Bentrovati all’ormai consueto appuntamento con “Moviola Style”, la rubrica che vuole ripercorrere le azioni salienti della giornata. Eccoci arrivati alla 16° giornata di Serie A con ben cinque partite in programma, andiamo ad analizzarle.
Sono scese in campo oggi la Fiorentina, di scena a Bologna, il Sassuolo, ospite dello Spezia, il Verona, impegnato a Venezia, la Sampdoria contro la Lazio e la Juventus che ha ospitato il Genoa.
La Viola porta via tre punti preziosissimi dal Dall’Ara contro un Bologna coriaceo e irriducibile che però si è dovuto arrendere pur segnando nei minuti finali. Dopo 11’ la Fiorentina va vicina al vantaggio con una conclusione dal limite di Gonzalez, palla di poco larga a sinistra. Al 33’ gli ospiti vanno a segno con Maleh, bravo a incornare con precisione un cross di Gonzalez. Al 42’ però il Bologna pareggia: Svanberg serve un cioccolatino a Barrow che, smarcatosi in area, infila Terracciano sulla destra, è1-1. Nella ripresa passano solo 6’ e la Fiorentina torna in vantaggio grazie a Biraghi che, su punizione, infila la sfera nel sette di destra. Al 65’ brutto intervento di Skorupski che atterra l’avversario con un tackle durissimo, è rigore e Vlahovic trasforma con una botta chirurgica nell’angolino basso di sinistra. Sembra finita ma all’83’ una conclusine sporca di Orsolini batte Terracciano, è 2-3 ma poi non succede più nulla, la Viola espugna il Dall’Ara, stacca proprio il Bologna e si issa al 5° posto grazie alla sconfitta della Roma contro l’Inter.
Gara delicata per gli aquilotti liguri, chiamati a risollevarsi dalle zone calde della classifica. Passano appena 19’ e già si contano due azioni rilevanti, prima un rigore negato col VAR al Sassuolo (2’) e poi un goal annullato allo spezino Kovalenko (19’). Al 32’ Scamacca di testa centra la traversa ma sono gli spezzini a passare in vantaggi 3’ più tardi con Manaj che, servito magistralmente da Reca, insacca da due passi, goal convalidato con l’ausilio del VAR per un sospetto fuorigioco che non c’è. Dopo l’intervallo passano 2’ e Giasy servito da ‘Nzola manda in rete a porta vuota. La partita sembra aver preso una piega precisa ma al 66’ Raspadori, entrato da poco e che si rivelerà il cambio azzeccato, la riapre raccogliendo un pallone vagante in area e scaraventandolo sotto la traversa. Dopo la classica girandola di cambi e un giallo per il Sassuolo ancora Raspadori raccoglie un assist di Domenico Berardi e lascia partire una fucilata che s’insacca nell’angolino basso di destra, 2-2 e dopo non succede più nulla, a parte un giallo a Berardi e tre cambi. Il Sassuolo sale a quota 20 mentre lo Spezia rimane nella zona calda della classifica con appena 12 punti.
Partita assurda al “Penzo”, col Venezia che, avanti di tre goal, si fa rimontare e battere del Verona, un derby veneto non adatto ai deboli di cuore. Al 12’ Henry fa sponda di testa per Ceccaroni che la butta dentro, Venezia in vantaggio e al 19’ raddoppia con Crnigoj che da distanza ravvicinata raccoglie un cross di Johnsen e con freddezza batte Montipo’. Al 28’ tris del Venezia
con Henry che sfrutta una indecisione di Montipo’. Al 38’ si vede il Verona, Veloso indirizza una punizione dal limite nel sette di destra ma Romero è bravo a sventare la minaccia. Al 52’ Henry è ancora protagonista ma in negativo, nel tentativo di neutralizzare un cross spedisce la palla nella propria rete, 1-3. Al 62’ l’episodio che cambia la partita, il Venezia resta in dieci per l’espulsione di Ceccaroni, fallo di mani che impedisce una chiara occasione da goal e il Verona, in superiorità numerica si rialza: prima accorcia con Caprari (65’), palla precisa in basso a sinistra, e poi pareggia con Simeone assistito da Faraoni, rasoiata in area e 3-3. Partita chiusa? Macché! All’85’ il ribaltone è servito, Lasagna serve Simeone che lascia partire una bordata che si va a insaccare nel sette di sinistra. 3-4 e partita chiusa, incredibile ma vero. Il Verona è bravo a sfruttare la superiorità numerica e sale a 23 punti, il Venezia nonostante la sconfitta resta comunque tranquillo con cinque lunghezze sulla terz’ultima. Attenzione però, tutto può ancora succedere, la classifica è molto corta e basta anche una sola partita per stravolgere tutto.La Lazio si impone sulla Samp a domicilio, 1-3 delle aquile capitoline che partono subito forte: dopo 7’ Zaccagni trova libero in area Sergej Milinkovic-Savic che insacca nell’angolino basso di destra. Passano 10’ minuti e ancora Zaccagni imbecca Immobile che, mandando la palla nello stesso angolino, fa 2-0. Al 30’ la Samp reclama un rigore non concesso, intervento su Verre, al 33’ Immobile chiama alla parata Audero che risponde, ottimo intervento. Al 37’ Milinkovic-Savic serve l’assist ad Immobile che effettua un dribbling e insacca la palla nel sette di sinistra. Al 67’ fallo di Milinkovic-Savic, cartellino giallo ma il serbo protesta ingenuamente con veemenza e viene espulso. Al 73’ l’arbitro lascia correre su un intervento in area ai danni di Candreva che all’83’, su punizione, serve Yoshida che di testa manda la palla sopra la traversa. All’89’ Gabbiadini raccoglie un pallone in area e batte il portiere, uno contro uno, sul palo sinistro. Nel recupero ci provano prima Ekdal, palla fuori di un niente, e Gabbiadini che chiama al super intervento Strakosha, grandissima parata. Fischio finale, la Lazio fa festa.
La Juventus torna al successo in casa regolando il Genoa. Partita che si mette subito bene per i bianconeri, al 9’ Cuadrado segna direttamente su calcio d’angolo con un’insidiosa parabola che beffa Sirigu. Il portiere dei grifoni si rifà al 37’ quando con ottimi riflessi toglie la gioia del goal a De Ligt. Ancora Sirigu protagonista al 38’, prodigioso intervento stavolta su Morata. Al 53’ monologo di Morata che si conclude con ancora una grande parata dell’estremo difensore ospite. Tre cambi per il Genoa poi al 66’ Sirigu legge bene l’azione e intercetta il tiro di Dybala. All’82’ però il portiere dei grifoni si deve arrendere all’attaccante argentino che, perfettamente imbeccato da Bernardeschi fa 2-0 con un rasoterra che s’insacca nell’angolino basso di destra. Non succede più nulla, sorride la Juventus che sale al quinto posto agganciando la Fiorentina.
Arrivederci al prossimo appuntamento con la moviola dei due posticipi del lunedì.
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