Serie A
Napoli, Conte: “Inter-Juve la guardo perché amo il calcio. Su Lukaku…”
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria interna (1-0) di oggi contro il Lecce.
Il Napoli vince una partita sofferta, grazie ad una rete di Di Lorenzo nel finale. La squadra di Conte vola quindi a +5 sull’Inter e a +6 sulla Juventus, in attesa dello scontro (proprio fra queste due squadre) di domani.
Napoli, le parole di Conte
Al termine del match, il tecnico partenopeo ha parlato ai microfoni di DAZN.
Inter-Juventus
“La guarderò di sicuro, la passione per il calcio mi porta comunque a voler vedere una partita di questo spessore. La guardiamo sapendo che sono due squadre molto, molto forti. La guardiamo e ce la gustiamo“.
Partita
“Ho poco da rimproverare alla squadra oggi. Guardo le statistiche che possono voler dire tutto o niente, ma oggi abbiamo avuto grande possesso palla e 16 angoli. Loro si sono difesi in modo organizzato, ma noi abbiamo attaccato. Quando attacchi e non segni, poi può subentrare un po’ di nervosismo. All’intervallo li ho tranquillizzati, perché bisogna avere la maturità e la pazienza di stare lì, far girare la palla e creare le occasioni per fare gol. Siamo contenti, lo 0-6 subito dal Lecce contro la Fiorentina non descrive una squadra con dei valori. Krstovic e Banda hanno gamba, ma siamo stati bravi“.
Mancata esultanza
“L’esultanza è sempre episodica perché dopo il primo gol non sai mai se sia successo qualcosa che poi verrà rivisto. Sul primo gol ero convinto che fosse regolare perché avevo visto Gaspar sulla linea, ma non avevo considerato il portiere. Ero concentrato, sapevo che potesse essere un gol apriscatole, ma anche che la partita non fosse finita“.
Lukaku
“Diventa antipatico parlare sempre dei singoli, parlo della prestazione della squadra. Testa al Milan, l’anno scorso ci ha dato un distacco importante ed un mercato altrettanto importante. I punti che dovevamo fare li abbiamo fatti, ora ci misuriamo con i livelli più alti, giocare a San Siro non è mai facile“.
Antonio Conte ha poi parlato anche in conferenza stampa.
Prestazione
“Abbiamo fatto quello che dovevamo, abbiamo dominato dall’inizio alla fine. Non posso chiedere di più ai giocatori, visti i numeri della gara. Quando le squadre si chiudono bisogna avere la pazienza e la calma. Sono contento perché sono partite molto difficili. Attacchi tanto e rischi di rimanere col cerino in mano. La classifica non rispecchia i valori del Lecce, a cui auguro il meglio e sono sicuro che otterranno la salvezza. Milan? Non ci pensiamo, oggi è ancora sabato. Sarà una domenica lavorativa per chi non ha giocato, è una situazione nuova giocare dopo tre giorni. E’ un test importate contro un top club, andremo a San Siro con la mentalità giusta“.
Vittoria
“Le partite sporche sono altre, tipo Empoli, questa è una partita contro una squadra chiusa. Noi l’abbiamo pulita gli avversari l’hanno sporcata. Bisogna avere pazienza e qualità, senza subire contropiede.”
Obiettivi
“Portare a casa queste partite, prima della sosta parlavamo delle 5 future partite che sembravano facili, non vi do torto ma una squadra che si sta mettendo a posto con Empoli e Lecce le devi poi vincere. La squadra ha dimostrato grande maturità, oggi ci prepariamo il Milan a San Siro e lì non è una passeggiata di salute per nessuno. Abbiamo il diritto di confrotarci ora per capire che tipo di partita faremo pensando al Milan e senza pensare alle prossime gare. Dico ai ragazzi di vedere partita per partita con la voglia di migliorare. Dico l’ambiente di avere equilibrio, cercheremo di non deludere nessuno ma questa squadra si sta construendo e facendo cose che nessuno si aspettava all’inizio“.
Ngonge e Neres
“Sono contento delle loro prestazioni. Ciryl sta crescendo tanto dal ritiro ad ora. Oggi è stato penalizzato dal giallo e poi su una ripartenza è stato intelligentissimo perché rischiava un secondo giallo. David è un giocatore che determina e ha qualità che forse nessuno in rosa ha. Sono contento anche della sua prestazione ma era la prima anche per lui in campionato. Sono contento perchè dietro mi danno risposte positive“.
