Serie A
Napoli, Conte: “Lo sto pensando ancora di più dopo 7 mesi è che posso rifare quanto fatto in passato, in tutti i club, far crescere il club”
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3 mesi fail

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Udinese di domani sera.
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Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Udinese di domani sera. Tra i temi trattati, come far crescere il club partenopeo la partita contro i friulani e le condizioni di Buongiorno.

Napoli’s Head Coach Antonio Conte portrait during Italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs SSC Napoli at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, August 18, 2024 – Credit: Ettore Griffoni
Napoli, Conte: “Noi non temiamo niente, abbiamo rispetto per tutti, ma temere non fa parte del nostro vocabolario.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Udinese di domani sera. Tra i temi trattati, come far crescere il club partenopeo la partita contro i friulani e le condizioni di Buongiorno.
A Napoli voglio aiutare il club a crescere
“Lo sto pensando ancora di più dopo 7 mesi è che posso rifare quanto fatto in passato, in tutti i club, far crescere il club. Questo è il mio obiettivo, il passato sta lì, è chiaro, ma qualcuno non vuole vedere, io dove sono passato il club è cresciuto sotto tutti i punti di vista. A Napoli voglio aiutare il club a crescere, lo dicono sempre gli All blacks: “lascia la maglia che hai trovato, lasciala migliore di quando sei arrivato”, voglio lasciare qualcosa di migliore quel giorno in cui dovrò andare via e mi auguro sia tra tanti anni.”.
Quali sono le condizioni di Buongiorno?
“Buongiorno sta migliorando in maniera importante, in questo momento Jesus è ad un livello superiore e domani inizierà Jesus e Buongiorno inizierà in panchina e lavorerà anche con dei differenziati per tornare al livello che conoscevamo tutti.”.
Noi non temiamo niente, abbiamo rispetto per tutti
“Noi non temiamo niente, abbiamo rispetto per tutti, ma temere non fa parte del nostro vocabolario. L’Udinese è un’ottima squadra, ha fisicità, struttura, che comunque anche in ripartenza ci può dare fastidio. Servirà grande attenzione pure su palla ferma, sono tutti giocatori oltre 1.90, tutte le gare serve rispetto, ogni gara va sudata come fatto finora”.
Serie A
Fiorentina, Palladino divide la società: rivoluzione in vista?
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1 ora fail
14/05/2025
La stagione volge al termine e in casa Fiorentina si fanno strada dubbi e tensioni: si preannuncia un’estate ricca di cambiamenti.
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Il clima in casa Fiorentina è sempre più teso. L’eliminazione dalla Conference League ha lasciato il segno, ma a far discutere è anche la recente sconfitta contro il Venezia: con una vittoria, la squadra di Raffaele Palladino si sarebbe portata a soli due punti dalla zona Champions, mentre ora il rischio è di rimanere completamente fuori dall’Europa.
Un destino beffardo per una squadra che è rimasta in piena corsa europea per gran parte della stagione e che, nonostante un mercato di gennaio importante, sta vedendo sfumare i propri obiettivi. Le critiche alla società sono forti, ma nel mirino c’è soprattutto il tecnico, accusato di non aver dato una vera identità alla squadra. Quando manca Moise Kean, come accaduto contro i lagunari, il potenziale offensivo viola sembra quasi nullo.

RAFFAELE PALLADINO CARICA LUCA RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, cambio in dirigenza o in panchina?
Proprio per questo ha sorpreso molti la decisione del presidente Commisso di sfruttare l’opzione nel contratto di Palladino per il prolungamento fino al 2027. Una scelta che, come rivelato dall’esperto Nicolò Schira, è arrivata scavalcando le volontà sia del direttore sportivo Daniele Pradè che del direttore tecnico Roberto Goretti.
Soprattutto il primo, infatti, avrebbe optato per un cambio in panchina già a gennaio, e nel corso della stagione non ha risparmiato frecciate più o meno velate all’allenatore.
La sensazione, ora, è che la Fiorentina si avvii verso una vera e propria rivoluzione estiva: è difficile pensare a un’altra stagione vissuta tra allenatore e dirigenza in disaccordo.
Non è escluso, però, che alla fine a pagare possa essere proprio Palladino, nonostante il recente rinnovo. Probabilmente molto dipenderà dall’esito di queste ultime due giornate, ma una cosa è certa: in un senso o nell’altro, a Firenze qualcosa cambierà.

