Serie A
Napoli, Calaiò: “Gli azzurri possono puntare allo scudetto”
L’ex attaccante del Napoli, Emanuele Calaiò, ha espresso il suo parere sulle possibilità scudetto degli azzurri guidati da Antonio Conte.
In un’intervista rilasciata a Tuttosport, Emanuele Calaiò ha espresso il suo parere sulle possibilità del Napoli di contendersi lo scudetto fino alla fine della stagione.
“Credo proprio di sì” ha affermato l’ex attaccante. “L’Inter, almeno sulla carta, parte favorita, ma ho l’impressione che quest’anno i nerazzurri siano più concentrati sulla Champions League. Questo potrebbe far perdere loro qualche punto prezioso in campionato. Il Napoli, invece, ha il vantaggio di focalizzarsi esclusivamente sulla Serie A, senza dover gestire l’impegno delle coppe. Con un leader come Antonio Conte in panchina, lo scudetto è sicuramente un obiettivo realistico”.
Napoli, Calaiò parla dell’impatto di Conte
Calaiò ha anche sottolineato come l’arrivo di Antonio Conte abbia già trasformato il club partenopeo. “È evidente che l’effetto Conte si è fatto sentire subito, dando alla squadra una solidità che mancava” ha spiegato.
“Il vero cambiamento, però, è stato di natura mentale. La maggior parte dei giocatori in campo sono gli stessi della scorsa stagione, che è stata disastrosa, ma con Conte è cambiato tutto. Antonio è un fenomeno, e i suoi trofei lo dimostrano. Non è solo un ottimo allenatore, è un gestore eccezionale. Lavora moltissimo sull’aspetto tattico, ma è altrettanto meticoloso nel controllo di ogni dettaglio della vita della squadra. Nulla gli sfugge, nemmeno ciò che i suoi giocatori mangiano” ha concluso Calaiò, elogiando l’approccio totale del tecnico salentino.
Serie A
Di Gennaro: “Il Milan subisce troppo. Su Gabbia…”
L’ex calciatore Antonio Di Gennaro ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW, relative all’inizio di stagione del Milan di Fonseca e non solo.
L’ex calcatore dell’Hellas Verona e attuale telecronista della Rai Antonio Di Gennaro ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW, relative all’avvio di stagione del Milan: di cui è stato direttore tecnico nel 2001.
Le parole di Di Gennaro
Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Antonio Di Gennaro ai microfoni di TMW:
“Ci sono passato anche io da momenti come quello del derby, quando era sulla graticola. So cosa vuol dire. Lui deve avere in mano la situazione, ma dopo ciò che è successo a Firenze c’è da fare una riflessione importante perché quello un po’ stride. Il portoghese deve ritrovare autorevolezza e forza nel dettare le regole”.
Ma c’è un responsabile principale?
“No, il discorso è generale. La squadra subisce molti gol, sembrava che il derby potesse essere garanzia di continuità e invece la situazione a livelli di rapporti è tornata come prima.
Fonseca aveva detto a Pulisic di calciare i rigori ed entrambi sono stati tirati da un altro calciatore, le valutazioni in spogliatoio devono essere fatte. La squadra è forte, i nuovi devono inserirsi, ma la difesa subisce tanto… La società ora deve essere padrona e i top fare la differenza”.
È corretto dire che Leao e Theo Hernandez non sono più i leader del Milan?
“Non lo so, sono importanti, forti, ma hanno alti e bassi anche loro. I risultati non sono quelli che si aspettavano tutti, i giocatori di un certo livello fanno la differenza di solito, mentre questo nel Milan succede alcune volte sì e altre no, gente del genere deve dare di più.
Leao sappiamo che atteggiamento ha, ma devono dimostrare sempre di essere dei calciatori chiave. Pioli era stato messo in discussione pure per i troppi gol presi”
Il mercato può essere giudicato negativamente?
“La squadra è forte, ma dietro non può prendere così tanti gol. Conte ha chiuso la porta dopo il 3-0 di Verona, ha rivisto tutto a livello tecnico e tattico. Il Diavolo può giocarsela per lo Scudetto se ritrova equilibri e serenità, ma serve compattezza.
Non ci sono certezze, la società deve lavorare insieme perché quando le cose non vanno bene non c’è un responsabile e basta. La Serie A è equilibrata, il Milan deve tornare quello del derby”.
Il ruolo di Ibrahimovic lo ha capito?
“È nuovo, deve imparare, ma ha grande personalità. Lui ha detto che è il boss e che comanda, quindi ha fatto capire le sue intenzioni, poi però quando cambi lavoro devi imparare, lo disse anche Maldini che sbagliò nei primi 6 mesi.
Da quando sono andati via lui e Massara qualcosina è cambiato, si deve ritrovare ciò che avevano creato loro, che hanno preso calciatori forti e fatto firmare rinnovi a delle colonne. Ibra deve entrare nell’ottica Maldini“.
Una bella notizia invece è Matteo Gabbia.
“Lui è la dimostrazione che anche i nostri sono bravi, gli stranieri non sono tutti più forti degli italiani. Bisogna avere fiducia, coraggio e farli giocare. È un bene che ci siano questi giovani che si mettano in luce.
All’inizio non giocava perché c’erano Pavlovic che era nuovo e Tomori… Gabbia ha saputo aspettare, ora può giocarsi tutto e può essere titolare fino alla fine. Con i se e i ma si va poco lontano, ci vuole personalità, non basta la qualità tecnica e agonistica, giochi a San Siro con 70mila persone e non devi avere problematiche. Spesso gli italiani non abbiamo il coraggio di farli giocare, mentre gli stranieri li aspettiamo, come mai?”.
Serie A
Inter, Barella punta la titolarità contro la Roma
In attesa del rientro di tutti i nazionali, l’Inter studia le mosse per mettere in difficoltà la Roma. Possibile utilizzo di Barella dal primo minuti.
Manca poco più di una settimana alla super sfida dell’ottavo turno di Serie A tra i campioni d’Italia in carica dell’Inter e la Roma di Juric. In casa nerazzurra l’attenzione è tutta verso il recupero di Nicolò Barella. Il centrocampista ex Cagliari ha saltato le ultime tre gare contro Udinese, Stella Rossa e Torino per una distrazione al retto femorale della coscia destra.
Il recupero del giocatore sta andando nel migliore dei modi con addirittura la possibilità da parte di Simone Inzaghi di poterlo schierare dal primo minuto nel match dell’Olimpico. Il tecnico dell’Inter non ha fretta e non cercherà di rischi inutili ma il classe ’97 sta bene e si riunirà al gruppo da martedì, quando i nerazzurri riprenderanno gli allenamenti.
L’ultima parola spetta ovviamente al calciatore e allo staff medico, che lo valuterà nelle sedute che porteranno alla sfida contro la Roma.
Serie A
Bonucci: “Infortunio Bremer? Grave perdita per la Juventus”
L’ex difensore della Juventus Leonardo Bonucci, ha commentato l’infortunio occorso a Gleison Bremer, che dovrebbe aver terminato la sua stagione.
L’ex difensore ha parlato a margine del Festival dello Sport di Trento, analizzando anche l’infortunio di Bremer della Juventus.
Bonucci, il commento sull’infortunio di Bremer
Ecco le sue parole:
“Bremer è una perdita importante per la Juve. Senza nulla togliere agli altri, il brasiliano ha dimostrato di tenere in piedi da solo la difesa della Juve. Ha uno strapotere fisico impressionante, come ha detto mister Thiago Motta chi giocherà al suo posto dovrà dare il 110% anche per lui”.
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