lavorato ieri con la squadra. Sono disponibili per giocare, abbiamo bisogno di loro. Dobbiamo gestire bene la gara, prendere qualche rischio. Saranno tutti convocati. Romelu quando è arrivato qui prima del Milan non era in una condizione drammatica, ha avuto molta attenzione con il suo corpo. Renato, Paredes sono arrivati in una condizione peggiore di Lukaku, Azmoun ancora peggio. Romelu con queste due partite in Nazionale è arrivato molto bene, giocherà domani da titolare. Non sarebbe una sorpresa se giocasse 90 minuti. Dybala giocherà. Non sarà facile per lui giocare 90 minuti, lui si sente bene dal punto di vista fisico e vuole giocare. Giocheranno Dybala e Lukaku dall’inizio”.
Totti lo vorrebbe come dirigente? “Io sono l’allenatore. Non sono nessuno per parlare con un mito del romanismo e dirgli di venire. Parlo con lui di banalità. Questo è il mio rapporto con Francesco nel rispetto della società. La mia vita sociale a Roma è così, non ce l’ho. Totti è nella Roma, non è mai uscito di qua e mai uscirà. Per me lui è sempre qui. Mourinho non ha fatto nulla”.
Spinazzola come sta? Gli esterni non hanno dato molto, state facendo un lavoro specifico o sono le caratteristiche dei calciatori che non permettono di avere tanti bonus? “Quando un giocatore va in nazionale è sempre preso in considerazione. E’ il sogno di tutti i giocatori, se ti chiedono di fare il magazziniere devi farlo. Spalletti ha preferito Dimarco e Biraghi, Leo deve lavorare di più con noi e fare meglio. Se fa bene con noi tornerà a giocare con la Nazionale. Abbiamo delle opzioni sulle fasce, sono giocatori diversi e hanno bisogno di cose diverse. Dal punto di vista fisico chi sta meglio è Kristensen, ma dal punto di vista tecnico e della fiducia non è al massimo. Karsdorp ha avuto un ritiro difficile con infortuni e con il dubbio della cessione fino all’ultimo giorno, finalmente ora ha trovato l’equilibrio. Zalewski era infortunato, si è allenato per la prima volta ieri. Spinazzola è arrivato molto bene dalla Nazionale. El Shaarawy ha fatto tutti i ruoli. Faranno sicuramente meglio e la crescita della squadra avverrà anche qui. In Europa non avremo Kristensen, ma non sarà un dramma perché abbiamo tanti esterni”.
Dopo la finale contro il Siviglia ha detto che era stanco di fare l’uomo di comunicazione. Questa situazione è un po’ sanata o sente la necessità di essere affiancato da qualcuno? “Non sono in controllo totale della situazione. La mia intenzione per questa stagione è zero giornate di squalifica sia per il campo sia per le conferenze stampa. Se non parlo non sarà mai per essere nervoso perché per uno che ha 1100 partite essere nervoso è una parola troppo grande. Non posso cambiare il mio DNA, la mia onestà di non dire la mia verità. Ecco perché non sono andato in conferenza stampa dopo il Milan. Questa è una sfida per me stesso, cercherò di non aver nessun tipo di problema”.
Pensavo che la Roma affrontasse il Milan in un’altra maniera. Quale è stato il momento della preparazione della partita in cui Mourinho ha deciso di affrontarlo così. C’è stato qualche rimpianto? “La formula del successo è di non sentire le persone che hanno meno capacità di te stesso, questo è importante. Sentire chi sa più di te o lo staff va bene, ma chi non è mai stato seduto su una panchina vera o chi non ha mai preparato gare di questo livello…”.
Serie A
Inter-Roma, un match che vale doppio per i nerazzurri

