Serie A
Napoli, dilemma Raspadori: torna in panchina contro l’Inter?

In un Napoli che fatica, l’unica nota lieta è Giacomo Raspadori, che con il cambio modulo sta trovando spazio e gol. Cambia il suo futuro?
Il Napoli sta attraversando la fase più complicata della stagione. Gli azzurri non vincono da 4 partite e hanno perso la testa della classifica. Gli infortuni hanno avuto il loro peso, ma la crisi degli azzurri sembra essere soprattutto mentale.
La squadra di Conte non ha più la solidità e la compattezza della prima parte di stagione, come dimostrano i numerosi gol subiti nelle ultime partite. In un momento in cui tutto sembra girare storto, c’è però una nota positiva: Giacomo Raspadori.
L’attaccante della Nazionale, finito ai margini della squadra per diversi mesi, è tornato prepotentemente alla ribalta grazie al passaggio al 3-5-2. Un cambio forzato dagli infortuni di Spinazzola, Olivera e Neres, ma che ha permesso al classe 2000 di esprimere finalmente tutto il suo potenziale.
Il problema è che Conte non sembra intenzionato a insistere su questo modulo in futuro. E allora, quale sarà il futuro di Raspadori?

L’ESULTANZA DI GIACOMO RASPADORI E ROMELU LUKAKU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, il 3-5-2 ha rilanciato Raspadori
Fino a poche settimane fa, il destino dell’attaccante sembrava segnato. Solo 119 minuti giocati in 21 partite e ben undici panchine, numeri che lo avevano spinto a valutare l’addio a gennaio. Conte, però, non ha voluto sentire ragioni e l’ha dichiarato incedibile.
L’emergenza ha poi cambiato tutto. Il passaggio al 3-5-2 lo ha riportato in prima linea e il numero 81 ha risposto nel migliore dei modi: gol contro la Lazio e gol anche contro il Como. Il suo momento straordinario è confermato anche dai dati atletici: contro la Lazio ha percorso più di 12 km, segnale di una condizione fisica eccellente.

ANTONIO CONTE PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il dilemma tattico di Conte
Il vero nodo da sciogliere è il futuro modulo del Napoli. Dopo la vittoria contro la Lazio, Conte ha lasciato intendere che il 3-5-2 è stato solo una soluzione temporanea e che il 4-3-3 rimane il sistema di riferimento. Questo, però, rischia di penalizzare proprio Raspadori, che nel tridente ha già dimostrato di faticare, sia da esterno che da mezzala adattata.
Se Conte tornerà al 4-3-3 contro l’Inter, l’attaccante ex Sassuolo rischia di finire di nuovo in secondo piano. Una soluzione potrebbe essere un tridente più dinamico, con Raspadori schierato solo sulla carta da esterno ma con libertà di accentrarsi per giocare vicino a Lukaku. Un’altra ipotesi è vederlo da prima punta dal primo minuto in luogo proprio del belga, apparso fuori condizione nelle ultime uscite.

GIACOMO RASPADORI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, quale futuro per Raspadori?
Il discorso su Raspadori, però, non riguarda solo il presente. Se il Napoli in estate costruirà la squadra attorno al 4-3-3, il classe 2000 potrebbe ritrovarsi nuovamente ai margini e questa volta non accetterebbe un’altra stagione in panchina.
Le richieste per lui non mancano: Roma, Atalanta e Juventus lo corteggiano da tempo e sarebbero pronte a garantirgli un ruolo centrale.
Allo stesso tempo, il Napoli avrà bisogno di una rosa ampia per affrontare al meglio la prossima stagione, che quasi sicuramente vedrà il ritorno nelle coppe europee. Perdere un giocatore con le sue qualità potrebbe essere un errore madornale.
La sfida con l’Inter potrebbe già dare un primo indizio sulle intenzioni di Conte: costruirà il Napoli attorno a Raspadori o tornerà a un modulo che rischia di metterlo in ombra?
Raspadori sarà il volto del Napoli che verrà o solo una risorsa temporanea destinata all’addio a fine stagione?
Serie A
Atalanta, il primo rinforzo arriva in dirigenza

L’Atalanta ha il piacere di annunciare un nuovo innesto nella catena di comando. Nel settore dell’area tecnico sportiva è arrivato John Murtough.
E’ con un comunicato stampa ufficiale che il club bergamasco ha presentato il proprio nuovo acquisto, ma questa volta non si tratta di un calciatore, bensì di un dirigente: ovvero John Murtough.
La carriera del manager sportivo è tutt’altro che banale; infatti, se si va a sbirciare in TransferMarkt appare chiarissimo che non si sta parlando di una personalità improvvisata.
Murtough ha lavorato in varie mansioni manageriali nel Manchester United dal 2013 fino al 2024. Prima di questo periodo era stato impegnato dal 2008 fino a giugno 2012 nell’Everton, ma non solo.
Si tratterebbe, quindi, di una personalità manageriale di peso, molto noto nell’ambiente ed avvezzo a trattare con club blasonati e mercati stranieri.

