Serie A
Napoli: durissima Contestazione per De Laurentiis
Non è la prima volta e non sarà neanche l’ultima di una forte e ‘colorita’ contestazione nei confronti del presidente del Napoli. Ieri infatti sono apparsi in vari quartieri della città degli striscioni con offese più o meno pesanti indirizzati al numero uno azzurro. In particolare è stata la curva A a farsi sentire stavolta, con striscioni offensivi, ma gli insulti di oggi partono da lontano.
Napoli a differenza di Roma, Torino, Milano e Genova ha una sola squadra, oggetto di un amore viscerale e spontaneo a prescindere dai risultati sportivi. Quando la società vecchia fu fatta fallire e il Napoli, la città restò quanto mai vicina alla squadra e spesso il San Paolo fece il pienone. La cavalcata dalla C1 alla A conclusasi nell’estate 2007 fu esaltante, e dopo i primi 2/3 anni di serie A, il rapporto tra tifosi azzurri e Aurelio De Laurentiis fu buono. Intendiamoci: ADL non è mai stato amato a differenza di altri vecchi presidenti.
Napoli: per ADL solo una società
Per i napoletani il Napoli fa parte della propria famiglia e guai a chi lo tocca. Chi crede che stia facendo demagogia può convincersene direttamente venendo in città: ad ogni angolo sventolano una bandiera o una sciarpa, bar con magliette del Napoli, ‘bancarelle’ che vendono sciarpe ed altri gadgets ecc… Invece De Laurentiis ha sempre dimostrato di infischiarsene di questo affetto e di trattare la SSC Napoli non come una società sportiva, che quindi mira alla vittoria, ma come una qualunque società di capitale.
l CdA del Napoli è da panetteria (non me ne vogliano le panetterie), essendo formato dal presidente stesso, dal figlio Edoardo in qualità di vice presidente, dalla moglie Jacqueline e dal fido dott. Chiavelli, l’inventore della cessione dei diritti d’immagine dai calciatori al Napoli, che ha allontanato dal club molti campioni pur desiderosi di giocarvi. Questo stesso CdA è uno dei più ricchi d’Italia (cit. Il Sole 24ore), e ogni anno si spartisce dividendi da capogiro. Inoltre la società azzurra risulta di proprietà della Filmauro del presidente, che ha trasformato i grandi colossal hoollywoodiani anni ’50 di Dino De Laurentiis (zio di Aurelio) da Torre Annunziata (provincia di Napoli) come ‘Cleopatra’, i ’10 comandamenti’ ed altri con i vari Charlton Eston, Liz Taylor, Robert Mitchum, Cary Grant eccetera, nei tristissimi cinepanettoni!
De Laurentiis e i tifosi
Sulla base di questo ragionamento non ha mai fatto decollare il Napoli. Certo riesce a mantenerlo ogni anno in Champions (ottima cosa), ma l’accusa che un buon 50% dei tifosi gli rivolge è quella di non voler fare quel salto in avanti necessario per vincere un titolo importante, e quindi, pur potendo, di non comprare qualche grande giocatore per vincere l’agognato scudetto; nonché di guadagnare troppo sulla pelle dei supporters azzurri. Inoltre il presidente non ha fatto nulla per stemperare le polemiche: in questo senso si ricordano sue frasi molto colorite ed offensive dirette proprio ai napoletani, tipo :”Questa città è una m….”, “Senza di me sareste nella m…”, “Eravate falliti e vi ho risollevato io”.
A parte il fatto che ad ogni imprenditore conviene andare a prendere una società come il Napoli pagando solo 30 milioni (prestati da Lotito e poi restituiti in 3 anni), non è certo questo l’atteggiamento giusto di un presidente di una squadra di calcio verso i suoi tifosi. Tale protervia unita alla diceria secondo cui Aurelio tiferebbe Lazio, gli ha procurato il soprannome offensivo di “papp…”, che si è ormai consolidato in città. Quando il Napoli è stato primo nella finestra invernale di mercato, il presidente non ha mai voluto migliorare la squadra in vista del girone di ritorno, portando a Napoli giocatori mediocri o addirittura restando completamente fermo sul piano del mercato. Quest’anno a Dimaro ADL si sta superando: dopo aver spiazzato tutti con l’ingaggio del pluripremiato Ancelotti, ha iniziato a commettere gaffe su gaffe a dir poco.
Gli ultimi screzi con i Napoletani
Sorpreso dallo sbarco in italia di CR7 e dalla continua richiesta dei napoletani presenti in loco soprattutto di riportare a Napoli Edinson Cavani, ha cominciato ad attaccare tutto e tutti: i tifosi stessi, la stampa napoletana e nazionale, giocatori di altre squadre (Benzema e Di Maria), ecc… Alcune chicche sono davvero da cinepanettone, infatti rivolgendosi ad un anziano tifoso che voleva farsi autografare la maglia della scorsa stagione e che quindi non aveva speso i 90 euro della nuova, gli ha risposto in malo modo; ad un tifoso storico del Napoli detto Maui (bravissima persona che vive e lavora nel Nord-Italia) che all’atto della firma presidenziale della maglia di ordinanza gli ricordava che i tifosi vogliono vincere, il nostro gli ha replicato: “Allora tifa Juve!”. Altre perle sono state “Il Napoli sono io (copyright di Luigi XIV), “Io sono il vostro Cavani”, “Vi meritereste un cinese al posto mio”, “Il nostro CR7 è Ancelotti!” (non risulta che Carletto vada in campo).