Leao
“E’ un giocatore spacca partite, se gli concedi campo diventa difficile. il Milan non è solo Leao, ci vogliamo preparare al meglio e abbiamo solo lunedì. Ora godiamoci questa vittoria e da mezzanotte ci penseremo“.
Serie A
Atalanta-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Atalanta-Hellas Verona, Saturday Night della nona giornata di Serie A, metterà di fronte (al Gewiss Stadium di Bergamo) orobici e scaligeri.
L’Atalanta è ottava in classifica, pur avendo gli stessi punti (13) della Fiorentina (settima) e della Lazio (nona), ma la classifica è estremamente corta e la Dea viene da un buon momento. Soltanto una sconfitta nelle ultime otto fra tutte le competizioni, cioè quella interna contro il Como dello scorso 24 Settembre. Da lì in poi due pareggi e tre vittorie, di cui due consecutive in A.
La squadra di Gasperini potrebbe approfittare di un calendario relativamente favorevole (il turno infrasettimanale sarà sempre al Gewiss, ma contro il Monza) per recuperare qualche posizione. E’ infatti periodo di scontri diretti in Serie A. Questa giornata ci saranno Inter-Juventus e Fiorentina-Roma, mentre nell’infrasettimanale spicca il match di cartello Milan-Napoli.
Il tutto per presentarsi al big match del Maradona (3 Novembre) in una posizione di classifica invidiabile, prima di andare alla sosta dopo aver affrontato l’Udinese in casa. Non se la passa altrettanto bene il Verona, che, pur avendo iniziato il campionato in maniera sorprendente, sta vivendo un momento estremamente negativo: con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite.
Il successo interno contro il Venezia ha contribuito a far respirare la squadra di Zanetti, che però continua ad evidenziare una fase difensiva preoccupante. Soltanto due clean sheet in stagione; cinque partite consecutive con la porta aperta e una scioccante continuità nel subire marcature multiple. In quattro occasioni, infatti, ha subito tre reti nella stessa partita: un unicum in Italia.
Con quindici reti al passivo, infatti, gli scaligeri sono la terza peggior difesa del campionato. Cucchiaio di legno condiviso con il Cagliari. Soltanto tre squadre hanno fatto peggio: il Como (16), il Genoa (17) e il Lecce (19). Per anni è stata considerata la squadra più gasperiniana fra quelle non alleate da Gasperini, ma le reminiscenze dell’uomo contro uomo potrebbero non bastare.
Dovesse perdere a Bergamo, l’Hellas rischierebbe di essere risucchiato nelle parti calde della classifica alla vigilia di un calendario non certo agevole. Prima lo scontro diretto del Via del Mare con il Lecce, poi Roma in casa e Fiorentina fuori. La posizione di Zanetti non è a rischio, ma una serie di risultati negativi potrebbe portare ad un cambio in panchina durante la sosta.
Atalanta-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Bellanova, de Roon, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Retegui, Lookman. Allenatore: Gian Piero Gasperini.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Belahyane, Bradaric; Livramento, Kastanos; Sarr. Allenatore: Paolo Zanetti.
Serie A
Roma, Dovbyk ha le idee chiare: “Voglio portare i giallorossi in Champions League”
L’attaccante della Roma, Artem Dovbyk, ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali della Lega di Serie A. Scopriamo insieme il primo ucraino in giallorosso.
Artem Dovbyk si sta lentamente conquistando la Roma. L’attaccante ex Girona, dopo i primi match dove ha trovato qualche difficoltà ad esprimersi, nell’ultimo periodo è riuscito a sbloccarsi, arrivando a quota cinque reti nelle ultime 8 presenze.
Ad intervistarlo ci ha pensato la Lega di Serie A, attraverso i suoi canali ufficiali.
Roma, le parole di Dovbyk
Sei il primo ucraino nella storia della Roma.
“Lo so bene, c’è sempre una pressione particolare se giochi in un club del genere ma sono preparato per questo. Il calcio però, senza la pressione, è niente. Sento il supporto della squadra e del mister, il club crede in me. Mi esalto se gioco sotto pressione, mi aiuta a credere di più in me stesso. Mi regala adrenalina”.