Con la stagione quasi al capolinea, con sole due giornate da disputare, è possibile delineare il quadro di chi abbia la media spettatori più alta in Serie A.
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Chi ha la media spettatori più alta in Serie A? Dato importantissimo quello dell’affluenza allo stadio, che ricade direttamente sui bilanci delle società. Calcoli, quelli dei “ricavi da stadio”, che influiscono sul conto economico, insieme ai diritti televisivi e ai ricavi commerciali. Ma che, tuttavia, riguardano anche la distribuzione dei ricavi da diritti televisivi del campionato.

I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, spettatori 2024 2025: Milan capofila
Fino a questo momento la nostra Serie A mantiene una media piuttosto alta: 30.765 spettatori per ogni gara, con un tasso di riempimento degli stadi pari al 92,24%. Dato in crescita cospicua se si prende in esame quello della passata stagione: 83%.
Guardando alla classifica stilata da Calcio e Finanza, a due giornate dal termine del campionato il primato per la media spettatori spetta al Milan. Nonostante l’annata sfortunata, per non dire disastrosa, nelle partite casalinghe i rossoneri registrano una media di 71.680 spettatori a gara. Media superiore a quella dei cugini nerazzurri, di 70072.
La medaglia di bronzo spetta alla Roma. Nelle gare casalinghe la squadra di Claudio Ranieri supera i 62mila spettatori. In top 5 anche Napoli e Lazio, rispettivamente con oltre 50mila e quasi 44mila spettatori medi.
Da segnalare un caso particolare. Si tratta del Genoa. Il Grifone ha giocato undici partite in casa. Tuttavia, la sfida casalinga di campionato con la Juventus è stata disputata a porte chiuse. Questo in seguito agli scontri tra i tifosi rossoblù e della Sampdoria in occasione del Derby della Lanterna di Coppa Italia.
Per questo motivo, le partite indicate nella classifica sono solamente 17. Il match con i bianconeri non è stato considerato nella media spettatori e riempimento, dal momento in cui i tifosi non potevano accedere allo stadio
Tasso di riempimento: spunta il Cagliari
Per ovvi motivi la media spettatori è direttamente proporzionale alla capienza degli impianti. Per questo motivo è opportuno andare a quantificare la percentuale di riempimento degli stadi. Si tratta della media degli spettatori in rapporto ai posti disponibili in ogni impianto per le sfide del campionato di Serie A.
Sono nove i club che in questa stagione –ad oggi– hanno riempito i loro impianti per oltre il 90% dei posti a disposizione, con un tasso medio che supera il 92% finora.
Da questo punto di osservazione, il Cagliari è in vetta. La squadra sarda supera, finora, il 97,9%. Seguono il Como con 97,05% e la Juventus con il 96,94%. Tra le altre, giusto citare anche l’Atalanta (intorno al 96,74%) ed il Milan, che tocca quota 94,66%.

La stagione di Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, potrebbe essere già finita. Conte dovrà rimanere in testa senza il suo regista.
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È arrivato il comunicato del Napoli sulle condizioni di Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco, come si legge dal bollettino medico diffuso dal club, ha rimediato un trauma contusivo/distorsivo alla caviglia destra nella scorsa gara contro il Genoa. La presenza del regista è fortemente in dubbio per il match del tardini contro il Parma; anche un recupero per l’ultima gara di campionato non appare scontato. Con il rischio quindi che la stagione di Lobotka sia già finita, Antonio Conte affiderà le chiavi del centrocampo della squadra a Billy Gilmour.

Stanislav Lobotka player of Napoli, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Udinese final result, Napoli 4, Udinese 1, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Il centrocampista scozzese avrà il difficile compito di non far rimpiangere il numero 68 azzurro in questo rush finale. Andando a esaminare la gare affrontate dal Napoli senza Lobotka, gli azzurri hanno patito relativamente poco l’assenza del regista titolare. Nonostante sia stato protagonista di un’ottima stagione sotto la guida di Antonio Conte, il tecnico leccese è riuscito a non far pesare troppo la sua assenza. Fermatosi a fine ottobre per un infortunio alla coscia, Lobotka ha saltato 4 gare di campionato in questa stagione. Di queste 4 partite, il Napoli è uscito vincente in 3 occasioni. L’unica sconfitta senza lo slovacco è lo 0-3 casalingo rimediato contro l‘Atalanta dello scorso 3 novembre.
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