Tutto ciò a fronte del fatturato 2017 che ha superato i 300 milioni! Così alla metà dei napoletani sono saltati i nervi; anche alla luce di un mercato buono ma non esaltante e di una rosa caratterizzata da molti giocatori reduci da infortuni: Milik, Ghoulam, Younes, Meret. E di qui il passo verso gli striscioni offensivi è stato brevissimo.
Va anche detto che l’altra metà (o poco meno) dei tifosi invece stravede per questo presidente, soprattutto perché mantiene la squadra competitiva ogni anno. Inoltre i più avveduti gli rimproverano di avere due facce, dato che in pubblico critica la Juventus ed il suo immenso potere mediatico, mentre in privato è socio di Agnelli nell’ECA cioè l’associazione dei club europei più forti, di cui Agnelli stesso è presidente, mentre De Laurentiis si occupa del marketing!
Serie A
Lecce, Giampaolo conferma: “Dorgu non ha giocato perché è del Manchester, parte domani”
Il tecnico del Lecce, Marco Giampaolo, ha parlato al termine della vittoria esterna (3-1) della sua squadra sul campo del Parma.
Colpo esterno del Lecce di Giampaolo, che vince 3-1 al Tardini: inguaiando il Parma e pure il suo allenatore. I salentini salgono al 13esimo posto in classifica, scavalcando 4 squadre e facendo sprofondare i ducali al terzultimo posto in classifica. Fa tutto Krstovic: un gol (più uno cancellato dal VAR) e due assist.
Lecce, le parole di Giampaolo
Giampaolo ha parlato al termine della trasferta emiliana, confermando che la scelta di far partire dalla panchina Dorgu è legata al mercato. Quella di stasera, infatti, è stata l’ultima partita del laterale danese con la maglia giallorossa, che domani sarà in Inghilterra per firmare con il Manchester United.
Di seguito le sue parole in conferenza.
Vittoria
“Gli ho detto che bisogna aver coraggio. E’ un mestiere bellissimo, dove non puoi esimerti da avere coraggio e personalità. Sono gli ingredienti per giocare a calcio. Era uno scontro diretto pesante sul piano della classifica e su eventuali successive ripercussioni. I ragazzi son stati freddi, non siamo stati nemmeno frenetici. E’ stato il nostro difetto fino ad oggi, invece siamo stati riflessivi. Ci siamo presi buone responsabilità, abbiamo fatto bene e son contento, ma c’è ancora strada da fare“.
Krstovic
“E’ giovane, diventerà molto forte e lo è già. Deve completare il suo percorso, ha tutto e la squadra lo mette nelle giuste condizioni. Ha fatto un bel gol, Helgason gli ha dato una palla stupenda. Al di là della qualità della prestazione dei singoli, il Lecce ha fatto una gran partita come collettivo. Mettiamo via e andiamo avanti“.
Dorgu
“Dorgu credo domani sia già a Manchester. Ragazzo splendido, ci ha dato tutto quello che aveva. A 20 anni hai quest’opportunità, magari hai anche altri pensieri in testa, non mi sembrava farlo giusto giocare né per il Lecce né per se stesso. In caso di bisogno lo avrei impiegato, ci ho pensato ma la tentazione è stata breve“.
“Lavoriamo anche sull’aspetto mentale. Chiedo spesso coraggio, personalità e responsabilità. Dobbiamo giocare la partita, non subirla. I risultati aiutano per l’autostima, ma sono cose su cui si lavorano. Abbiamo vinto ad Empoli, stavamo vincendo a Cagliari nonostante difficoltà in alcuni ruoli e di infortuni. La sconfitta poi ti mina, la vittoria dà sprint. Oggi è stata meritata, la condotta della gara è stata giusta“.
Ramadani
“Il Lecce ha bisogno di tutti i suoi giocatori. Non si gioca in undici, non esiste. Ognuno deve dare apporto. Tete Morente ha avuto un lutto, è tornato in Spagna e ha saltato qualche giorno, a Coulbaly è nata una figlia. Ramadani invece stava bene, ho pensato fosse giusto farlo giocare. Chi ha avuto continuità in settimana mi sembrava giusto farlo giocare, dimostrazione di fiducia per tutti. Son tutti giocatori titolari“.
Prestazione
“Ho chiesto loro di divertirsi, anche prima del secondo tempo. Quando la palla la hanno gli altri si rischia, quando invece la tieni ti diverti e sei più leggero. E’ un qualcosa su cui lavoriamo dal primo giorno che sono qui. Oggi abbiamo dimostrato leggerezza mentale, mi auguro possa continuare così. I risultati aiutano“.
Giampaolo ha poi parlato anche a Sky.