SEAD KOLASINAC E MARCO CARNESECCHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Atalanta vuole crescere ancora
Di seguito il comunicato della Dea:
“Atalanta BC comunica un nuovo ingresso a livello dirigenziale nell’Area Sportiva del Club, della quale entra a far parte con effetto immediato in qualità di Director of Global Development il signor John Murtough. Il 54enne dirigente inglese, che sarà coordinato dal Direttore Sportivo Tony D’Amico, va a potenziare un’area che mira a sviluppare ulteriormente la propria visione internazionale”
Il club nerazzurro sta palesemente virando verso la conquista di una maggiore capacità e presa anche a livello internazionale e questo è in linea con le ultime stagioni decisamente positive.
Il club si è fatto valere sia in Serie A che nelle competizioni europee ed ora sta cambiano, progressivamente, pelle per potersi presentare in modo sempre più competitivo a tutti i livelli.
Il dirigente inglese è alla prima esperienza nel campionato italiano di Serie A, ma ha collezionato, come accennato prima, a vari ruoli nel campionato inglese. Tra Manchester United, Everton, Fulham, Coventry City ecc.
La famiglia Percassi e la famiglia Pagliuca hanno mostrato al mondo del calcio che loro vogliono esserci e che, probabilmente, ci saranno.
Serie A
Lazio-Roma, come procede la ricerca dei colpevoli?

Lazio-Roma ha lasciato il segno, non solo per la passione dei tifosi ma per le scene di violenza ai danni della città e delle forze dell’ordine in servizio
Non si sono affatto raffreddati gli animi degli inquirenti a seguito dei fatti (per meglio dire, degli scontri) nel pre-partita di Lazio-Roma. I feriti, che in prima battuta sembravano già una cifra abbastanza importante (13 tra gli agenti delle forze dell’ordine) sono saliti a 24.
Sembra sempre più uno scenario da film apocalittico più che un pre-partita del derby capitolino.
Ed è diventata una vera e propria caccia agli uomini coinvolti.

LA CURVA SUD ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio-Roma, un altro derby macchiato dagli scontri
Quella che sarebbe dovuta essere una domenica di sport, si è trasformata in una guerriglia urbana combattuta addirittura su due fronti in simultanea e che ha messo davvero in difficoltà le forze dell’ordine, presenti per impedire alle due tifoserie di entrare in contatto.
Proprio di oggi è la richiesta del Giudice Sportivo di procedere con un supplemento di indagine perché l’obiettivo è quello di trovare i colpevoli.
Gli inquirenti non hanno alcuna intenzione di soprassedere e vogliono andare fino in fondo per consegnare alla giustizia i violenti.
A rendere le indagini complesse è il numero dei tifosi (a volto coperto) implicati negli scontri: Infatti, quasi 500 ultras della Roma si sono scagliati contro la Polizia per raggiungere i supporter biancocelesti.
E la città è diventata un campo di battaglia con circa 2000 agenti presenti. Numeri che parlano chiaro e che mostrano un ambiente (quello delle tifoserie) che si sente, troppo spesso, al di sopra della legge. Oltre che un pessimo esempio che nulla ha a che fare con lo sport.
Per ora è stato arrestato un tifoso che sembrerebbe coinvolto negli scontri ma la ricerca è ancora aperta.
In tutto ciò il calcio è proprio la parte lesa: azioni di questo tipo potrebbero allontanare le famiglie dall’esperienza negli stadi e questo sarebbe solo un male per il mondo del calcio.
Serie A
Giudice Sportivo: 4 giocatori salteranno la 33° giornata

Il Giudice Sportivo ha reso note le decisioni del 32° turno di Serie A. Un turno di stop per 4 calciatori e per 2 collaboratori tecnici, multe per 6 club.
La Lega Serie A ha reso note le decisioni del Giudice Sportivo in merito alla 32° giornata del campionato. In tutto sono quattro i calciatori squalificati per un turno, che dovranno saltare il prossimo impegno in campionato: tre perché in diffida e uno per aver rimediato un’ espulsione. Di seguito l’elenco dei calciatori che salteranno la 33° giornata di Serie A:
- Daniel Fila(Venezia): espulso, 1 giornata.
- Saul Coco (Torino): quinta sanzione
- Alessandro Deiola (Cagliari): quinta sanzione
- Gustav Isaksen (Lazio): quinta sanzione
Salteranno il prossimo turno di campionato anche due membri dello staff, poiché espulsi lo scorso weekend. Si tratta di Enrico Maria Malatesta, allenatore dei portieri del Como e Nicola Beati, collaboratore tecnico dell’Hellas Verona.

GUSTAV ISAKSEN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Giudice Sportivo, le società multate
Il Giudice Sportivo ha punito 6 club di Serie A, a seguito dei comportamenti tenuti dalle proprie tifoserie, in particolare 4 squadre per il lancio di petardi e fumogeni nel recinto di gioco. Al Genoa è stata inflitta una ammenda di 8.000 euro . Ammenda di 6.ooo euro per Roma e Venezia, di 4.000 per la Lazio. Multe inferiori per Hellas Verona e Napoli ( rispettivamente di 2.500 e 1.500 euro) per il lancio di bottigliette di plastica.
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