Cari lettori, bentornati a Moviola style, state per leggere la prima parte della ventunesima giornata con ben sei anticipi. Una giornata ricca di big match – ben tre – e tanti goal. Buon divertimento!
La ventunesima giornata del Campionato di Serie A ha visto il Milan di scena a Venezia, la sorpresa Empoli impegnata col Sassuolo, il Napoli che ha ospitato la Sampdoria, l’Atalanta in campo ad Udine, il Genoa che ha affrontato lo Spezia e la Roma opposta alla Juventus, partita di cartello assieme all’altro big match tra Inter e Lazio, che vedremo nei posticipi di questa giornata. Vediamo ora questa giornata nel dettaglio con le prime sei partite. Il prossimo appuntamento con i posticipi è per mercoledì, al termine di questa giornata.
Il Milan consolida il secondo posto battendo il Venezia a domicilio, un secco 3-0 in una partita praticamente senza storia. Pronti via ed è subito goal, il Milan dopo solo 2’ la sblocca con Ibrahimovic che sfrutta un preciso passaggio di Leao per battere il portiere, gran goal ma soprattutto splendido assist. Al 7’ ci prova Leao che, dopo essersi liberato in area sugli sviluppi di un corner, ha calciato forte e preciso nell’angolino basso di sinistra ma Romero è stato bravissimo a distendersi e a parare. Al 28’ ci prova Florenzi, bomba sotto la traversa ma Romero devia in angolo. Si va al riposo col Milan in vantaggio.
Ripresa, ancora un goal lampo: al 48’ Leao con uno splendido passaggio taglia in due la difesa, l’assist finisce sui piedi di Theo Hernandez che lo spedisce in rete alla sinistra di Sergio Romero, è 0-2. Al 51’ polemiche veementi del Venezia per un presunto tocco di mano in area da parte di Kalulu ma l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, decide di non assegnare la massima punizione.
Al 58’ però il rigore c’è ma è per il Milan: Svoboda tocca nettamente con la mano e l’arbitro non ha dubbi ad indicare il dischetto, peccato che il giocatore austriaco si innervosisce e reagisce stupidamente, rosso diretto e Venezia in dieci. Sul dischetto si presenta Theo Hernandez, Sergio Romero tocca ma non riesce a impedire il goal, il pallone si insacca nel sette di destra, 0-3 e poi praticamente più nulla, solo cambi. Finisce 0-3 e il Milan continua ad inseguire i cugini nerazzurri.
Il Sassuolo vince e convince a suon di goal ed aggancia in classifica proprio l’Empoli, una partita a senso unico con i toscani che si fanno travolgere in casa. Big match tra sorprese che si accende dopo 12’ col Sassuolo che passa in vantaggio, fallaccio di Henderson in area ed è rigore, dal dischetto si presenta Berardi che non sbaglia, il pallone, calciato centralmente, rimbalza sulla gamba di Vicario e si insacca.
Al 16’ arriva il pari dell’Empoli, la palla rimbalza sui piedi di Henderson che si fa perdonare insaccandola alla sinistra del portiere. Al 24’ arriva il nuovo vantaggio degli emiliani: Raspadori supera agilmente la difesa avversaria e conclude dal limite, tiro imparabile nell’angolino basso di destra. Al 41’ Toljan calcia dal limite ma il pallone termina largo sulla sinistra, è l’ultimo squillo del primo tempo.
Ripresa, il Sassuolo dilaga ma all’inizio è l’Empoli a provarci. Al 50’, infatti, Pinamonti di testa manda di poco alto sulla traversa. Al 60’ l’episodio che dà al match un indirizzo preciso: nel giro di pochi secondi l’empolese Viti viene prima ammonito e quindi espulso. Al 67’ ecco che il Sassuolo sfrutta la superiorità numerica, Scamacca, dal limite, calcia centralmente con potenza e precisione, il portiere non riesce a parare e gli emiliani triplicano così le marcature. Al 71’ Raspadori cala il poker, il pallone rimbalza sui suoi piedi ed è lesto ad insaccarlo centralmente, il portiere è ancora battuto. In pieno recupero, al 92’, Frattesi serve Scamacca che infila il pokerissimo, un rasoterra ancora centrale, è 1-5 e partita chiusa, adesso Empoli e Sassuolo in classifica sono entrambe a 28 punti.
I partenopei tornano al successo dopo un pari e una sconfitta e consolidano il terzo posto in classifica battendo al “Maradona” la Sampdoria che, nonostante la sconfitta, non peggiora di molto la sua posizione. Al 27’ il Napoli si fa pericoloso con Rrahmani che calcia dal limite, Audero toglie il pallone da sotto la traversa. Alla mezz’ora tegola per il Napoli, si infortuna Insigne.
Al 33’ il portiere della Samp concede il bis, punizione dal limite di Ghoulam, strepitosa parata. Al 35’ il Napoli segna con Juan Jesus, il pallone si insacca nell’angolino basso di destra ma l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, annulla per fuorigioco. Il goal del vantaggio comunque è nell’aria e arriva al 43’ grazie ad una splendida rovesciata di Petagna, 1-0 e fine primo tempo.
