Serie A
Napoli 0-3 Atalanta: pagelle e cronaca
“Sorpresa” amara per il Napoli. Tris dell’Atalanta nella sfida del “Maradona” che affonda definitivamente i campioni d’Italia dall’Europa che conta.
Troppa Dea per i campioni d’Italia
Per un Napoli sprecone, c’è un’Atalanta sin troppo cinica. Nell’anticipo della 30° di serie A è la squadra di Gasperini a portarsi a casa i 3 punti con le reti di Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners.
Una vittoria che blinda il quinto posto costringendo gli azzurri ad abbandonare, con tutta probabilità, le ambizioni di un posto Champions.
Non la partita più importante dell’anno, ma qualcosa di simile. Napoli e Atalanta per non perdere l’ultimo treno direzione Europa, League o Champions a questo punto della stagione poco importa.
Ed è un “Maradona” tirato a lucido quello che ospita la sfida tra partenopei ed orobici in un contesto che risente, inevitabilmente, degli strascichi dell’affare Acerbi con i calciatori del Napoli inginocchiati prima del fischio di inizio ed il NO al razzismo gridato dall’attore e regista Marco D’Amore.
La cronaca
L’Atalanta parte forte e dopo 120 secondi è il palo a fermare una buona incursione di Miranchuk, sfruttando una leggerezza difensiva di Rrahmani a Meret ormai battuto.
L’unico sussulto di una prima frazione di gara che prosegue a ritmi lenti per i primi 15 minuti.
Passa un minuto ed è Osimhen a procurarsi una buona occasione che impegna forse per la prima volta Carnesecchi anche se poco più tardi è l’11 di Gasperini a rendersi pericoloso prima con Ederson e poi con De Roon.
Il ritmo si alza ma mancano gli spunti, decisivi, sia da una parte che dall’altra almeno sino al 25′ quando da un’azione molto confusa nell’area azzurra è Miranchuk a beffare l’estremo difensore azzurro su assist di tacco di Pasalic.
1 a 0 e Napoli che è costretto ad inseguire.
Gli uomini di Calzona ci provano quattro minuti più tardi con Osimhen e poi nello sviluppo della stessa azione con Politano parato da Raspadori.
La manovra e confusa o sicuramente poco efficace ed infatti è ancora l’Atalanta a rendersi insidiosa al 31′ con il solito Pasalic frenato in uscita, provvidenziale, da Meret.
Il Napoli è timido e solo di rado fa capolino nella tre quarti avversaria ed a pochi secondi prima del rientro negli spogliatoi, è Scamacca a violare la porta difesa da Meret.
2 a 0 e si fa davvero dura.
Calzona cambia due uomini all’intervallo
Si riparte. Calzona prova a dare forza alla manovra inserendo Zielinski e Ngonge per gli spenti Traorè e Raspadori e l’opportunità è davvero clamorosa al minuto 54 con un doppio palo colpito dal polacco e poi qualche secondo più tardi da Osimhen.
È un altro ritmo quello del Napoli, ma l’Atalanta è brava a contenere sfruttando alla bisogna le ripartenze del subentrato Lookman.
Al 73′ è ancora Miranchuk ad impegnare Meret su tiro da fuori.
Entra anche Simeone per tentare l’assalto finale, ma è ancora l’11 di Gasperini ad avere una buona occasione con Lookman al 77′.
Osimhen, timidamente, fa reparto da solo e un minuto dopo dall’occasione orobica, il suo tiro impegna da vicino Carnesecchi e due minuti dopo, sempre il nigeriano, con una conclusione che fa alzare il voto in pagella dell’estremo difensore della Dea.
Poca convinzione e ancor meno lucidità per la squadra di Calzona che a due minuti dal termine subisce anche la rete del 3 a 0 con un gran colpo di Koopmeinners.
Evidente il disappunto del pubblico del “Maradona” che saluta gli spalti ben prima dei cinque minuti di recupero lasciando spazio ad una bordata di fischi che serviranno a riflettere prima della prossima e a questo punto decisiva sfida di domenica 7 aprile a Monza.
Le pagelle
Napoli: Meret 6; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 5, Juan Jesus 5, Mario Rui 5,5; Anguissa 5,5 (dal 74′ Simeone 5,5), Lobotka 5, Traoré 5 (dal 46′ Zielinski 5,5); Politano 5 (dal 67′ Lindstrom 5,5), Osimhen 6, Raspadori 4,5 (dal 46′ Ngonge 5,5).
A disposizione: Contini, Gollini, Natan, Olivera, Cajuste, Mazzocchi, Dendoncker, Ostigard. All. Calzona.
Atalanta: Carnesecchi 7; Scalvini 6 (dal 71′ Toloi 6), Hien 7, Kolasinac 6 (dal 66′ Djimsiti 6); Hateboer 6, De Roon 6,5, Ederson 6, Zappacosta 6 (dal 59′ Ruggeri 6,5); Pasalic 6,5 (dal 59′ Lookman 6), Miranchuk 7,5; Scamacca 7 (dal 59′ Koopmeiners 6,5).
A disposizione: Musso, Rossi, Holm, Palomino, El Bilal Touré, Bakker, Adopo. All. Gasperini.
Serie A
Juventus, infortunio Vlahovic: le ultime in vista del Lecce
La situazione infortuni in casa Juventus continua a essere complicata in vista del Lecce: Vlahovic ha lavorato a parte e la sua presenza sarà decisa sabato.
