Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sgancia all’improvviso una bomba a proposito del nuovo stadio per il club azzurro. Ecco quando e dove si farà.
Durante un ospitata a Tgr Campania, il patron azzurro ha rilasciato delle dichiarazioni clamorose.
“Non rifarò l’impianto di Fuorigrotta, ma costruirò uno stadio nuovo a Bagnoli. In 30 mesi avremmo uno stadio pronto per essere tra quelli di Euro 2032. Potremmo fare la prima amichevole estiva diciamo il 15 luglio 2027, faremo una grande festa inaugurale, pirotecnica, portando tutti lì via mare“.
Parole che promettono tanto e programmano già le ultime tappe del percorso che inizierà a brevissimo:
“La bonifica è già iniziata lo scorso ottobre, ci vogliono ancora 18 mesi, per il mio progetto ci vorranno circa 12 mesi. Quindi il primo mattone potremo metterlo proprio tra 18 mesi, poi in 12 mesi confidiamo di riuscire a costruire tutto quanto, per avere uno stadio tra 30 mesi per partecipare agli Europei nel 2032.
E’ chiaro che sono tutti quanti d’accordo, perché Bagnoli ha bisogno finalmente di trovare una sua realtà. Il terreno di Bagnoli è ampio e non arriverà solo il Napoli, ci sarà un rilancio di tutta la città”.
“In primo luogo i tempi delle bonifiche sono più lunghi rispetto a quanto detto. Proprio ieri abbiamo definito in maniera dettagliata il cronoprogramma insieme al Ministero e a Invitalia. Si tratta di un’operazione complessa, ma non ho ancora parlato personalmente col presidente. La proprietà dei suoli è di Invitalia.
In tre anni i lavori dovrebbero essere consegnati perché proprio ieri il Ministero dell’Ambiente ha comunicato la rimodulazione dei fondi, tra aprile-maggio si dovrebbe cominciare con la bonifica per tutta la zona e del parco urbano. Esiste una norma, la legge sugli stadi, che dà un percorso già stabilito per quanto riguarda gli accordi Comune-società di calcio“.
“La via maestra è il restyling del Maradona, c’è la massima disponibilità da parte nostra e del Governo. C’è un tema tecnico tra lavori e uso dello studio, ma sono scelte che riguardano le tecnologie e le modalità di progetto. La nostra disponibilità c’è tutta.
Ieri mi ha telefonato, ha chiesto di incontrarmi per presentare questa sua idea. Dobbiamo farlo anche in presenza dell’amministratore di Invitalia, io non posso parlare di suoli non miei. Quando ci sarà la possibilità di farlo vedremo”.
“Avrei tanto voluto riqualificare il Maradona. Lo studio Zavanella ha fatto un sopralluogo insieme a me e mi ha spiegato che l’unico modo per avvicinare il pubblico sarebbe costruire uno stadio all’interno di quello attuale, perché al momento solo il 30-40% del pubblico vede davvero bene.
Per fare questa cosa però dovremmo giocare almeno tre anni fuori dal Maradona, quindi mi sono messo l’anima in pace e ho chiesto a Zavanella di costruire un nuovo stadio modernissimo. Ci siamo incontrati con chi sta gestendo la pratica di Bagnoli.
Chiedo al sindaco di aiutarmi in questo progetto, unendovi un centro commerciale e il nostro centro tecnico, che trasferiremmo lì da Castel Volturno e che metteremmo anche a disposizione della comunità”.
“La proposta di De Laurentiis è quella di realizzare l’impianto a Bagnoli. La proposta necessita della condivisione di tutti gli attori, c’è la disponibilità da parte della società, il presidente ha verificato la possibilità di effettuare contestualmente i lavori e lasciare lo spettacolo e secondo un’indagine è emerso che Bagnoli sia la destinazione migliore.
Ad oggi sono in corso di partenza le procedure per la bonifica, dopo quelle di appalto. Da qui a 18 mesi avremo un’area bonificata e restituita alla città. Ieri a Roma in cabina di Regia hanno confermato l’inizio dei lavori ed il completamento che sarà di 18/24 mesi a partire dal giorno in cui si inizierà con i lavori. Poi, ci sarà da definire il contenuto dell’area che è 250 ettari.
E’ previsto un grande parco urbano di ben 120 ettari, nell’ambito dei quali il presidente ha ipotizzato la realizzazione dell’impianto. L’idea è di realizzare sia lo stadio che il centro tecnico con campi di allenamento e prevedere anche dei campi di calcio che possano essere utilizzati dai ragazzi meno abbienti.
I terreni sono di proprietà dello stato quindi è il Governo che si è fatto carico di tutte queste attività e quando gli impianti saranno completati verranno date al Comune, alla città.
Ad oggi gli studi effettuati sul Maradona non hanno restituito una fattibilità tecnica perché si dovrebbe costruire uno stadio nello stadio e questa operazione impedirebbe non solo agli spettatori di fruire dello spettacolo, ma metterebbe in discussione la possibilità di giocare a Napoli la squadra.
Per questo il presidente ha abbandonato l’idea del restyling del Maradona per realizzare un impianto moderno altrove“.
Napoli dunque sogna in grande per il futuro, il presidente pagherà di tasca sua l’intero progetto.
Aggiornato al 08/03/2024 17:55
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