Serie A
Napoli, Conte: “Ogni gara è un esame. Il mio rapporto con la Juve…”
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8 mesi fail

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di sabato contro la Juventus.
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Di seguito un estratto delle sue parole.
Conte contro il suo passato
Questa partita arriva troppo presto per testare il livello della sua squadra?
“Come ho detto prima del Cagliari, un po’ per tutte le squadre, col mercato che è finito così tardi, c’è una fase di assestamento. Alcuni nuovi sono arrivati da pochi giorni e devi fronteggiare poi tre partite con chi è partito. Stiamo tutti lavorando sodo per trovare la giusta quadra, chi ha tempo non aspetti tempo, ogni partita vale tre punti.
Stiamo cercando tutti la quadra ma c’è anche la necessità di vedere buone prove e fare punti perché questi valgono a fine anno. Mi aspetto di dare continuità, di crescere, sotto tanti punti di vista, non fermarci a pensare cosa è stata l’ultima partita e non illuderci perché ogni santa partita per noi è un test.”
Gara particolare per tutti, anche per lei, per la città, per la squadra. E’ esagerato definirlo già un esame?
“Ogni gara è un esame, lo è stato a Cagliari per alcuni aspetti, temperamentali, su un campo difficile a livello ambientale. A volte può essere un esame a livello tattico, ambientale, temperamentale. Dobbiamo affrontarlo con la massima serietà al di là di chi c’è di fronte.”
Ci racconta dal punto di vista emotivo se si è abituato ad affrontare la sua ex squadra da giocare ed allenatore?
“E’ inevitabile, la mia storia parla chiaro, 13 anni alla Juve da calciatore, sono stato capitano per diversi anni, vincendo praticamente tutto. Ho avuto la possibilità di allenare 3 anni in un periodo difficile della Juve, aprendo un ciclo di 9 anni di Scudetti. Faccio parte della storia della Juventus per ciò che ho fatto e dato, è inevitabile da calciatore per ognuno di noi è più semplice, puoi anche scegliere di restare per sempre. Mi riferisco qui a Bruscolotti a Napoli, Maldini, Baresi, Antonioni, Totti ecc. da allenatore è molto difficile, impossibile che sia tu a decidere la tua carriera.
Ho allenato la Juve per 3 anni, la carriera mi ha portato in piazze diverse, che ho onorato diventando il primo a difendere i colori per queste squadre, oggi ho il piacere davvero immenso di allenare una squadra come il Napoli, per me che sono del sud è orgoglio e soddisfazione. Ci sarà grande emozione nel tornare in quello stadio, c’è stata l’inaugurazione con me, sarà la prima volta con i tifosi perché tornai col Covid, lo sarà sempre così come sarà in futuro tra molti anni affrontare il Napoli da avversario, mi auguro da un bel po’ però…”
Serie A
Zoff elogia Inzaghi e Conte: “L’Inter merita la Champions”
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25 secondi fail
09/05/2025
Dino Zoff elogia i suoi ex allievi Inzaghi e Conte: “Inter da Champions, Antonio unico per lo Scudetto”
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Dino Zoff, una leggenda del calcio italiano, ha recentemente condiviso la sua opinione su Simone Inzaghi e Antonio Conte, due dei suoi ex “allievi”. In un’intervista rilasciata a Tuttosport, Zoff ha elogiato il lavoro svolto da entrambi gli allenatori, sottolineando il contributo significativo che stanno apportando nel panorama calcistico.
Secondo Zoff, l’Inter di Inzaghi ha tutte le carte in regola per brillare in Champions League grazie alla preparazione e allo stile di gioco del tecnico. “Simone è molto preparato e gioca alla grande“, ha affermato.
D’altro canto, Zoff ha evidenziato la straordinaria capacità di Conte di puntare al titolo di campione: “Antonio sta dando un contributo stratosferico. Scudetto? Solo lui può realizzare una cosa del genere, pur non avendo la rosa più forte del campionato“.