Archiviato il pareggio in trasferta contro l’Aston Villa, la Juventus è concentrata nel preparare la partita di Lecce in programma domenica alle 20:45. Thiago Motta ha rivisto i suoi ragazzi nel consueto allenamento quotidiano di preparazione, ma le notizie sono tutt’altro che positive. Anche oggi Vlahovic, Douglas Luiz e McKennie hanno svolto un lavoro personalizzato e sono in forte dubbio per la gara contro i pugliesi. Il rischio, alto al momento, è di avere a disposizione solo 13 giocatori di movimento nel caso in cui nessuno dei 9 calciatori infortunati dovessere recuperare. Un dato che peggiorerebbe i 14 convocati in settimana per l’impegno in Champions League.
Di seguito le ultime su Vlahovic
Juventus, torna Vlahovic?
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport filtra poca fiducia sulla disponibilità di Vlahovic a Leccert. Ancora oggi il serbo ha svolto un lavoro personalizzato, come Douglas Luiz e McKennie: entrambi sono destinati a rientrare contro il Bologna. Per il 9 della Juve non è ancora detta l’ultima parola: un altro test potrebbe tenersi domani, alla vigilia, prima della partenza della squadra. Ma a questo punto – in caso di convocazione in extremis – appare molto difficile che il giocatore possa partire titolare nel prossimo match di campionato.
Serie A
Juventus, “regina” degli 0-0 tra difficoltà offensive e infortuni
Per la Juventus di Thiago Motta sono ormai ben 5 i pareggi senza reti in stagione. L’attacco non punge e vi è l’urgenza di rinforzi a gennaio.
La Juventus targata Thiago Motta si è guadagnata un titolo poco invidiabile: quello di “regina degli 0-0”. Il pareggio senza reti di mercoledì sera sul campo dell’Aston Villa è il quinto della stagione, dopo quelli contro Roma, Empoli, Napoli e Milan. A questi si aggiunge lo 0-1 incassato contro lo Stoccarda, portando a 6 le partite in cui i bianconeri non hanno trovato la via del gol su 18 disputate. Un dato preoccupante, specie se paragonato allo stesso periodo della scorsa stagione, quando con Massimiliano Allegri in panchina i bianconeri rimasero a secco in una sola occasione, nello 0-0 di Bergamo contro l’Atalanta.
Juventus, lo 0-0 non è solo “sfortuna”
La sterilità offensiva bianconera, più che frutto della sfortuna, sembra essere figlia di prestazioni poco convincenti. Quando la squadra non segna, non si limita a mancare il gol poiché non crea pericoli, non tira con continuità, non dà mai l’impressione di poter ribaltare la partita con un episodio. L’assenza di un gioco fluido in attacco appare evidente, ed è aggravata dalle assenze pesanti di Dusan Vlahovic, ormai prossimo al rientro, e Arkadiusz Milik, che tornerà disponibile solo tra fine dicembre e inizio gennaio.
In vista della riapertura del calciomercato, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sta valutando diverse opzioni per risolvere i problemi offensivi. Sebbene la priorità resti rinforzare la difesa, non sono esclusi interventi per l’attacco. Tra i nomi in lista spiccano quelli di Giacomo Raspadori e Joshua Zirkzee.
La trasferta di domenica sera a Lecce potrebbe rappresentare un banco di prova per testare i progressi di una squadra che, almeno sul piano difensivo, continua a essere solida, nonostante l’assenza di Bremer. Ma per puntare davvero in alto, la Vecchia Signora ha bisogno di ritrovare quella pericolosità sotto porta che sembra smarrita. Thiago Motta ha ancora tempo per invertire la rotta, ma la pazienza non è infinita, e gennaio potrebbe rivelarsi cruciale per dare nuova linfa a un reparto d’attacco che fatica a decollare.
Serie A
Bologna-Venezia, probabili formazioni e dove vederla
Bologna-Venezia è uno dei match validi per la quattordicesima giornata di Serie A e si giocherà allo stadio Dall’Ara sabato 30 novembre alle ore 20:45.
Bologna–Venezia è una sfida tra due squadre in cerca di riscatto. I felsinei vogliono ritrovare continuità dopo le sconfitte contro Lazio in campionato e Lille in Champions League. I lagunari, invece, hanno assoluto bisogno di concretezza e punti per risalire la classifica e abbandonare l’ultima posizione in classifica.
Qui Bologna
Italiano opterà nuovamente per il 4-2-3-1, seppur con interpreti diversi rispetto a quelli che hanno giocato in Europa. In porta ci sarà Skorupski, protetto dalla catena difensiva composta da De Silvestri, Beukema, Lucumí e Miranda. In mediana spazio a Moro e Freuler. Sulla trequarti agiranno Orsolini, Odgaard e Ndoye alle spalle del riferimento centrale Castro.
Qui Venezia
Di Francesco si affiderà al consueto 3-4-2-1 con Stankovic tra i pali e Idzes, Svoboda e Sverko a completare il reparto arretrato. A centrocampo toccherà a Candela e Haps sulle fasce con Duncan e Nicolussi Caviglia al centro. In avanti confermati Oristanio e Busio con Pohjanpalo terminale offensivo.
Bologna-Venezia, probabili formazioni
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Lucumì, Miranda; Moro, Freuler; Orsolini, Odgaard, Ndoye; Castro
Venezia (3-4-2-1): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko; Candela, Duncan, Nicolussi Caviglia, Haps; Oristanio, Busio; Pohjanpalo
Bologna-Venezia, dove vederla
Bologna-Venezia sarà visibile su Dazn e Sky Sport a partire dalle ore 20:45 di sabato 30 novembre.
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