Nella ripresa succede poco e nulla, soltanto due occasioni per il Napoli prima con Mertens (55’, palla larga sulla destra) e poi con Politano
(88’, azione personale conclusa con un tiro che termina di poco lontano dal palo sinistro). Il Napoli vince e convince, anche se con un solo goal, e mantiene il terzo posto nonostante la roboante vittoria dell’Atalanta.L’Atalanta vince a valanga su un Udinese che ci prova ma crolla pesantemente, il risultato è un perentorio 2-6, i friulani tuttavia rimangono tranquilli senza peggiorare la loro classifica. Al 17’ la Dea passa in vantaggio con Pasalic, colpo di testa su cross di Pezzella e palla nell’angolino basso di sinistra. Stesso angolino al 22’ per la conclusione di Muriel dopo una tambureggiante azione personale, raddoppio Dea. Al 43’ Malinovsky calcia potente e centrale dopo che un rimbalzo è capitato sui suoi pedi, terzo goal per l’Atalanta e fine primo tempo.
Ripresa anch’essa ricchissima di goal, al 59’ l’Udinese si sveglia e riduce lo svantaggio grazie ad una autorete di Djimsiti. Al 76’ però l’Atalanta ripristina le distanze Muriel, doppietta per lui, il suo tiro dal cuore dell’area si schianta sul palo sinistro e rimbalza in rete, 1-4 ma non è finita. Al 88’ l’Udinese accorcia ancora le distanze con Beto su assist di Success, gran botta sulla destra e Musso è battuto, 2-4.
Finita? Macché! Al 89’ Maehle riceve un passaggio chirurgico di Miranchuk, tiro da dentro l’area e 2-5. Al 92’ c’è ancora il tempo per il sesto goal della Dea, Pessina, servito da Maehle, calcia dritto per dritto e trova la porta, 2-6 e partita, adesso sì, chiusa. L’Atalanta si conferma una corazzata e mantiene il quarto posto.
Scontro salvezza che sorride allo Spezia, i liguri con questa preziosissima vittoria salgono a 19 punti scavalcando il Venezia e allontanandosi dalla zona bollente della classifica. Al 13’ Manaj colpisce di testa da distanza ravvicinata, il suo tiro è indirizzato nel sette di destra ma è troppo debole, tutto facile per Sirigu. Al 14’ Verde serve benissimo Simone Bastoni che conclude perfettamente nell’angolino basso di destra, vantaggio spezzino. Al 34’ e al 45’ Manaj sale in cattedra, prima manda fuori di poco sulla sinistra poi viene bloccato da uno straordinario Sirigu che neutralizza con prontezza un rasoterra centrale. Si va al riposo sullo 0-1.
Ripresa, al 57’ si sveglia il Genoa, ci prova Destro centralmente ma il portiere è attento. Al 64’ c’è un altro squillo spezzino con Bastoni che conclude dal limite indirizzando la palla sotto la traversa, Sirigu è attento. al 74’ riecco il Genoa, Pandev ci prova dal limite ma la sua botta termina larga oltre il palo sinistro. Al 90’ Destro si gira bene in area e calcia, la palla sibila di poco alta sulla traversa. Al 93’ ci provano prima Pandev, conclusione centrale parata da Provedel, e Nzola, grande risposta di Sirigu. Non succede più nulla, lo Spezia vince e prova a mettere l’ipoteca sulla salvezza con 6 punti sulla zona retrocessione.
La Juventus sbanca Roma dopo una partita pazzesca, vince con un rocambolesco 3-4 e ritrova il successo dopo il pari col Napoli. Partita che si accende subito, dopo 7’ Abraham sale in cielo sugli sviluppi di un corner e colpisce di destra, il pallone è indirizzato nell’angolino basso di destra ma Szczesny respinge con prontezza. All’11 Abraham ci riprova con un azione fotocopia e stavolta trova il goal, 1-0. Al 15’ la Roma protesta per un tocco di mano in area bianconera, l’arbitro lo giudica involontario e lascia giocare.
Al 18’ Chiesa serve Dybala che non ci pensa due volte e spara un missile che s’infila alla sinistra di Rui Patricio, 1-1. Al 4’ di recupero Smalling ci prova di testa ma il suo colpo di testa viene murato dalla difesa. Fine primo tempo con un pareggio giusto per quello che si è visto.
Ripresa scoppiettante, al 48’ Mkhitaryan porta nuovamente in vantaggio la Roma, il pallone deviato beffa Szczesny. Al 53’ Pellegrini porta la Roma addirittura sul 3-1, la sua punizione a giro si infila nel sette di sinistra. Al 70’ la Juventus la riapre, Locatelli di testa, su assist di Morata, da due passi indirizza la palla sulla destra, 3-2. Al 71’ prima Morata viene murato da un difensore poi Kulusevski segna ma l’arbitro ci mette 4’ per assegnare il goal a causa di un sospetto fuorigioco che, col VAR, si appura che non c’è, incredibile 3-3 ma passano solo 3’ e la Juventus si porta sul 3-4 con De Sciglio, tiro perfetto che si insacca nell’angolino basso di sinistra.
Al 81’ viene espulso De Ligt per un tocco di mano in area, secondo giallo e partita finita anzitempo. C’è il rigore per la Roma ma Pellegrini spreca tutto facendosi ipnotizzare da Szczesny. Nei 5’ di recupero ci provano Carles Perez, largo sulla sinistra, e Mkhitaryan, bravo il portiere. Termina la sfida con la vittoria bianconera, la Roma perde la sua seconda sfida consecutiva.
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