Serie A
Napoli: i convocati per il match contro la Roma
Napoli: il tecnico azzurro Francesco Calzona ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida delle ore 18:00 contro i giallorossi.
MERET Alex
IDASIAK Hubert
CONTINI Nikita
DI LORENZO Giovanni
MARIO RUI
MAZZOCCHI Pasquale
JUAN JESUS
NATAN Bernardo de Souza
OLIVERA Mathias
OSTIGARD Leo
RRAHMANI Amir
ANGUISSA Frank
CAJUSTE Jens
TRAORE’ Hamed Junior
LOBOTKA Stanislav
DENDONCKER Leander
LINDSTROM Jesper
POLITANO Matteo
NGONGE Cyril
KVARATSKHELIA Khvicha
SIMEONE Giovanni
RASPADORI Giacomo
OSIMHEN Victor
Nella lista sono assenti  Pierluigi Gollini e Piotr Zielinski, tutti e due i giocatori con problemi muscolari.
Serie A
Hellas Verona, lo scatto e’ servito: Zanetti si mette al sicuro e sogna la salvezza
Hellas Verona, dopo Bologna i gialloblù centrano il secondo successo di fila in trasferta. La squadra di Zanetti alza la voce e si allontana dalla zona pericolo.
A un passo dal baratro, l’Hellas Verona ha ritrovato l’orgoglio, ricominciando a correre.
La squadra di Zanetti, nelle ultime due trasferte del 2024, si e’ consacrata come squadra d’esportazione.
La terra che ha sancito la rinascita degli scaligeri e’ l’Emilia Romagna, dove i gialloblù hanno vinto contro Parma prima e Bologna poi.
Sei punti che valgono, ma pesano molto di più. Sei gol frutto del risveglio dell’attacco scaligero, capace anche di rimontare da situazioni di vantaggio.
Al netto della sconfitta di misura sul Milan, le ultime tre settimane hanno cambiato il destino di Paolo Zanetti, con un piede fuori dal Bentegodi dopo l’1-4 servito dall’Empoli l’8 dicembre.
Le lunghezze di vantaggio sul Cagliari terzultimo sono ora quattro, un distacco che consente di guardare con fiducia all’impegno di domenica contro l’Udinese.
Un antipasto della sfida della paura in programma domenica prossima, contro il Napoli.
Serie A
Cagliari, la crisi si riflette sulla classifica: le rivali corrono e Nicola annaspa
Cagliari, la quarta sconfitta consecutiva relega i sardi al terzultimo posto in classifica, con le avversarie che corrono e si allontanano dai rossoblù di Nicola.
All’inizio del 2025, il Cagliari si ritrova con molti punti di domanda, e una situazione di classifica molto preoccupante in campionato.
E’ da ben quattro partite, infatti, che i sardi inanellano sconfitte e portano a casa zero punti. Delle squadre della bassa classifica, i rossoblù sono certamente quelli più in crisi. L’ultimo successo, arrivato in casa contro l’Hellas Verona, risale ormai a un mese fa.
Da quel momento a oggi, si sono susseguiti, in ordine, i ko contro Fiorentina, Atalanta, Juventus, Venezia e Inter. Un bottino fermo a 14, con alle spalle solo Venezia e Monza.
Chi sta davanti ai rossoblù, solo nell’ultima giornata, Como, Genoa, Hellas Verona e Parma hanno conquistato la vittoria, guadagnando tre punti sui rossoblù.
La rivali, insomma, corrono e non poco. La più in forma di tutte, forse, è la squadra scaligera, autrice del colpaccio in casa del Bologna.
L’attacco segna poco ed è il penultimo della serie A (appena 16 i gol realizzati, 5 in più del Lecce), la difesa non è impermeabile. I correttivi non sono più rinviabili per Davide Nicola, chiamato a guarire il Cagliari prima che la distanza dalla zona salvezza inizi a diventare molto ampia.
Serie A
Inter, le gioie (la difesa) e i crucci (Lautaro) di Simone Inzaghi
Inter, si è chiuso un anno da ricordare per i nerazzurri, che hanno festeggiato il ventesimo scudetto e una nuova sfida per il bis. Inzaghi riparte con molte certezze, ma anche qualche incognita.
Digerito il cenone di Capodanno, e ricordato un 2024 ricco di soddisfazioni, per l’Inter è già tempo di tornare in campo domani. All’orizzonte, infatti, c’è la Supercoppa Italiana, un trofeo al quale i nerazzurri tengono.
La tappa di Riyadh sarà la prima per gli uomini di Inzaghi, che hanno davanti un 2025 da affrontare con una squadra i cui meccanismi sono ormai oliati e automatici.
La forza dei nerazzurri è ormai nota, e ciò si basa su delle certezze che ne costituiscono il cosiddetto zoccolo duro. Un vantaggio competitivo che le sta garantendo, anche per il 2024/2025, un posto al vertice per cercare il bis scudetto.
Se l’undici nerazzurro, all’alba del 2025, è tra i più solidi in circolazione, il merito è di una retroguardia praticamente imperforabile, se si pensa a quanto accaduto dal 4-4 contro la Juventus di fine ottobre.
Da quel giorno in poi, dopo un inizio che dire incerto è poco, il terzetto arretrato ha riacquistato la consapevolezza che ben conosceva, blindandosi in memoria di quanto accaduto l’anno scorso.
Certo non si può dire sia stato semplice arrivare alla quadratura del cerchio, alla luce degli infortuni che hanno colpito in serie De Vrij, Pavard e Acerbi, con gli ultimi due ancora in infermeria.
La duttilità dei vari Bisseck, Bastoni e Carlos Augusto, pronti a sacrificarsi, fanno si che, in Arabia Saudita, l’assenza del francese e dell’ex Sassuolo siano quasi ininfluenti.
Influente, invece, è il 50% dell’attacco dell’Inter, quello che, rispetto allo scudetto, ha le polveri bagnate. Il nome di questa metà del cielo offensivo nerazzurro risponde al nome di Lautaro Martinez.
Si, quello che l’anno scorso tramutava in gol ogni pallone toccato. Colui che, improvvisamente, negli ultimi sei mesi, ha decisamente perso la mira.
Nonostante questo, chiedere a Marcus Thuram, la funzionalità dell’argentino al gioco d’attacco è rimasto costante, seppur condito dal nervosismo, proprio del Toro, che lo colpisce quando la via della rete è costernata di ostacoli.
L’auspicio, per Inzaghi, è che la rete di Cagliari (al culmine dell’ennesima prestazione segnata da occasione da gol fallita) abbia stappato l’entusiasmo di Lautaro e aggiustato la sua mira.
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