Le bombe di Vlad
Napoli indispettito per Lobotka in nazionale

Domani il Napoli scenderà in campo a San Siro contro l’Inter per un match dal sapore di Scudetto. Una vittoria potrebbe assicurare agli azzurri una pausa Nazionali più serena, in un momento in cui il calendario si fa sempre più intenso.
Ma, tra le preoccupazioni in vista della sfida e la pressione per tenere il passo in campionato, è emerso un ulteriore elemento di tensione: la convocazione di Stanislav Lobotka nella Nazionale slovacca, una scelta che non è stata ben accolta dal club partenopeo.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, la chiamata di Lobotka da parte del commissario tecnico Francesco Calzona, ex allenatore azzurro, avrebbe infastidito il Napoli.
Il centrocampista slovacco, infatti, è appena tornato a disposizione dopo un periodo di stop e ha svolto solo due giorni di allenamenti “veri” sotto la guida di Antonio Conte. In vista del big match contro l’Inter, la decisione di farlo giocare sarà affidata al medico del Napoli, Canonico, per valutare se le sue condizioni siano davvero ottimali.
Calzona, da parte sua, ha deciso di convocare comunque Lobotka, spinto dall’importanza delle sfide della Slovacchia contro Svezia ed Estonia per la qualificazione alla Lega A della Nations League.
La scelta del ct, che resta legato da un rapporto di amicizia con l’ambiente napoletano, evidenzia comunque il suo obiettivo di perseguire i risultati della sua nazionale.
Il Napoli, invece, avrebbe preferito monitorare Lobotka durante la sosta per garantire un recupero completo, in vista di una fase cruciale del campionato.
(Foto: Depositphotos)
Calciomercato
Napoli: Torna di moda il nome di Taylor

Il Napoli è tornato a seguire con attenzione Kenneth Taylor, centrocampista dell’Ajax tra i più promettenti del calcio olandese. Classe 2002, oggi compie 23 anni, ma vanta già numeri e qualità da giocatore maturo: 9 gol e 6 assist in Eredivisie, 6 presenze in Europa League con 2 assist decisivi, considerando anche i turni preliminari.
Chi è Taylor
Taylor è un centrocampista moderno e duttile, capace di giocare sia da regista davanti alla difesa – come fa Lobotka nel Napoli – sia da mezz’ala. Questa versatilità, unita a un costo contenuto (la valutazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro) e a un ingaggio abbordabile, lo rende un profilo molto interessante per il club azzurro, che a giugno potrebbe finalmente affondare il colpo dopo la scelta conservativa del mercato invernale, quando si era preferito puntare su un prestito low cost come Billing.
Il suo percorso all’Ajax non è stato semplice: promosso dalla squadra B, lo Jong Ajax, Taylor ha ereditato la maglia numero 8 che fu di Ryan Gravenberch, talento passato poi al Bayern Monaco. Un’eredità pesante, che però il giovane olandese sta onorando con prestazioni convincenti e un rendimento continuo. In totale, ha già messo insieme 15 gol e 8 assist in 51 presenze stagionali: numeri importanti per un centrocampista, che ricordano da vicino quelli registrati da Teun Koopmeiners nel suo ultimo anno all’AZ Alkmaar, prima del trasferimento all’Atalanta.
A gennaio, oltre a Taylor, il Napoli aveva messo nel mirino anche Devyne Rensch, ex compagno all’Ajax poi finito alla Roma sotto la guida di Claudio Ranieri. Ma ora il focus è tutto sul centrocampista classe 2002, che potrebbe rappresentare un investimento strategico per ringiovanire il reparto e dare nuova linfa al progetto tecnico partenopeo.
Con il mercato estivo alle porte, il nome di Kenneth Taylor torna prepotentemente sulla lista del Napoli: stavolta, però, le condizioni sembrano più favorevoli per chiudere l’operazione.
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Le bombe di Vlad
Napoli: Si decide tutto in tre settimane