Perché ti chiamano ‘The Machine’?
“Mi chiamano così perché vedono quanto lavoro duramente in allenamento, tutti mi chiamano ‘Beast’ o ‘The Machine’, è facile rispondere”.
A Roma grande tradizione di centravanti: che effetto ti fa essere accostato a Dzeko, Batistuta e gli altri?
“So che la Roma ha avuto grandi attaccanti come Dzeko, Lukaku, Batistuta. Ma loro erano loro, giocavano alla loro maniera, io voglio solo essere il ‘nuovo Dovbyk’, mostrare di cosa sono capace e fare il mio meglio qui”.
Il tuo idolo da bambino era Shevchenko, che ricordo hai di lui in Italia? Che consigli ti ha dato?
“Tutti conoscono Shevchenko in Ucraina, è il migliore della storia nel nostro paese, ha vinto il Pallone d’Oro. Mi ha dato dei consigli quando allenava la Nazionale. Più avanti, ho usato quelle parole per essere più aggressivo, forte e affamato in area di rigore”.
Le difese italiane sono un banco di prova complicato per tutti i centravanti. Quanti gol vuoi fare?
“So che i difensori italiani sono difficili da affrontare, c’è il famoso catenaccio, non sarà facile ma sono pronto. Per me è una nuova sfida, ma credo che se lavori duramente tutto poi arriva in campo. Ecco perché devo lavorare duramente. Non mi prefisso un numero di gol da raggiungere, non mi piace fare queste cose”.
Hai un tiro potente, attacchi bene la profondità, qual è la tua qualità migliore e cosa ti rende felice in campo?
“Credo che sia essere in area di rigore, puntare la porta, il tiro è la cosa più importante. So attaccare molto bene, anche spalle alla porta, queste sono le mie qualità migliori”.
Cosa è il gol per te?
“Amo segnare gol, magari non tocco tante volte il pallone, ma segnare è sempre meglio che non farlo”.
Dal centrocampo in su la Roma ha tanti giocatori creativi, come costruisci l’intesa con loro?
“Cerchiamo di lavorarci in allenamento, avere in rosa tanti giocatori così mi aiuterà. E io aiuterò tutti i miei compagni al meglio che posso”.
Le ambizioni della Roma in questa stagione?
“Prima di tutto, tutti i tifosi vogliono che la Roma giochi in Champions League il prossimo anno. Lo vogliono tutti i tifosi. Farò di tutto per raggiungere questo obiettivo”.
Ci racconti le tue origini?
“Cherkasi non è una città molto grande ma è molto bella e si trova vicino a Kiev. Non c’è un posto migliore per me. Tornerò sempre lì, ci vivono i miei parenti, per me è il posto migliore del mondo”.
Come hai iniziato a giocare?
“È stata una mia decisione, i miei genitori l’hanno scoperto una settimana dopo dal primo allenamento. Mi hanno sempre supportato e fatto di tutto perché io diventassi un calciatore”.
Sei un grande appassionato di surf e arti marziali.
“In Ucraina mi allenavo con la boxe, avevo molti amici boxer che mi invitavano e quindi per un anno circa mi sono allenato anche io con loro”.
Cosa ti incuriosisce dell’Italia?
“Non conosco molto l’Italia ma è un Paese bellissimo e con un cibo favoloso. Spero che col tempo riuscirò a vedere tanti posti”.
Serie A
Juventus, i convocati di Motta per l’Inter
La Juventus, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha reso nota la lista dei convocati per il big match contro l’Inter.
Domenica pomeriggio (ore 18:00) la Juventus si recherà a San Siro per sfidare l’Inter, in un match che, anche se siamo solo alla nona giornata, rappresenta già un crocevia fondamentale per le ambizioni dei bianconeri.
Juventus, i convocati in vista dell’Inter
Di seguito l’elenco dei convocati di Thiago Motta.
1 Perin
4 Gatti
5 Locatelli
6 Danilo
7 Conceicao
9 Vlahovic
10 Yildiz
15 Kalulu
16 McKennie
17 Adzic
19 Thuram
21 Fagioli
22 Weah
27 Cambiaso
29 Di Gregorio
32 Cabal
37 Savona
40 Rouhi
51 Mbangula
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