Serie A
Napoli, Conte non mente: i rincalzi non sono all’altezza

Il pareggio del Napoli contro l’Udinese ha portato a galla una verità che Conte ha nascosto fin troppo bene in questi mesi: le alternative non sono di livello.
Il pareggio del Napoli contro l’Udinese rappresenta un passo falso pesante per gli uomini di Antonio Conte. Con una vittoria, gli azzurri sarebbero andati momentaneamente a +6 sull’Inter, in attesa del posticipo dei nerazzurri contro la Fiorentina.
Invece, la squadra ha dato seguito alla prestazione inconsistente di Roma con un’altra prova poco convincente, questa volta al Maradona. I partenopei sono apparsi poco lucidi, imprecisi e frettolosi, incapaci di sfruttare le poche occasioni create.
Nel secondo tempo, Conte ha provato a dare una scossa con i cambi, ma così facendo ha messo in evidenza il vero limite di questa squadra: la mancanza di valide alternative.

Juan Jesus during UEFA Champions League 23/24 game between SSC Napoli and FC Barcelona at Stadio Diego Armando Maradona, Naples, Italy. (Maciej Rogowski)
Napoli, la difesa traballa
Il pareggio dell’Udinese, arrivato poco dopo il vantaggio di McTominay, nasce dalle scelte sbagliate Juan Jesus prima e Mazzocchi. Quest’ultimo, provando a spazzare il pallone per non concedere una rimessa agli avversari, lo ha di fatto regalato ai bianconeri, dando il via all’azione che ha portato al bellissimo gol di Ekkelenkamp.
L’esterno è stato immediatamente bersagliato dalle critiche, ma bisogna ricordare che si è ritrovato titolare quasi per caso, vista l’assenza di Olivera e i problemi fisici di Spinazzola.
Inoltre, ha giocato fuori ruolo e si è visto: dopo quell’errore, ha continuato a sbagliare, risultando poco utile sia in fase offensiva che difensiva.

Cyril Ngonge in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I cambi di Conte non funzionano
Nel tentativo di dare nuova linfa alla squadra, Conte ha inserito Raspadori e Ngonge, sostituendo Anguissa e Politano. Tuttavia, entrambi sono entrati in campo con un atteggiamento quasi svogliato e lezioso. Raspadori ha giocato troppo distante dalla porta, abbassandosi come un regista aggiunto ma senza incidere tra le linee.
Ngonge, chiamato a dare velocità e imprevedibilità, è stato completamente annullato da Kamara. Anche Simeone e Gilmour non hanno dato il contributo sperato, mentre Okafor, arrivato da pochi giorni e ancora fuori condizione, non poteva certo essere il salvatore della serata.
Nonostante questo passo falso, il Napoli resta e resterà davanti all’Inter anche nel caso in cui i nerazzurri dovessero vincere contro la Fiorentina. Tuttavia, il pareggio con l’Udinese ha evidenziato un problema che Conte ha cercato di nascondere finora: il Napoli ha bisogno di alternative di qualità per competere al massimo livello.
Il tecnico salentino ha mandato segnali chiari in questi mesi, ma in estate sarà fondamentale intervenire sul mercato per costruire una rosa più profonda e attrezzata per le grandi sfide.
Serie A
Venezia, Di Francesco dalla graticola alla salvezza?

Il Venezia di Di Francesco ha superato un altro esame molto complicato e può sfruttare il periodo negativo dell’Empoli per completare una rimonta clamorosa.
I pareggi con le grandi (Lazio, Atalanta e Napoli) hanno dimostrato che la squadra lagunare ha le carte in regola per conquistare una clamorosa salvezza.
Venezia, Di Francesco suona la carica: il calendario
Un super Radu ha fermato anche la corazzata partenopea e il punto conquistato ha messo un altro tassello sulla disperata corsa alla salvezza. L’importante in questo momento è dare continuità alle prestazioni ma di clamoroso c’è l’inversione di rendimento dall’ultimatum ricevuto dal tecnico prima della partita contro la Lazio.

GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Questo il calendario per le prossime 9 partite del Venezia:
- Venezia-Bologna
- Lecce-Venezia
- Venezia-Monza
- Empoli-Venezia
- Venezia-Milan
- Torino-Venezia
- Venezia-Fiorentina
- Cagliari-Venezia
- Venezia-Juventus
Fondamentale sarà ovviamente lo scontro diretto in casa dell’Empoli in programma il weekend del 20 aprile. Ci saranno però altri scontri salvezza contro Monza, Lecce e Cagliari in mezzo alle tante sfide contro le grandi che però a questo punto possono diventare armi vincenti.
Serie A
Inter, Lautaro non si ferma per la sua Argentina: Scaloni punta tutto sul Toro

Inter, l’infortunio di Messi costringe il ct Scaloni a non risparmiare Lautaro Martinez. Il bomber nerazzurro e’ pronto a prendersi l’attacco albiceleste.
Se Marcus Thuram sarà risparmiato dagli impegni della nazionale a causa dei noti problemi fisici, lo stesso non si può dire per Lautaro Martinez.
La coppia di attaccante dell’ Inter, infatti, vivrà in maniera diametralmente opposta queste due settimane di sosta per le nazionali.
Il francese e’ stato autorizzato a lasciare il ritiro transalpino dopo le valutazioni da parte del ct Didier Deschamps.
Come rivelato nei giorni scorsi da Simone Inzaghi, “Tikus” non e’ ancora recuperato al 100%, ma gioca con l’aiuto di infiltrazioni per non lasciare sguarnito il fronte offensivo meneghino.
Come confermato dalla lista dei convocati del ct dell’Argentina Scaloni, Lautaro sarà parte integrante della spedizione albiceleste che sfiderà Uruguay e Brasile.

LA GRINTA DI LAUTARO MARTINEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E’ evidente, infatti, come il forfait di Messi non lasciasse altre chance al selezionatore argentino, che non può permettersi di rinunciare a un altro pezzo da novanta del suo attacco.
Nonostante la presenza di bocche di fuoco come Julian Alvarez e il bolognese Santiago Castro, Scaloni ha preferito non ascoltare chi suggeriva prudenza, pensando al fastidio alla gamba occorso al Toro contro l’Atalanta.
Una scelta rischiosa, ma che Scaloni ha dovuto fare per non presentarsi disarmato alla cruciale sfida, in programma la notte del 25, contro gli acerrimi rivali verde-oro.
Serie A
Parma, ancora niente svolta: riflessioni su Chivu?

Il Parma non trova la vittoria da 4 partite e la classifica inizia a diventare molto pericolosa. I 3 punti di vantaggio preoccupano tutti, arriverà la svolta?
Il pareggio di Monza ha gettato nuove critiche sulla squadra emiliana, che ha già messo in fila 3 partite senza vincere dopo l’ultimo successo contro il Bologna. Che succederà ora?
Parma, cinque vittorie sono troppe poche: c’è il rischio B?
L’ennesimo pareggio, il 10° di questa stagione, arrivato in casa dell’ultima in classifica non ha rassicurato i tifosi crociati che adesso si interrogano sul possibile epilogo. Lo scenario più preoccupante ovviamente è quello che vedrebbe il club di Krause nuovamente in Serie B dopo la promozione arrivata la scorsa stagione.
Attualmente la classifica vede il Parma a quota 25 punti con solo 3 punti di vantaggio sulla zona retrocessione (Empoli a 22) e nonostante il cambio di allenatore (da Pecchia a Chivu), il trend non sembra cambiare.

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria nel derby contro il Bologna sembrava aver dato nuova vita a Bonny e compagni ma la sconfitta con l’Udinese e i pareggi con Torino e Monza non sono bastati per uscire dalle acque pericolose.
Il calendario però non sorride al Parma che avrà solo 3 scontri diretti nelle prossime 9 partite, contro Hellas Verona, Como ed Empoli. Per andranno in scena perlopiù incontri proibitivi (con Inter, Napoli, Atalanta, Lazio, Juventus e Fiorentina).
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