Miglior partita
“Nel computo generale delle cose la squadra mi è piaciuta, potrebbe esser stata la miglior partita da quando sono qui. Siamo stati bene in campo nelle difficoltà, qualche errore c’è stato ma abbiamo giocato senza paura e siamo stati pericolosi. Sono stati bravi i ragazzi“.
Tattica
“Credo che la sfida con l’Inter fosse quasi ingiocabile tecnicamente e con il fisico. Non puoi aspettare però l’avversario: anche se sai di poter perdere, devi comunque provare a mostrare le proprie qualità. La partita di oggi non era semplice: forte davanti e organizzata, bisognava fare tante cose bene. Faccio complimenti alla mia squadra, i ragazzi sono stati molto attenti“.
“Siamo andati in svantaggio e potevamo subire il contraccolpo psicologico. C’erano però le soluzioni giuste da percorrere, alla squadra ho provato ad infondere fiducia. Era una partita troppo importante per non trovare soddisfazioni“.
Ancora Krstovic
“Questo è un giocatore forte, che diventerà ancora più forte nel corso del tempo. Sa fare tutto e in breve tempo riscuoterà il successo che merita, a patto che mantenga umiltà e attenzione. Non solo lui: anche altri hanno dato modo di mostrare le qualità importanti“.
Serie A
Ultim’ora, fissate le date dei recuperi di Fiorentina-Inter e Bologna-Milan
La Lega Serie A ha ufficializzato date e orari di Fiorentina-Inter e Bologna-Milan, nonché di tutte le partite di campionato dalla 24esima alla 26esima giornata.
Sono state definite, dopo molte settimane, le date e gli orari dei recuperi di Fiorentina-Inter e Bologna-Milan.
La prima, interrotta al 17′ del primo tempo per il malore occorso a Edoardo Bove, sarà disputata, a partire dal minuto 73, il 6 febbraio alle ore 20.45.
La sfida tra felsinei e rossoneri, invece, sarà disputata mercoledì 26 febbraio alle 18.30. In alternativa, il giorno successivo alle 20.45, qualora il Milan non dovesse centrare gli ottavi di Champions League.
Sono stati decisi, inoltre, anticipi e posticipi per le giornate 24, 25 e 26. Qui di seguito i dettagli:
24^giornata
Como-Juventus (venerdì 7 febbraio ore 20.45)
Hellas Verona-Atalanta (sabato 8 febbraio ore 15.00)
Empoli-Milan (sabato 8 febbraio ore 18.00)
Torino-Genoa (sabato 8 febbraio ore 20.45)
Venezia-Roma (domenica 9 febbraio ore 12.30)
Cagliari-Parma (domenica 9 febbraio ore 15.00)
Lazio-Monza (domenica 9 febbraio ore 15.00)
Lecce-Bologna (domenica 9 febbraio ore 18.00)
Napoli-Udinese (domenica 9 febbraio ore 20.45)
25^giornata
Bologna-Torino (venerdì 15 febbraio ore 20.45)
Atalanta-Cagliari (sabato 16 febbraio ore 15.00)
Lazio-Napoli (sabato 16 febbraio ore 18.00)
Milan-Hellas Verona (sabato 16 febbraio ore 20.45)
Fiorentina-Como (domenica 17 febbraio ore 12.30)
Monza-Lecce (domenica 17 febbraio ore 15.00)
Udinese-Empoli (domenica 17 febbraio ore 15.00)
Parma-Roma (domenica 17 febbraio ore 18.00)
Juventus-Inter (domenica 17 febbraio ore 20.45)
Genoa-Venezia (lunedì 18 febbraio ore 20.45)
26^giornata
Lecce-Udinese (venerdì 21 febbraio ore 20.45)
Venezia-Lazio (sabato 22 febbraio ore 15.00)
Parma-Bologna (sabato 22 febbraio ore 15.00)
Torino-Milan (sabato 22 febbraio ore 18.00)
Inter-Genoa (sabato 22 febbraio ore 20.45)
Genoa-Venezia (domenica 23 febbraio ore 12.30)
Hellas Verona-Fiorentina (domenica 23 febbraio ore 15.00)
Empoli-Atalanta (domenica 23 febbraio ore 18.00)
Cagliari-Juventus (domenica 23 febbraio ore 20.45)
Roma-Monza (lunedì 24 febbraio ore 20.45)
Serie A
Parma-Lecce, le formazioni ufficiali
Parma-Lecce, anticipo della 23esima giornata di Serie A, è un Friday Night che mette di fronte i ducali (padroni di casa) e i salentini.
Scontro salvezza cruciale per Parma e Lecce. Ducali appena fuori dalla zona retrocessione (16esimi in classifica) ma reduci dall’epilogo drammatico di San Siro. 20 punti dopo 22 partite, gli stessi del Lecce (e dell’Hellas Verona) ma con una migliore differenza reti. Salentini, dal canto loro, terzultimi in classifica.
Parma-Lecce, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Valenti, Vogliacco, Leoni, Valeri; Sohm, Keita; Cancellieri, Haj, Mihaila; Djuric. All.: Pecchia.
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Helgason, Ramadani, Pierret; Karlsson, Krstovic, Pierotti. All.: Giampaolo.
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