Serie A
Napoli, Lukaku è già l’arma letale di Conte | Se il buongiorno si vede dal mattino
Napoli, Romelu Lukaku ha debuttato con gol con la maglia azzurra. L’attesa di Antonio Conte ha dato, sin da subito, i suoi frutti.
Se venerdì sera c’era un Victor Osimhen rabbioso per la mancata cessione in Premier League, sponda Chelsea, dall’altra c’era un allenatore felice come una Pasqua.
Quel tecnico si chiamava Antonio Conte, che dal giorno della sua nomina aveva per il suo Napoli un solo desiderio: Romelu Lukaku.
L’uomo che alzò la voce con Beppe Marotta e Piero Ausilio in Villa Bellini, aveva deciso così da tempo. Il belga avrebbe dovuto essere il terminale offensivo del nuovo corso.
Scelta assecondata, seppur last minute. Lo spilungone venuto dai Blues, ha anche debuttato da urlo, grazie al gol vittoria sul Parma.
Un urlo che ha offuscato, in breve tempo, le gesta del numero 9 dello scudetto, imbronciato e ancora in attesa di sapere come uscire dalla gabbia dorata che Aurelio De Laurentiis gli ha costruito attorno fino al 2026.
Molte similitudini, proprio riguardo questo, c’erano con la situazione vissuta dallo stesso Lukaku, dall’estate 2021.
La cessione più remunerativa della storia dell’Inter aveva prodotto, per Romelu, una condizione da vero e proprio separato in casa a Stamford Brudge.
La liberazione, però, e’ arrivata in questa estate, con Romelu Lukaku e Antonio Conte di nuovo insieme, questa volta sotto il Vesuvio, per provare a regalarsi, ancora una volta, un successo.
Serie A
Hellas Verona-Lazio, Zanetti: “È stata una giornataccia”
Nel post-partita della partita Hellas Verona-Lazio, che ha visto i biancocelesti trionfare 3-0, ha parlato in sala stampa il tecnico gialloblu Paolo Zanetti.
Netta debacle per gli uomini di Paolo Zanetti in casa in occasione di Hellas Verona-Lazio, una sfida importantissima per i veneti, che si trovano in zona retrocessione.
Il risultato ha il sapore di una batosta: un netto 3-0 per gli uomini di Baroni. Una sconfitta che il tecnico del Verona Zanetti ha commentato così nella consueta conferenza stampa post-partita.
Hellas Verona-Lazio, le parole di Paolo Zanetti
Quanto brucia regalare tre goal così?
“Giornata negativa sotto tanti punti di vista, ovviamente ci dobbiamo prendere sempre le responsabilità di quello che facciamo, siamo stati superficiali rispetto alle ultime prestazioni in cui il piglio era stato diverso, abbiamo avuto una buona reazione con Tengstedt ma poi abbiamo sbagliato troppi passaggi, la gestione non è stata buona, è stata una giornataccia“.
Hellas che va troppo nel panico?
“Non siamo riusciti ad essere incisivi nei duelli, abbiamo lasciato troppi spazi aperti. Sicuramente c’è anche la bravura della Lazio, non ci arrivavamo, sicuramente abbiamo preso qualche infilata di troppo, c’è stata una voglia di provare a riprendere la partita nel secondo tempo, poi c’è stato un errore che ci ha portato a non avere più la forza di essere concreti”.
Espulsione di Duda?
“Lo devo rivedere, dal campo sembrava un normale fallo, al 90′ è stato molto fiscale ma non voglio parlare senza aver rivisto bene l’episodio ma mi è sembrato un contrasto di gioco normalissimo”.
Cambio tattico senza effetti nella ripresa?
“Abbiamo creato delle situazioni nel secondo tempo, la Lazio poi era sicuramente in giornata e l’abbiamo messa in giornata noi con un suicidio. Non possiamo permetterci di regalare niente, serve avere un’aggressività diversa fin da subito al netto degli errori evidenti”.
Serie A
Inter-Empoli, risultato in diretta: LIVE (0-0)
Inter-Empoli, è questa la partita dove i nerazzurri di Inzaghi devono rispondere sul campo al pareggio col Bologna e alla vittoria del Napoli di ieri. Qualche cambio per Inzaghi, squalificato, che conferma Asllani e Zielinki e si affida a Taremi a fianco di Lautaro. Nell’Empoli out Esposito dal 1′.
Inter-Empoli, risultato e tabellino:
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 30 Carlos Augusto; 2 Dumfries, 23 Barella, 21 Asllani, 7 Zielinski, 32 Dimarco; 99 Taremi, 10 Lautaro Martinez. A disposizione: 13 J. Martinez, 40 Calligaris, 8 Arnautovic, 9 Thuram, 15 Acerbi, 16 Frattesi, 17 Buchanan, 22 Mkhitaryan, 36 Darmian, 42 Palacios, 49 De Pieri, 53 Topalovic, 95 Bastoni. Allenatore: Simone Inzaghi.
EMPOLI (4-4-1-1): 23 Vasquez; 22 De Sciglio, 34 Ismajli, 21 Viti, 3 Pezzella; 11 Gyasi, 5 Grassi, 93 Maleh, 13 Cacace; 10 Fazzini; 29 Colombo. A disposizione: 1 Perisan, 12 Seghetti, 2 Goglichidze, 6 Henderson, 7 Sambia, 27 Zurkowski, 31 Tosto, 35 Marianucci, 41 Asmussen, 90 Konate, 99 Esposito. Allenatore: Roberto D’Aversa.
Serie A
Milan, c’è un problema per Okafor: la situazione
Milan, dopo il mancato trasferimento al Lipsia, lo svizzero è in bilico. Si cerca una nuova destinazione, ma il tempo stringe.
Con un piede e mezzo fuori dal Milan, l’attaccante svizzero aveva salutato i tifosi rossoneri con un emblematico “Spero di tornare un giorno”. Il trasferimento al Lipsia è saltato all’ultimo istante, con il club tedesco che ha fatto marcia indietro dopo un’attenta valutazione delle sue condizioni fisiche.
Un dietrofront che ha lasciato il Milan spiazzato. La società rossonera, pensando di aver chiuso la pratica, contava di aver risolto il “caso Okafor”, dando al giocatore l’opportunità di giocare con continuità altrove. Ma ora tutto è di nuovo in discussione, con il futuro dell’attaccante avvolto nell’incertezza e con poche prospettive concrete.
Milan, un mercato senza acquirenti
Il Milan ha dato mandato agli agenti di Okafor di trovare una nuova destinazione, con un focus sul mercato estero e in particolare in Germania. Tuttavia, le possibilità non sono molte. Adriano Galliani è stato interpellato per un possibile trasferimento al Monza, ma lo stesso Okafor non sembra convinto della destinazione brianzola. Un’altra ipotesi portava al Como, ma il club lariano pare orientato su obiettivi differenti.
Nel frattempo, il Milan si prepara ad accogliere Walker, e il nome di Okafor è il più accreditato per fargli spazio in lista, che venga ceduto o meno. Una situazione che mette ulteriore pressione sullo svizzero, costretto a trovare una sistemazione in tempi stretti per evitare di rimanere ai margini della rosa.
Per Okafor, il momento no rischia di trasformarsi in una situazione altamente penalizzante. Restare al Milan senza un ruolo chiaro potrebbe compromettere il prosieguo della sua stagione e, di riflesso, la sua carriera. I prossimi giorni diventano così decisivi: trovare una soluzione all’estero rappresenta l’unica via per evitare un epilogo amaro.
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