ANTONIO CONTE RAMMARICATO A BRACCIA APERTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un futuro promettente per entrambi
Le parole di Zoff risuonano come una conferma delle qualità di Inzaghi e Conte, due figure che hanno dimostrato di saper gestire squadre di alto livello e di trovare soluzioni anche in situazioni complesse. L’analisi dell’ex portiere non solo mette in luce le loro capacità tattiche, ma anche il loro impatto motivazionale e gestionale all’interno delle squadre.
Con l’Inter che punta in alto in Europa e Conte determinato a lasciare il segno in campionato, il futuro sembra promettente per entrambi. Le dichiarazioni di Zoff non fanno altro che rafforzare l’idea che questi due allenatori siano tra i migliori della loro generazione.
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Fonte: l’account X di Schira
#Zoff a Tuttosport sui suoi allievi #Inzaghi e #Conte: “L’#Inter merita la Champions: Simone molto preparato e gioca alla grande. Antonio sta dando un contributo stratosferico. Scudetto? Solo lui può realizzare una cosa del genere, pur non avendo la rosa più forte del campionato” pic.twitter.com/TYCw8e6Uuv
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 8, 2025
Serie A
Napoli, De Bruyne: affascinato dal progetto, si procede
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31 minuti fail
09/05/2025
Il fuoriclasse belga del Manchester City, in scadenza di contratto, sta seriamente valutando l’idea di chiudere la propria avventura europea proprio al Napoli.
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Un’ipotesi romantica ma concreta, alimentata da legami affettivi profondi. De Bruyne ha scelto la Campania per sposarsi nel 2017, a Sant’Agnello, e la famiglia è da sempre affascinata da Napoli e dintorni.

ANTONIO CONTE SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kevin De Bruyne e Napoli: suggestione, oltre il semplice interesse.
Il direttore sportivo azzurro Giovanni Manna ha già mosso i primi passi importanti. Nel mese di aprile ha incontrato De Bruyne a Manchester, illustrandogli progetto tecnico e le ambizioni del club. L’accoglienza è stata molto positiva. Come si legge su La Gazzetta dello Sport, KDB si è detto lusingato e interessato, anche per la possibilità di ritrovare l’amico Romelu Lukaku.
Napoli, dal canto suo, ha già messo sul tavolo un’offerta biennale con opzione per un terzo anno. La trattativa resta complessa, soprattutto per l’ingaggio, ma procede spedita. Un segnale forte è arrivato anche dal recente soggiorno partenopeo della moglie Michele Lacroix, in cerca di casa e servizi per i tre figli della coppia.
Il fantasista belga, che compirà 34 anni a fine giugno, vuole ancora misurarsi con il calcio che conta. E Napoli, con la sua passione, il suo progetto e il suo fascino, potrebbe davvero rappresentare l’ultima grande avventura europea di uno dei centrocampisti più forti dell’ultimo decennio.
Serie A
Juventus, Vlahovic: “Il goal è al mia medicina. Juve? Un onore, ma Del Piero non era tra i miei preferiti…”
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56 minuti fail
09/05/2025
Juventus, il centravanti serbo torna a parlare durante un incontro con i giovani tifosi raccontando i propri sogni da bambino fino ad arrivare ai ricordi più belli in bianconero.
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In attesa di tornare in campo dopo l’infortunio, Dusan Vlahovic si è raccontato con sincerità e leggerezza durante un incontro speciale con 20 piccoli tifosi bianconeri tra i 6 e gli 11 anni. Un momento di confronto genuino, in cui l’attaccante della Juventus ha svelato aneddoti, passioni e ricordi legati alla sua carriera.
A seguire, le dichiarazioni di Vlahovic
Juventus, le parole di Vlahovic
“Ho iniziato a giocare a calcio a 8 anni, ma prima avevo provato il basket. Da bambino preferivo il pallone allo studio, ma mia madre insisteva con la scuola e per un po’ ho fatto entrambe le cose”, ha raccontato Vlahovic.
Tra i suoi idoli spicca CR7, mentre ha ammesso che Del Piero non era tra i suoi preferiti, anche se guardava volentieri Messi. “Maradona? Non l’ho mai visto giocare”.
Il difensore più duro da affrontare? “Bremer, senza dubbio”, ha detto con un sorriso, elogiando l’attuale compagno di squadra.

GLEISON BREMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tra i gol più importanti, ha citato quello nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, “il primo trofeo vinto con la Juventus”, e il suo debutto in Champions League. “Indossare per la prima volta la maglia della Juve è stato un onore e un’emozione indimenticabile”.
Sul suo modo di vivere il calcio, Vlahovic ha spiegato: “Nei momenti difficili la cosa che mi aiuta di più è fare gol. Non sento la pressione prima delle partite, cerco di non caricarmi troppo. E niente gesti scaramantici, solo qualche piccola abitudine, come mettere prima il parastinco destro”.
Grande appassionato di rap, hip hop e trap, il serbo ha raccontato anche qualcosa in più su di sé: “In Italia mi trovo benissimo, è il Paese più bello che abbia mai visto, dopo il mio. Torino è tranquilla e affascinante, anche se non riesco a viverla tanto. Se potessi avere un superpotere? Volare, così tutti ti vedono e puoi andare dove vuoi”.
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