Tornato dalle Maldive, Aurelio De Laurentiis si prepara a entrare nel vivo della programmazione del nuovo Napoli.
Tre settimane intense lo attendono, nelle quali si delineeranno i contorni del progetto azzurro per la prossima stagione, tra scelte dirigenziali, strategie di mercato e di infrastrutture.
Il piano: centro sportivo, stadio e visione tecnica
Il presidente del Napoli, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha in agenda una serie di appuntamenti cruciali. In primis, i briefing operativi per pianificare l’annata 2025, che vedrà il club partenopeo impegnato nella ricostruzione tecnica dopo una stagione deludente.
Un nodo fondamentale sarà anche il centro sportivo, che De Laurentiis intende avviare concretamente entro il primo settembre, per offrire al club una struttura all’altezza delle ambizioni europee.
C’è poi il tema stadio: il dialogo con il sindaco Gaetano Manfredi resta aperto, con la volontà di migliorare – o eventualmente trasformare – l’attuale impianto, per garantire alla squadra e ai tifosi una casa più moderna e funzionale.
L’attesa per Conte: incontro dopo Napoli-Genoa
Il nome che tiene banco, però, è quello di Antonio Conte. De Laurentiis ha intenzione di incontrarlo, ma solo dopo la sfida contro il Genoa. Il patron vuole concedere all’ex ct azzurro tutto il tempo necessario per riflettere, in attesa di confrontarsi su visioni e progetti futuri.
La sensazione è che i due si stimino, ma che debbano ancora trovare un terreno comune su cui costruire un’intesa duratura.
Mercato: primi nomi e riflessioni sul futuro
Per evitare di trovarsi spiazzati dalla concorrenza, il Napoli ha iniziato a muoversi. Piace Solet, difensore dell’Udinese, che avrebbe garantito una sorta di corsia preferenziale agli azzurri.
Occhi puntati anche su Montoro del Vélez, per cui esiste una parola data che potrebbe tradursi in un affare concreto.
A centrocampo, il ballottaggio è tra due profili molto diversi ma entrambi interessanti: Lewis Ferguson, protagonista della grande stagione del Bologna, e Davide Frattesi, che potrebbe lasciare l’Inter in cerca di maggiore continuità.
Per la fascia sinistra, invece, si valutano Paixao del Feyenoord e Noa Lang del PSV, due ali tecniche e creative.
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Le bombe di Vlad
Raspadori: L’uomo dei gol decisivi

Giacomo “Jack” Raspadori si conferma ancora una volta l’uomo dei gol pesanti. Con una punizione perfetta, forte e precisa, ha deciso la partita contro il Lecce che va ben oltre la semplice conquista dei tre punti.
Il suo tiro, infilatosi nell’angolino sul lato del portiere, proprio tra la barriera e il palo, ha avuto il sapore di un colpo da campione, di quelli che incidono una stagione.
Non è la prima volta che l’attaccante azzurro si prende la scena nei momenti cruciali: lo aveva già fatto contro la Juventus nel 2023, con un gol passato alla storia come simbolo dello Scudetto conquistato dal Napoli. Ma se in quell’occasione fu solo la ciliegina su un titolo già avviato, questa volta il suo sigillo ha un valore inestimabile: permette agli azzurri di restare a +3 sull’Inter, ma con una partita in meno da disputare.
Un vantaggio prezioso, maturato nel turno più ostico del calendario, in trasferta contro un Lecce in piena lotta per non retrocedere.
Ora mancano tre partite – contro Genoa, Parma e Cagliari – e il sogno Scudetto diventa sempre più concreto. Ma Antonio Conte invita alla cautela. Il tecnico del Napoli, nel post-partita, ha spento subito ogni entusiasmo e ha lanciato un messaggio chiaro, in diretta televisiva e in conferenza stampa:
“Scudetto capolavoro? Lo dirò solo quando sarà realtà. Ho vinto e perso titoli all’ultima giornata. Chi vince scrive la storia, gli altri la leggono.”
Un monito figlio dell’esperienza, ribadito con forza anche nello spogliatoio:
“Sarebbe bellissimo completare tutto, ma non è fatta. Se perdi, brucia per tanto tempo. Se vinci, te lo porti dietro per sempre.”
Parole che rispecchiano la mentalità di un allenatore abituato a lottare fino all’ultimo secondo, e che sa quanto pericoloso possa essere abbassare la guardia proprio adesso. Con tre gare ancora da affrontare, Conte resta il timoniere ideale per guidare il Napoli nella fase finale di questa corsa al titolo.
Lo Scudetto è lì, a portata di mano. Ma la storia, come ha detto il tecnico, va ancora scritta.
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