Oggi alle 15:00, Inter – Roma si sfideranno a San Siro in una partita fondamentale per la lotta scudetto e per la qualificazione in Europa.
Il match è particolarmente importante per l’Inter. Perché trovandosi a pari punti con il Napoli, ogni vittoria può essere decisiva per la corsa al titolo. Quindi Simone Inzaghi dovrà fare a meno di alcuni giocatori chiave. Non ci saranno Bastoni e Mkhitaryan, entrambi squalificati. Mancherà anche Thuram, che non è stato ancora recuperato dopo l’infortunio. Mentre, in difesa spazio a Carlos Augusto, che prenderà il posto di Bastoni. Pavard e Acerbi completeranno il trio difensivo. A centrocampo, Frattesi sostituirà Mkhitaryan, con Calhanoglu che torna in campo. Sulle corsie, confermati Darmian e Dimarco. Infine, in attacco Lautaro Martinez sarà affiancato da Marko Arnautovic.
La Roma di Ranieri: Dovbyk titolare in attacco
Per quanto riguarda la Roma, il tecnico Claudio Ranieri ha deciso di confermare il modulo 3-5-2. Ha anche riproposto Dovbyk come titolare in attacco, al fianco di Soulé. Torna dal primo minuto anche Paredes, che aveva iniziato dalla panchina contro il Verona. Mentre Cristante e Koné completeranno il reparto centrale. Poi, sugli esterni, Saelemaekers e Angeliño saranno confermati. In difesa, il terzetto composto da Celik, Mancini e Ndicka avrà il compito di arginare gli attacchi nerazzurri.
Le probabili formazioni
Inter (3-5-2):
Sommer; Pavard, Acerbi, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Barella, Dimarco; Lautaro Martinez, Arnautovic.
All. Inzaghi
Roma (3-5-2):
Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Paredes, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Dovbyk.
All. Ranieri
Match vitale per l’Inter
La partita di oggi mette in palio punti cruciali per la parte alta della classifica, ed è decisiva. Entrambe le squadre, infatti, si presenteranno con formazioni rimaneggiate. Tutte e due sono determinate a conquistare i tre punti. Per l’Inter, questa sfida è di vitale importanza. Perchè? Una vittoria potrebbe avvicinarla ulteriormente alla conquista dello scudetto, consentendole di mantenere il passo del Napoli.
Serie A
Atalanta, i convocati di Gasperini in vista del Lecce: torna a disposizione Retegui

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro il Lecce, valido per la 34^giornata di Serie A.
Atalanta, i convocati di Gasperini

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In vista del match contro il Lecce mister Gasperini non avrà a disposizione diversi calciatori tra cui oltre ai lungodegenti (Scalvini e Scamacca) saranno out anche Kolasinac, Plaestra e Posch.
Torna a disposizione invece in vista del match contro il club salentino l’attaccante Mateo Retegui, reduce da alcuni problemi fisici che ha recuperato in tempo.
Di seguito la lista completa dei convocati:
Portieri: Marco Carnesecchi, Francesco Rossi, Rui Patricio.
Difensori: Raoul Bellanova, Berat Djimsiti, Isak Hien, Odilon Kossounou, Matteo Ruggeri, Rafael Toloi, Davide Zappacosta.
Centrocampista: Marco Brescianini, Juan Cuadrado, Marten De Roon, Ederson, Mario Pasalic, Lazar Samardzic, Ibrahim Sulemana.
Attaccanti: Charles De Ketelaere, Ademola Lookman, Daniel Maldini, Mateo Retegui.
Serie A
Milan, Moncada: “Soddisfatti di Conceição, ma necessitiamo di un’organizzazione”

Prima del fischio iniziale di Venezia-Milan, Geoffrey Moncada, direttore dell’Area Tecnica del Milan, ha commentato la situazione della squadra rossonera, il progetto tecnico, il futuro del direttore sportivo e dell’allenatore, e il contratto di Jovic.
Il direttore dell’Area Tecnica del Milan, Geoffrey Moncada, ha rilasciato alcune dichiarazioni a pochi minuti dall’inizio del match contro il Venezia allo stadio “Pier Luigi Penzo”. Il match, molto delicato per entrambe le squadre, vede i rossoneri arrivare in Laguna dopo il successo in Coppa Italia contro l’Inter, e il Venezia molto vicino alla salvezza.
Moncada ha affrontato diversi temi, tra cui la situazione dell’allenatore, il progetto tecnico, il futuro per i ruoli di direttore sportivo e allenatore, e infine il contratto di Jovic, uomo copertina delle recenti prestazioni rossonere.
Milan, Moncada: “Vogliamo fare sempre di più”
Le dichiarazioni di Moncada ai microfoni di DAZN sono state molto chiare. “Coppa Italia? Non siamo stati sodisfatti della classifica in Serie A, vogliamo fare sempre di più. Importante vincere due trofei, vogliamo la Coppa Italia, è l’unica chance di arrivare in Europa”, ha affermato il dirigente rossonero.
Moncada ha poi parlato dell’allenatore Conceição, affermando di essere molto contento del suo lavoro. “Ha portato metodologia e intensità a Milanello. Progetto tecnico? Parliamo sempre di partite perse, gol.. ma esistono le prestazioni. Abbiamo una struttura, siamo il Milan. Pensiamo alla figura di un direttore sportivo per sviluppare il club e fare lo step successivo”.
Infine, il direttore dell’Area Tecnica ha discusso il contratto di Jovic, dando i complimenti a lui e al mister, che hanno lavorato per migliorare la situazione. “Abbiamo tutto sotto controllo per quanto riguarda il suo contratto, speriamo che possa continuare a far ancora bene in questo finale di stagione”, ha concluso Moncada.
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